Office Automation luglio-agosto 2013 - page 63

61
luglio-agosto 2013
le aree su cui si deve intervenire. C’è poi la possibi-
lità di semplificare sempre di più l’infrastruttura e
migliorare la qualità dei servizi erogati e la sicurez-
za. In tal senso è possibile implementare soluzioni
innovative che consentono di accedere a una SAN
centralizzata eliminando lo storage nelle sedi peri-
feriche. In questo modo è più semplice non solo ge-
stire ma anche rendere più sicura una infrastruttura
ed eseguire un ripristino in tempi brevi. A corredo
si può poi adottare una tecnologia che permetta
all’utente remoto di continuare a lavorare anche in
caso di disconnessione dalla rete. Infine sono di-
sponibili soluzioni per bilanciare in modo adeguato
il carico degli application server e definire classi di
priorità per gli utenti, privilegiando le transazioni
più importanti nell’ambito del business aziendale.
Quali sono le azioni che il mercato intrapren-
de oggi per spiegare e veicolare al meglio
la proposta legata alla qualità del servizio
e al performance management?
Benocci
, CA Technologies - Sul mercato italiano
notiamo come sia il fornitore a spiegare, caso per
caso, che ciò che mette a disposizione per i dipar-
timenti IT serve a raccogliere una serie di informa-
zioni/metriche utilizzabili in un modello di business;
utile a sapere, ad esempio, quante polizze assicu-
rative si stanno stipulando o meno. Su altri merca-
ti non italiani è invece più presente il concetto di
prevenzione e proattività, con una logica che sposa
sviluppo e operations anticipando i concetti relativi
alla qualità. In questo contesto vengono veicolate
soluzioni per aiutare ad anticipare gli eventi in di-
versi ambiti (dalla virtualizzazione alla gestione del
può a¦dare a strumenti specifici per produrre la
reportistica utile a sapere come vengono impiegati
i servizi dai propri utenti.
Gigante
, Micro Focus - Va premesso che bisogna
prevenire prima di trovarsi nella situazione di dover
curare. Le applicazioni devono infatti trasformar-
si in servizi ed essere accessibili a prescindere. In
tal senso è possibile eseguire una valutazione del
parco applicativo per capire quanto sia e ettiva-
mente utilizzato e abbia senso mantenerlo e, nello
stesso tempo, raccogliere i requisiti suggeriti dal
business driver. Quest’ultimo infatti spesso richiede
una ‘bottiglia’ ma alla fine del ciclo di sviluppo si
ritrova con un ‘bicchiere’. I requisiti devono essere
quindi monitorabili durante tutto il ciclo di svilup-
po delle applicazioni per avvicinarsi il più possibile
al risultato ottimale. Il tutto può essere fatto con
strumenti di Application Lifecycle Management.
Prevenire vuol dire sviluppare, se e che cosa. Poi
però bisogna verificare se l’applicazione soddisfa
l’utente da due punti di vista: fa quello che ci si
aspetta e lo fa in tempi sostenibili. Un secondo di
ritardo di risposta dell’app rispetto a quello che si
attende l’utente riduce infatti il numero di pagi-
ne visitate, mentre la customer satisfaction viene
anch’essa intaccata così come il tasso di conver-
sione da visita ad acquisto. Il rischio quindi è quello
di perdere del business. Per intervenire si possono
usare soluzioni che permettono di a¦ttare uten-
ti virtuali e testare direttamente la app, e di veri-
ficare le performance del sito. Un altro aspetto è
poi quello degli ambienti multipiattaforma e in tal
senso l’obiettivo è valorizzare e far evolvere quello
che già si ha in casa, a partire dal mainframe che è
un punto di riferimento per le aziende enterprise.
Zammar
, Riverbed - È in continuo aumento l’atten-
zione al monitoraggio applicativo e del tra¦co di
rete, abbinato a strumenti per eseguire operazioni
di troubleshooting in modo semplice e veloce, ed
evitare di investire tempo nella raccolta e analisi
dei pacchetti. Tutto questo attraverso particolari
interfacce grafiche in grado di evidenziare imme-
diatamente il problema, scendere nel dettaglio e
intervenire in modo appropriato. Un altro elemento
interessante è la cosiddetta predictability, quindi
strumenti in grado di consentire all’IT manager di
capire cosa succede se vengono applicate delle
modifiche architetturali e anticipare eventuali pro-
blemi. Un altro tema è poi quello ALM (application
lifecycle management) con piattaforme in grado
di capire come lavorano gli applicativi, quali sono
quelli maggiormente utilizzati e critici e quali sono
Giuseppe Gigante, regional marketing manager IGIT & Middle
East, Micro Focus
1...,53,54,55,56,57,58,59,60,61,62 64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,...100
Powered by FlippingBook