Office Automation Ottobre 2013 - page 51

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ottobre 2013
Di quel passaggio cruciale vissuto in
prima persona a poco più di vent’anni
Lotito parla come di una fortuna espe-
rienziale, un serbatoio di competenze
poi riversate nel mondo elettronico
nonché la base per costruire la tecno-
logia per la ricerca e l’organizzazione
delle informazioni basata sul principio
editoriale che è il cuore di FacilityLi-
ve. “All’inizio degli anni Duemila, dopo
quasi 15 anni di lavoro al fianco degli
editori impegnati nella rivoluzione di-
gitale, ci fu perfettamente chiaro che
i motori di ricerca erano stati inventati per trovare
le informazioni non per organizzarle. Ad Altavista,
Yahoo e poi Google mancava qualcosa che solo un
uomo dell’editoria proveniente dall’era analogica
poteva notare: un organizzatore di informazioni”.
A partire dal 2001 Mariuccia Teroni e Gianpiero Lo-
tito, che nel frattempo è anche docente di editoria
multimediale all’Università di Milano, costruiscono il
loro modello algoritmico, fanno prove e test a non
finire e nel 2006 presentano domanda di brevet-
to. Subito arrivano 2 milioni e mezzo di euro da un
investitore per creare il ‘Google per palati fini’, una
cifra enorme per un progetto in partenza “anche
se dall’altra parte dell’oceano – dice Lotito – chi fa
motori di ricerca comincia come minimo con uno
zero in più”. Due milioni e mezzo sì,
ma nel 2006. Oggi che FacilityLive sta
arrivando sul mercato e ci sono i primi
grandi clienti internazionali, il funding
privato ha raggiunto quota 10 milioni
di euro, stratosferico per quella che di
fatto è ancora una startup.
Questo perché c’è chi in questo pro-
getto vede davvero roba grossa, stam-
pa italiana a parte che della nascita a
Pavia di un potenziale concorrente di
Google non si è ancora accorta.
La sindrome dello scolapasta
Una cosa di cui il fondatore di FacilityLive ammette
di so©rire è la sindrome dello scolapasta in testa,
che lui stesso definisce così: “Parti gasato dalla tua
idea, fai un sacco di lavoro e poi quando vai dall’al-
tra parte dell’oceano ti accorgi che la stessa cosa
l’hanno già fatta in cinquanta e ti danno pure del
mentecatto, che è quello che nei fumetti gira con
lo scolapasta in testa”.
Nasce da questo, dalla sindrome, l’ingaggio da parte
di FacilityLive degli analisti di Gartner, in particolare
il team di Regina Casonato sull’information mana-
gement. “Fondamentale la visione d’insieme – dice
Lotito – fondamentale quando si fa il nostro mestie-
re sapere in tempo reale cosa succede nel mondo.
Con Gartner – prosegue – abbiamo pianificato nel
2008 il viaggio nella Silicon Valley che è stata una
tappa importante della nostra storia. Ricordo gli
incontri programmati in Adobe, Myspace, Nvidia,
Cisco, Oracle e Hp e tutti i feedback positivi. De-
terminante fu però l’appuntamento in Oracle, che
dopo un meeting con i massimi responsabili della
search schedulato per mezz’ora e protrattosi tre ore
ci diede i compiti da fare e ci disse testualmente: se
risolvete questo tornate. Avevano capito che con il
nostro sistema stavamo indirizzando bene una se-
rie di problemi che loro nel 2008 cominciavano a
osservare sulla fascia più alta dei loro clienti, cioè
la necessità di organizzare grandi masse di dati.
Era la nascita dei big data”.
Da Oracle
Gianpiero Lotito
e
Mariuccia Teroni
non
sono tornati per due motivi: “Primo perché avevamo
capito che il problema che stavamo indirizzando
avrebbe potuto portarci lontano; secondo perché
abbiamo trovato in Italia i capitali per ottenere il
brevetto in 39 Paesi, compresi USA e UE. In questo
senso la nostra avventura dimostra che in Italia chi
ha buone idee e voglia di fare può farcela e trova il
sostegno necessario”.
Mariuccia Teroni
FacilityLive: One search One site
Se la filosofia del motore di ricerca FacilityLive sta
nel motto ‘What you search is what you get’, quella
della piattaforma di gestione delle informazioni che
da quel motore deriva è racchiusa nel motto ‘One
search one site’, un modello che tende a ridurre a
una sola schermata la navigazione di qualsiasi sito
internet. Niente barra menu, a parte le info di base,
e tutte le informazioni a portata di touch grazie alla
‘iperlente’, un sistema brevettato da FacilityLive che
permette di visualizzare e modificare i dati all’interno
della search. La vista che si crea grazie alla iperlente
è contestuale alla ricerca eseguita e risolve problemi
come l’autenticazione e l’incrocio tra diversi sistemi.
Per comprendere la portata della novità aiuta un
aneddoto che Gianpiero Lotito racconta sul viaggio
nella Silicon Valley. “Un scientist cercò letteralmen-
te di entrarmi con la testa nel pc alla ricerca del ba-
ckend. Al mio diniego ci mostrò una tecnologia per
generare tassonomie che data una chiave di ricerca
avrebbe fatto il search coprendo il tavolo di risultati.
Lì capimmo dove noi stavamo cambiando le cose”.
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