12
ottobre 2013
IT in base alle loro specifiche esigenze salvaguar-
dando, quando necessario, gli investimenti e et-
tuati nel corso del tempo. Le aree di intervento
sono molteplici.
Vi sono innanzitutto gli Strategic Outsourcing Ser-
vices, servizi dedicati alla gestione, totale o parzia-
le, delle infrastrutture IT dei clienti. In quest’area
IBM coniuga un’esperienza di oltre trent’anni nella
gestione dei servizi con la capacità di sfruttare il
potenziale delle tecnologie hardware e software
di IBM (e non solo) nelle aree emergenti del cloud
computing, del mobile e degli analytics. “In Italia sia-
mo sicuramente leader nell’ambito dell’outsourcing
- assicura Cereda. Abbiamo dei poli di delivery sul
territorio, gli IBM Campus, con i più elevati standard
qualitativi certificati da numerosi enti indipenden-
ti. Da questi centri eroghiamo una vasta gamma di
servizi a organizzazioni pubbliche e private di ogni
dimensione. I primi ad avvicinarsi a questo modello
sono stati i grandi istituti finanziari, che pensiamo
continueranno a investire in questa direzione anche
in futuro, come dimostra l’accordo siglato di recen-
te con Unicredit, ma oggi anche molte PMI hanno
capito che usufruire di servizi IT demandando all’e-
sterno tutte le complessità tecniche e gestionali
può essere una scelta vincente. Siamo certi che
anche la pubblica amministrazione centrale e locale
si orienterà sempre più in questa direzione, anche
sulla spinta della legislazione italiana ed europea,
chiaramente orientata alla dematerializzazione e
all’ingegnerizzazione delle risorse IT”.
Vi sono poi gli Integrated Technology Services: un
portafoglio di servizi di consulenza e progettuali
che permettono alle aziende di ottimizzare i propri
ambienti IT creando maggiore ecienza, flessibi-
lità e produttività riducendo nel contempo i costi.
Il portfolio è standardizzato e strutturato attorno
ad asset e soluzioni software che includono best
Servizi ad alto valore aggiunto basati sul cloud
e si attesta oltre il 60% grazie anche ad alcuni ac-
cordi siglati ultimamente”. Una presenza capillare
in tutte le geografie, elevate competenze sulle tec-
nologie proprietarie e di terze parti e un rapporto
privilegiato con i laboratori di ricerca e sviluppo
della società, dove un terzo dei 3.000 ricercatori
si dedica proprio a progetti di ricerca applicata sui
servizi, rappresentano i principali punti di forza di
IBM Global Technology Services.
Un’o erta completa
Enrico Cereda guida dunque un team di profes-
sionisti e consulenti che aiutano le organizzazioni
pubbliche e private a utilizzare al meglio le risorse
Far convergere cloud pubblico e privato
Con l’acquisizione di SoftLayer Technologies, diventata ormai operativa in ogni parte del mondo, Italia inclusa, il cloud
di IBM entra nell’era della convergenza. Le soluzioni e l’oerta SoftLayer, una delle aziende private di maggior suc-
cesso nell’ambito del cloud pubblico, che anche nel nostro Paese ha saputo attrarre numerosi clienti esclusivamente
grazie al tam-tam della rete, si integrano ora in maniera trasparente con la piattaforma IBM SmartClout, combinando
la sicurezza, la privacy e l’adabilità del private cloud con l’economicità e la velocità del public cloud. “Grazie a questa
caratteristica distintiva, SoftLayer ore una ‘via d’accesso’ al cloud sia alle aziende ‘born in che cloud’ sia a quelle ‘born
in the enterprise’, ha commentato Jonathan Wisler, general manager Emea di SoftLayer Technologies presentando
ucialmente al mercato italiano la soluzione nel corso di Smau.
SoftLayer si aggiunge alle oltre dodici acquisizioni strategiche realizzate da IBM dal 2007 e¢destinate ad accelerare le
iniziative di Big Blue nel cloud computing, dove prevede di raggiungere un fatturato annuo¢nel cloud di 7 miliardi di
dollari entro la fine del 2015.