Completezza funzionale, flessibilità e apertura, intesa nel senso del termine
anglosassone di openness, sono le esigenze che esprime oggi il mercato
e che guidano quindi le strategie di sviluppo di Red Hat.
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marzo 2014
CLOUD COMPUTING
“Q
ualsiasi scelta sia stata fatta in passato a pro-
posito di soluzioni di virtualizzazione riferi-
bili a qualsiasi player, adottate all’interno del pro-
prio ambiente IT, oggi le aziende che guardano al
cloud computing non devono sentirsi vincolate, ma
possono a rontare oggi con piena libertà la sele-
zione della tecnologia migliore che determinerà
negli anni futuri il successo o meno della propria
iniziativa cloud ”. E’ questo il forte messaggio che
lancia
Gianni Anguilletti
, country manager di Red
Hat Italia, in occasione del lancio di due importanti
novità: Red Hat Cloud Infrastructure, ora arrivata
alla release 4.0, e Red Hat Enterprise Virtualization
3.3. Due elementi fondativi che abilitano un cloud
che Red Hat vuole caratterizzare come veramen-
te aperto, flessibile e completo dal punto di vista
delle funzionalità. Proprio ad Anguilletti abbiamo
rivolto alcune domande per approfondire queste
novità e tracciare lo scenario odierno del cloud
computing in Italia.
Quali sono le esigenze che oggi emergono sul
mercato italiano in relazione ai temi cloud e vir-
tualizzazione?
Oggi le dinamiche del mercato a mio avviso sono
abbastanza chiare e sono dinamiche che stanno
COME SCEGLIERE
PER AVERE SEMPRE
LE ‘MANI LIBERE’
RUGGERO VOTA
in buona parte guidando le strategie di sviluppo
di Red Hat. Le esigenze delle aziende oggi si muo-
vono sostanzialmente su tre direttrici: completezza
funzionale, flessibilità e apertura, intesa nel senso
del termine anglosassone, di openness. Per quan-
to riguarda la completezza funzionale la richiesta
è quella di poter contare su applicazioni, soluzioni
e tecnologie che consentano a qualsiasi realtà di
andare ad arricchire quegli ambiti che in termini
di virtualizzazione sono stati concepiti e realizzati
qualche tempo fa. Allo stesso modo anche le azien-
de che hanno già intrapreso un percorso verso il
cloud, oggi possono implementare funzionalità più
sofisticate come il ‘charge back’ o l’orchestration
di un ambiente dove sono stati integrati hypervi-
sor eterogenei.
In che modo si declinano invece i concetti di flessi-
bilità e di apertura?
Le aziende oggi cercano di assicurarsi che un certo
tipo di scelte non porti poi a precludere strade che
in futuro potrebbero risultare utili imboccare per
rispondere a nuove esigenze. L’aspetto critico di
oggi è che molte realtà sono solo all’inizio di que-
sto percorso ed è perciò importante che al loro in-
terno cresca questa consapevolezza. La flessibilità
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