semplificare la protezione della rete, spostare i costi di acquisto
dei dispositivi sugli utenti o, in alternativa, ridurre i costi erogando
stipendi inferiori agli attuali costi di fornitura IT.
Gartner ha pubblicato un ampio set di ricerche sul modello Byod
e continua a redigere studi di alto valore per consentire ai clien-
ti di operare le scelte tecnologiche corrette (Tabella 1). I risulta-
ti di un sondaggio condotto in occasione della Data Center Con-
ference1 tenutasi a Las Vegas a dicembre 2012 indicano che il
modello Byod rappresenta una delle motivazioni principali che
spingono a valutare l’adozione degli Hvd (Figura 1). La tendenza
alla consumerizzazione e la crescente influenza delle scelte de-
gli utenti richiedono soluzioni capaci di rendere più flessibile l’ac-
cesso ai contenuti delle applicazioni Windows a livello di dispo-
sitivo e di luogo.
Una delle ragioni per cui gli Hvd sono strettamente collegati al-
le tecnologie di abilitazione del modello Byod è che esiste un’a-
strazione architetturale tra i dispositivi di accesso e il data cen-
ter. L’idea di una linea di demarcazione netta tra il dispositivo e
l’ambiente di esecuzione è affascinante e di facile comprensione.
A un livello di analisi più approfondito, i requisiti e le considera-
zioni diventano più complesse, ma questa rimane ancora la so-
luzione migliore per offrire il pieno utilizzo dei desktop Windows
dal data center. Tuttavia, un sistema di distribuzione che non sia
ottimizzato per l’interfaccia utente di un determinato dispositivo
di accesso può consentire soltanto un’esperienza d’uso limita-
ta. Citrix e VMware, fornitori leader nel campo della virtualizza-
zione dei desktop, hanno sviluppato estensioni di interfaccia per
luglio-agosto 2013
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Tabella 1 - Impatti delle tecnologie Hvd e Byod e raccomandazioni per i Cio
Impatti
Raccomandazioni
La consumerizzazione e la crescente influenza delle scelte degli
utenti stanno costringendo i reparti IT a cercare soluzioni che ren-
dano più flessibile l’accesso ai contenuti basati su Windows.
• Utilizzare gli Hvd per adottare un programma Byopc (Bring Your
Own Pc), un sottoinsieme della strategia Byod che consente
agli utenti di utilizzare i Pc o i Mac per accedere a un’immagine
aziendale hosted; tener conto, tuttavia, delle limitazioni degli
Hvd.
• Utilizzare il modello Sbc (Server-based computing) per distri-
buire applicazioni compatibili con Windows sulle piattaforme
mobili.
I desktop virtuali hosted (Hvd, a Hosted Virtual Desktop) offrono
una soluzione versatile per distribuire con sicurezza un desktop
Windows sulle diverse piattaforme degli utenti finali, ma compor-
tano un costo non trascurabile.
• Adattare l’infrastruttura di sicurezza della rete aziendale e stu-
diare soluzioni di autenticazione robuste prima di autorizzare
dispositivi non gestiti ad accedere alle applicazioni e ai dati cen-
tralizzati.
• Contemperare il probabile aumento dei costi con le opportunità
di riallocazione del personale e i vantaggi derivanti dalla crea-
zione di un ambiente di lavoro più flessibile agli utenti.
Per poter adottare con successo un programma Byod (Bring Your
Own Device), i reparti IT devono tener conto dei processi e dei
comportamenti a livello organizzativo e valutare l’insieme dei re-
quisiti tecnologici.
• Concentrarsi sui processi, così come sulla tecnologia, quando
si implementano piani Byod.
• Valutare l’uso di aggregatori di spazi di lavoro come tecnologie
ad alto livello per integrare Hvd, altre piattaforme Pc o mobili
e strumenti di abilitazione (come le tecnologie Mdm, Mobile
device management) in modo più efficiente nell’ambito di una
soluzione olistica.
Fonte: Gartner