Office Automation Ottobre 2013 - page 14

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IT in base alle loro specifiche esigenze salvaguar-
dando, quando necessario, gli investimenti e et-
tuati nel corso del tempo. Le aree di intervento
sono molteplici.
Vi sono innanzitutto gli Strategic Outsourcing Ser-
vices, servizi dedicati alla gestione, totale o parzia-
le, delle infrastrutture IT dei clienti. In quest’area
IBM coniuga un’esperienza di oltre trent’anni nella
gestione dei servizi con la capacità di sfruttare il
potenziale delle tecnologie hardware e software
di IBM (e non solo) nelle aree emergenti del cloud
computing, del mobile e degli analytics. “In Italia sia-
mo sicuramente leader nell’ambito dell’outsourcing
- assicura Cereda. Abbiamo dei poli di delivery sul
territorio, gli IBM Campus, con i più elevati standard
qualitativi certificati da numerosi enti indipenden-
ti. Da questi centri eroghiamo una vasta gamma di
servizi a organizzazioni pubbliche e private di ogni
dimensione. I primi ad avvicinarsi a questo modello
sono stati i grandi istituti finanziari, che pensiamo
continueranno a investire in questa direzione anche
in futuro, come dimostra l’accordo siglato di recen-
te con Unicredit, ma oggi anche molte PMI hanno
capito che usufruire di servizi IT demandando all’e-
sterno tutte le complessità tecniche e gestionali
può essere una scelta vincente. Siamo certi che
anche la pubblica amministrazione centrale e locale
si orienterà sempre più in questa direzione, anche
sulla spinta della legislazione italiana ed europea,
chiaramente orientata alla dematerializzazione e
all’ingegnerizzazione delle risorse IT”.
Vi sono poi gli Integrated Technology Services: un
portafoglio di servizi di consulenza e progettuali
che permettono alle aziende di ottimizzare i propri
ambienti IT creando maggiore e›cienza, flessibi-
lità e produttività riducendo nel contempo i costi.
Il portfolio è standardizzato e strutturato attorno
ad asset e soluzioni software che includono best
Servizi ad alto valore aggiunto basati sul cloud
e si attesta oltre il 60% grazie anche ad alcuni ac-
cordi siglati ultimamente”. Una presenza capillare
in tutte le geografie, elevate competenze sulle tec-
nologie proprietarie e di terze parti e un rapporto
privilegiato con i laboratori di ricerca e sviluppo
della società, dove un terzo dei 3.000 ricercatori
si dedica proprio a progetti di ricerca applicata sui
servizi, rappresentano i principali punti di forza di
IBM Global Technology Services.
Un’o erta completa
Enrico Cereda guida dunque un team di profes-
sionisti e consulenti che aiutano le organizzazioni
pubbliche e private a utilizzare al meglio le risorse
Far convergere cloud pubblico e privato
Con l’acquisizione di SoftLayer Technologies, diventata ormai operativa in ogni parte del mondo, Italia inclusa, il cloud
di IBM entra nell’era della convergenza. Le soluzioni e l’o›erta SoftLayer, una delle aziende private di maggior suc-
cesso nell’ambito del cloud pubblico, che anche nel nostro Paese ha saputo attrarre numerosi clienti esclusivamente
grazie al tam-tam della rete, si integrano ora in maniera trasparente con la piattaforma IBM SmartClout, combinando
la sicurezza, la privacy e l’a™dabilità del private cloud con l’economicità e la velocità del public cloud. “Grazie a questa
caratteristica distintiva, SoftLayer o›re una ‘via d’accesso’ al cloud sia alle aziende ‘born in che cloud’ sia a quelle ‘born
in the enterprise’, ha commentato Jonathan Wisler, general manager Emea di SoftLayer Technologies presentando
u™cialmente al mercato italiano la soluzione nel corso di Smau.
SoftLayer si aggiunge alle oltre dodici acquisizioni strategiche realizzate da IBM dal 2007 e¢destinate ad accelerare le
iniziative di Big Blue nel cloud computing, dove prevede di raggiungere un fatturato annuo¢nel cloud di 7 miliardi di
dollari entro la fine del 2015.
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