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Officelayout 156
gennaio-marzo 2014
“L’universo IT è il simbolo del progresso tecnologico in ter-
mini di efficienza negli ambienti di lavoro in cui la capacità
gestionale da parte delle risorse umane è assoluta garanzia
di prestazioni continuative che richiedono elevati livelli di si-
curezza e concentrazione. Inevitabile dunque porre le per-
sone, e non solo la tecnologia, al centro del percorso
progettuale, afferma
Luciano Guglielmini, country manager
di Humanscale.
Oggi più che mai esiste infatti un confronto
“uomo-macchina” che deve essere gestito in modo compe-
tente per assicurare un eccellente servizio non solo dal punto
di vista esecutivo ma anche in termini di rendimento fisio-
logico dell’operatore, a tutela della sua salute, come peraltro
previsto chiaramente dalla Legge
(DLgs 81/08 - Allegato
XXXIV Videoterminali - 1) Attrezzature - comma b).
In aree operative destinate al controllo polifunzionale a fa-
vore della sicurezza e sorveglianza ambientale, finanziaria e
di pronto intervento,
l’utilizzo continuato di monitor mul-
tipli
comporta una serie di fastidiose costrizioni a cui è dif-
ficile sottrarsi: un senso generale di disagio che aumenta a
dismisura perché assente, o non osservato, il principio di
adattabilità alle esigenze fisiologiche dell’operatore. Se
quest’ultimo non viene messo nelle condizioni posturali mi-
gliori, il grado di concentrazione non può essere sempre ele-
vato perché l’affaticamento visivo, oltre che muscolare, è in
agguato riducendo l’efficienza operativa.
Il monitor, presente in queste aree in configurazioni multi-
ple, può infatti disporre del software più moderno e intuitivo,
ma è sempre l’uomo che lo gestisce.
Occorre inoltre considerare che le mansioni dell’operatore
possono differenziarsi tra di loro, sia nei tempi che nei me-
todi: ad esempio per le mansioni di guardiania è richiesto un
controllo della sicurezza con un campo visivo limitato, men-
tre nelle aree di pronto intervento è richiesta un’assoluta
forma fisica perché è necessario un controllo continuo e una
reazione immediata da parte dell’operatore rispetto alle in-
formazioni che compaiono sullo schermo.
Oltre alla adattabilità degli schermi, anche il
sedile da lavoro
è un argomento da non sottovalutare perché deve assicurare il
massimo comfort al tratto lombare, dorsale e a quello cervicale.
“Si potrebbe creare una comparazione ‘creativa’ tra la guida
in automobile e il lavoro con monitor multipli, afferma Gu-
glielmini. La postura assunta quando si guida prevede che la
colonna vertebrale sia ben supportata dallo schienale, mentre
quando si lavora al computer si tende a fare l’opposto: corpo
protratto in avanti verso il monitor utilizzando la parte an-
teriore del sedile e dimenticando che esiste lo schienale!
Quindi tripla fatica: carico eccessivo sulla colonna vertebrale,
aumento della pressione della parte endo-addominale, di-
sturbi progressivi alla vista. Una situazione – prosegue Gu-
glielmini citando sempre la guida automobilistica – che può
far ricordare la postura che si assume quando si è circondati
da una nebbia molto fitta: si guida con gli occhi quasi attac-
cati al parabrezza per identificare un veicolo che ci precede
o per mantenere la corretta corsia. Si arriva a destinazione,
finalmente, ma distrutti dalla fatica! L’obiettivo di sicurezza
preventiva è stato perseguito dalle case automobilistiche con
la dotazione di dispositivi antinebbia sofisticati a favore di
un maggior comfort visivo oltre che posturale. Allo stesso
Con oltre un milione di unità vendute e apprezzate in tutto il mondo, Freedom si
conferma un sedile ergonomico dal comfort assoluto mediante un dispositivo che
si adatta, naturalmente, alla corporatura dell’utilizzatore favorendo un
appropriato movimento antero-posteriore.
Il poggia nuca regolabile durante l’inclinazione dello schienale si posiziona in
direzione perpendicolare alla nuca offrendo un ottimo supporto al tratto cervicale
Design Niels Diffrient