Executive Luglio - Agosto 2013 - page 78

Ringraziamo i lettori per l’attenzione con cui seguono e tengono viva questa corrispondenza con gli analisti sui temi più importan­ti per le aziende che operano con
l’
Ict
. Invitiamo tutti a inviare quesiti, sottoporre problemi, richiedere consigli, indicando se si desidera veder citato il nome della persona o dell’azienda che scrive.
Gli analisti risponderanno sollecitamente, sul primo numero raggiungibile di
Executive.It
, alle domande che possono riguardare un numero più ampio di lettori.
E-mail:
.
filo
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luglio-agosto 2013 
Di Software Defined Networking (Sdn)
si parla con molto ottimismo tra gli es-
perti di data center, ma l’attuale tecno-
logia è ancora relativamente immatura.
Nella recente research note ‘Ending The
Confusion Around Software Defined
Networking (SDN): A Taxonomy’, ho
spiegato che l’Sdn non è una cosa che
riguarda soltanto data center e fornitori di
servizi IT. Cominciamo dalla definizione:
per Sdn si intende un nuovo approccio
alla progettazione, costruzione e gesti-
one delle reti con l’obiettivo di supportare
l’agilità aziendale. L’impatto del Sdn sulle reti in termini di agilità
si può paragonare a quello che l’astrazione, la virtualizzazione e
l’orchestrazione hanno avuto sull’infrastruttura server.
In un’architettura Sdn, il controllo e i dati sono su piani diversi, lo
stato e l’intelligenza della rete sono logicamente centralizzati, e
l’infrastruttura sottostante è astratta rispetto alle funzioni e appli-
cazioni della rete. Inoltre le opzioni di configurazione permettono
un controllo esterno e un’automazione tali da rendere le reti alta-
mente scalabili e flessibili, in modo da adattarsi velocemente alle
esigenze del business. Mentre finora gran parte dell’attenzione
si è concentrata sull’implementazione del concetto di Sdn nelle
reti dei data center e dei service provider, esso può essere ap-
plicato anche a reti universitarie ed enterprise Wan, anche se i
benefici variano molto da caso a caso.
I modelli di implementazione tipici per l’Sdn sono tre: switched-
based, overlay e hybrid. Per le implementazioni ‘da zero’, in
particolare quando il costo dell’infrastruttura fisica e la neces-
sità di non vincolarsi a un unico vendor sono aspetti importanti,
l’approccio più comune è lo switch-based. Il maggior limite di
questo approccio è che attualmente non è in grado di far leva
sugli apparati di rete di livello 2 e 3 esistenti. L’approccio overlay
tunnel-based è invece indicato quando è necessaria una rapida
implementazione su un network IP esistente, o quando la re-
sponsabilità dell’ambiente Sdn è affidata al team di virtualizzazi-
one server. Questo modello prevede che gli endpoint Sdn siano
i dispositivi virtuali che sono parte dell’ambiente di hypervisor. Il
maggior limite di quest’approccio è che non risolve il problema di
gestire l’overhead dell’infrastruttura sottostante, non supporta gli
host ‘bare metal’, e inoltre il de-bugging può essere complesso.
Il terzo approccio combina i primi due, e permette una migrazi-
one ‘senza soluzione di continuità’, con un percorso verso un
eventuale modello switch-based. Dei gateway connettono i dis-
positivi che non supportano nativamente gli overlay tunnel.
In un contesto di data center, l’Sdn è un componente del ‘Pollicy
Driven Data Center’. Esso fornisce la connettività programmabile
che è necessaria per collegare la rete ad altri componenti nel
data center. Per esempio un’applicazione di provisioning può
specificare che un’istanza del sistema Crm deve avere deter-
minati servizi forniti secondo una specifica sequenza, e deve
assicurare che il traffico fluisca attraverso i dispositivi appropriati
nella giusta sequenza. In un contesto di service provider, Sdn
può essere utilizzato per fornire un livello di controllo sugli ap-
parati di diversi vendor, tra cui Sgsn/Ggsn, PE router, session
border controller, core router, nodi optical transport/Wdm, per
allestire una rete agile e multi-tenant come piattaforma di servizi a
valore aggiunto come per esempio banda flessibile on demand,
protezione e ripristino con patch, multi-casting. L’Sdn permette
un’integrazione più semplice con Oss/Bss per aumentare l’agilità
del servizio riducendo nel contempo costi operativi e di capitale.
Software Defined Networking
Ho sentito parlare di Software Defined Networking: di cosa si tratta esattamente?
Karen Benson,
managing vice
president di Gartner
1...,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77 79,80,81,82,83,84
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