Executive Luglio - Agosto 2013 - page 74

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luglio-agosto 2013 
Miti e realtà dei modelli Byod e Hvd
preferibile focalizzarsi sui vantaggi che si possono ottenere elimi-
nando la gestione di asset non strategici e liberando il personale
IT per iniziative di alto valore che consentano un Roi (Ritorno de-
gli Investimenti) più elevato, oppure creando un ambiente di la-
voro che possa attirare nuove persone e consenta ai gruppi di
dipendenti ‘giusti’ di aumentare la loro produttività. Tutto questo
richiede un investimento iniziale considerevole. Di conseguenza,
molte aziende tendono a domandarsi se questa tecnologia sia
quella più adatta per fondare un’iniziativa Byod o Byopc.
Non è soltanto l’eliminazione dei costi dei dispositivi endpoint
che può però portare vantaggi all’azienda. In base alle ricerche di
Gartner, il livello di supporto da offrire agli utenti non riguarda più
soltanto il dispositivo, ma anche la gestione degli incidenti lega-
ti all’endpoint, l’assistenza sul campo, il controllo sulla distribu-
zione delle applicazioni e il controllo perimetrale del data center.
Gli Hvd possono svolgere un ruolo importante nei programmi
Byod delle aziende, ma comportano un costo considerevole e in
Foto: © ag visuell - Fotolia.com
damentale, perché consentono ai motori di criteri di controlla-
re che i dispositivi soddisfino le specifiche minime previste prima
di accedere alla loro sessione Hvd (tra questi, i livelli delle patch
del sistema operativo, la presenza di una soluzione antivirus [Av],
un file di firma Av aggiornato e un contesto di rete accettabile).
La maggior parte delle aziende desidera proteggere e verificare
le identità autorizzate usando un approccio di autenticazione ba-
sato su più fattori (ad esempio, certificati o smart card) a integra-
zione della semplice combinazione di nome utente e password
sui sistemi non sicuri. È quindi necessario adottare misure spe-
ciali quando, a livello della rete aziendale, si utilizzano uno o più
dispositivi per controllare che i sistemi IT non vengano messi a ri-
schio da dispositivi infettati degli utenti. Si può poi utilizzare una
rete ospite o segregata per limitare il numero dei sistemi accessi-
bili da dispositivi non gestiti, oppure autorizzare soltanto l’acces-
so di un display remoto all’Hvd prima di consentire l’accesso al-
le applicazioni e ai dati aziendali.
Questi scenari spingeranno probabilmente le aziende a blocca-
re la configurazione degli Hvd, impedendo la mappatura a livel-
lo client, l’accesso a periferiche Usb virtuali e lo scambio di da-
ti con il dispositivo locale. In assenza di una soluzione basata su
container compatibili locali, questo approccio potrebbe rivelar-
si restrittivo, anche se si cercasse di utilizzare la tecnologia per il
modello Byopc usando un dispositivo di accesso la cui interfac-
cia sia pienamente compatibile con lo spazio di lavoro virtuale.
I costi supererebbero facilmente i risparmi conseguiti evitando
l’acquisto dei Pc, considerando gli investimenti aggiuntivi richie-
sti non solo per l’infrastruttura Hvd, che richiede un investimento
di capitale superiore a quello dell’aggiornamento di un ambiente
Pc paragonabile, ma anche per la capacità della rete, la sicurez-
za e la gestione delle identità.
Le organizzazioni incorreranno in costi incrementali non so-
lo per supportare l’acquisto dei dispositivi di accesso da parte
dei dipendenti, ma anche per l’acquisto delle licenze Vda (Virtual
Desktop Access, il cui prezzo consigliato al dettaglio è di 100
dollari l’anno) per il Byod specifico di ogni utente e di ulteriori li-
cenze Csl (Companion Subscription License; 75 dollari l’anno)
per un massimo di quattro altri dispositivi per ogni utente che ri-
chieda un accesso on premises ai sistemi aziendali.
Risparmi identificabili
Le piattaforme mobili hanno di fatto strutture di costo sostanzial-
mente diverse da quelle dei Pc e dell’ampia serie di sistemi a cui
devono accedere. I risparmi sono più facilmente identificabili per
gli smartphone e i tablet, che richiedono un minore supporto a
livello di infrastruttura. Per determinare il rapporto netto tra co-
sti e risparmi, è essenziale prendere in considerazione entrambi
i fattori dell’equazione. In particolare, è essenziale non dare per
scontati risparmi che potrebbero essere difficili da realizzare. È
La consumerizzazione
e la crescente influenza delle scelte
degli utenti costringono i reparti IT
a cercare soluzioni che rendano
più flessibile l’accesso ai contenuti
basati suWindows
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