Wolf Safety
, da sempre costruttore di centrali di allarme propone
Genesy
, una
innovativa centrale allarme su bus, tutta racchiusa nella tastiera per la massima
efficienza e comodità. La ricevente radio
Hubble
in doppia frequenza consente di
sostituire, tutte o in parte, le connessioni filari con connessioni radio
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Officelayout 156
gennaio-marzo 2014
“Nell’offerta di prodotti utilizzabili per realizzare un im-
pianto di allarme antintrusione bisogna prima di tutto di-
stinguere tra sistemi di allarme cablati o wireless, con i
secondi che cominciano a essere affidabili anche se si tratta
di soluzioni chiuse che normalmente dialogano solo coi pro-
pri sensori, mentre i sistemi cablati, una volta installato un
concentratore, possono interfacciarsi con tutti i tipi di rive-
latori in campo”, spiega
Luciano Calafà, responsabile sviluppo
prodotti - Wolf Safety (ELP)
. “I sistemi cablati sono preferibili
per universalità, durata nel tempo e manutenzione più ri-
dotta rispetto a quelli radio, pensiamo anche solo alla sosti-
tuzione periodica delle pile. I sistemi wireless rappresentano
comunque una valida alternativa laddove vi sono vincoli ar-
chitettonici che impediscono di intervenire sulle murature.
Una volta scelto il sistema, i rivelatori e i sistemi di protezione,
è importante che la centrale sia controllabile da remoto”.
Una buona attendibilità nella valutazione dell’allarme impro-
prio rispetto a quello effettivo si ottiene con un sistema che
permette di tenere in memoria le informazioni sugli eventi di
tutto il parco di rilevazione, ma anche di segnalare con pre-
cisione la causa dell’allarme, i rilevatori che lo hanno causato
e l’istante preciso in cui è avvenuto.
“Un altro aspetto molto importante – continua Calafà – ri-
guarda l’autonomia dell’impianto in caso di interruzione della
corrente elettrica che deve essere garantita da alimentatori
certificati che rispettano quanto previsto dalla normativa eu-
ropea EN131 in termini di amperaggio e ore di autonomia, da
un minimo di 12 fino a 60 ore. Si tenga conto che il tempo
di chiusura di un ufficio durante il weekend è di circa 62 ore
e, se non si è in grado di intervenire, questa autonomia di-
viene indispensabile”.
Dal punto vista del posizionamento dei diversi dispositivi si
può optare per protezioni esterne a filo muro, quindi con
una copertura radente sulle facciate dell’edificio, oppure per
protezioni perimetrali più esterne che coprono anche le aree
circostanti. “Le protezioni radenti i muri perimetrali offrono
diversi vantaggi: non soffrono problemi conseguenti alla pre-
senza di nebbia o alle variazioni di temperatura e sono più
rari i falsi allarmi dovuti a intrusioni di animali in quanto
non ne è possibile l’attraversamento, afferma Calafà. Inoltre
i costi dell’intervento sono più ridotti in quanto non sono
necessari scavi e pozzetti per collegare una protezione più
esterna. Non bisogna però pensare che le protezioni perime-
trali sostituiscano i rivelatori interni. La presenza di altri tipi
di rivelatori all’interno evita che un intruso già nell’am-
biente, o che abbia superato la protezione esterna, abbia
campo libero senza limite di tempo. Infine una segnalazione
di allarme è meglio valutabile se i livelli di protezione sono
concentrici e più di uno. Per l’interno sono disponibili diverse
tipologie di rivelatori, dai più classici da parete a sensori da
soffitto in grado di funzionare anche da altezze superiori a
sei metri consentendo una visuale completa anche in un ma-
gazzino scaffalato e proteggendo anche da intrusioni dai lu-
cernari del tetto”.
La piattaforma di sorveglianza di
Synology
con la modalità Live
View consente di monitorare in
tempo reale tutte le telecamere IP.
È accessibile da computer PC
o Mac utilizzando il proprio
browser o da device mobili
scaricando l’App gratuita DS cam.
Consente di guardare fino a 49
canali in Full HD e grazie alle
funzioni Analytics di tracciare i
target e individuare eventi sospetti