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office automation
luglio-agosto 2012
Come evolve il network di comunicazione aziendale
brizio Croce
, area director Semea di WatchGuard
Technologies, che però sottolinea come l’argomento
sicurezza sia ancora non del tutto compreso piena-
mente: “Paradossalmente, vi è poca sensibilità verso
le potenziali intromissioni esterne o la perdita di
dati sensibili. Se mai in questo periodo registriamo
una forte domanda di controllo e filtraggio.
Inoltre l’implementazione delle soluzioni deve avere
impatto minimo o nullo nell’infrastruttura di rete:
nessun overload o, nel caso, con un minimo costo
uomo. La sfida è trovare il giusto compromesso tra
efficacia, costo e impatto infrastrutturale. La parola
d’ordine è semplicità, contenimento costi ed effica-
cia della soluzione ed è nostra sfida raggiungere que-
sto obiettivo”.
“Le criticità del mercato e i cosiddetti freni che osta-
colano la migrazione da un sistema telefonico tradi-
zionale a un sistema ‘full IP’ spinge ancora le aziende
a sottovalutare l’importanza dei servizi di comuni-
cazione – è l’opinione di
Stefano Osler
, ammini-
stratore delegato di Wildix. Il telefono sulla scrivania
e l’utilizzo del personal computer per lo scambio di
mail sembrano essere sufficienti e questo impedisce
di investire nei nuovi sistemi. La comunicazione
unificata rappresenta una rivoluzione non solo tec-
nologica, nel mondo della comunicazione aziendale,
ma anche culturale. È una soluzione completa che of-
fre alle aziende utenti uno strumento in grado di ge-
stire diverse tecnologie contemporaneamente (fun-
zione presence, SMS, mail, instant messaging, chat,
fax, call back). La comunicazione unificata, come
quella in cui crede Wildix, lavora nello spazio che se-
para il cliente da un’azienda o un operatore da un al-
tro collega e la sua efficacia accorcia i tempi e riduce
le distanze”.
Il ritorno degli investimenti è sempre più un tema all’ordine del giorno
anche per quanto riguarda i progetti di comunicazione e di imple-
mentazione delle nuove architetture di rete e i fornitori di soluzioni so-
no chiamati a dare un efficace supporto a queste esigenze. Qui di
seguito quindi le strategie messe in atto dai fornitori per consentire
una migliore valutazione del ROI da parte delle aziende utenti.
Allied Telesis Italia
Antonella Santoro, managing director
Oggi l’innovazione deve essere correlata alla soddisfazione di
un’esigenza e deve generare un ROI misurabile in termini rapidi.
Per questo, da qualche anno ormai, i prodotti Allied Telesis sono sta-
ti affiancati da un portafoglio di servizi significativo in termini sia di
contratti per la manutenzione sia per quanto riguarda l’assistenza
pre e post vendita. In particolare, abbiamo investito molto nella
creazione di figure dal profilo tecnico affidandoci a persone nche
hanno maturato una vasta esperienza sul campo e che intervengo-
no con una reale cognizione di causa, dalle fasi di progettazione fi-
no a livello esecutivo.
Brocade Italia
Paolo Lossa, regional manager
Calcolare il ROI è un’operazione correlata alla capacità progettua-
le e all’abilità di analizzare tutti gli aspetti legati alla realizzazione
di un progetto e di effettuare misurazioni in corso d’opera. La tecno-
logia Brocade HyperEdge è dotata di due funzioni che consentono
la riduzione drastica dei costi operativi e l’estensione del ciclo di vi-
ta degli investimenti: unico punto di gestione, che permette di gesti-
re l’intero switching access layer come se si trattasse di un unico di-
spositivo e stacking di tipo mix-and-match, che consente di costruire
uno stack di switch edge in grado di offrire connettività di base e
servizi di livello superiore a costi vantaggiosi.
BT Advise
Paolo Mutinelli, head of italian professional services
Per consentire ai propri clienti di valutare e misurare il ROI dei pro-
getti, BT mette a disposizione le proprie competenze e l’esperienza
maturata sul campo con una offerta strutturata di Professional Servi-
ces, con i quali condurre l’assessment dell’esistente e definire il mi-
glior piano di introduzione e di integrazione della soluzione in
azienda. Spesso non basta decidere di dotarsi di una infrastruttura
IT innovativa e potente per avere la certezza che la soluzione possa
incrementare l’efficienza dell’IT, ma occorre anche saper rimuovere
o prevedere le complessità di un’evoluzione, i rischi che l’infrastrut-
tura può trovarsi ad affrontare, i punti critici per la sicurezza, l’im-
Voglia di ROI