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ottobre 2012
Mario Martinelli, Sisal
- L’argo-
mento fa ormai parte della lette-
ratura, per cui è quasi impossibile
non aver fatto riflessioni al riguar-
do. È un tema che ha un raggio
d’azione vastissimo e che influenza
fortemente, in termini di dinami-
che di analisi su volumi enormi di
dati destrutturati, anche eventi di
grande attualità come la recente
campagna presidenziale negli Usa.
Per quanto ci riguarda, già nel
2006 abbiamo sviluppato un data
warehouse significativo sia in ter-
mini infrastrutturali che di con-
tenuti che rappresenta oggi uno
strumento di supporto alle deci-
sioni molto importante. Finora ci
siamo occupati prevalentemente
dei dati strutturati, ma da circa
un anno abbiamo cominciato a
guardare con attenzione anche a
quelli non strutturati, provenienti
dalla rete (blog, forum, chat, so-
cial…), che possono fornire infor-
mazioni preziose. Per ora siamo in
una fase esplorativa, cerchiamo di
capire, insieme al business, qua-
li possono essere le informazioni
in grado realmente di aiutarci ad
aggiungere valore alla nostra pro-
posizione. La sentiment analysis è
sicuramente importante per capire
gli orientamenti del mercato, ma
vogliamo capire bene quali esi-
genze vale la pena di soddisfare,
prima di effettuare investimen-
ti di un certo spessore. Per ora,
quindi, adottiamo soluzioni che
potremmo definire ‘tattiche’, im-
pegnandoci nel contempo in un
confronto al nostro interno e con
il mercato per mettere a punto la
strategia del futuro. Queste prime
iniziative tattiche riguardanti i Big
Data, per noi, sono legate soprat-
tutto ai giochi on-line, un merca-
to in forte crescita e fortemente
concorrenziale dove, solo in Italia,
operano circa 50 player. Sicura-
mente è un tema che potenzial-
mente potrà interessare sempre
di più tutti i business e la relativa
‘customer base’.
Alessandra Banfi, Pirelli
- Sono
diverse le ragioni che hanno por-
tato Pirelli a guardare con inte-
resse il fenomeno dei Big Data e
le soluzioni tecniche attualmente
disponibili sul mercato.
In primo luogo, la necessità di
condurre una brand sentiment
analysis completa e approfondi-
ta sul web e, in particolare, sui so-
cial media.
Un secondo ambito di interesse è
il progetto Cyber Tyer, il pneuma-
Come siete arrivati a interessarvi al tema dei Big Data
e quali valutazioni avete fatto in merito a questo argomento
come responsabili IT della vostra azienda, ma anche come persone
che vivono l’Information Technology in generale?
C’è stato un intervento propositivo da parte del top management
e/o avete coinvolto i vostri ‘capi’ nelle vostre riflessioni?
tavola rotonda
tico ‘intelligente’ – attualmente in
fase di testing – in grado di comu-
nicare con gli altri dispositivi del
veicolo, fornendo al conducente
informazioni importanti per una
guida sicura.
Il terzo ambito, infine, è quello del-
la raccolta dei dati relativi alla sup-
ply chain, dati che permettono di
elaborare importanti previsioni e
simulazioni.
Claudio Nasti, Chantecler
– An-
che la mia azienda, che ha fatto
dell’innovazione uno dei suoi punti
di forza, ha la necessità di reagire
molto in fretta alle esigenze che
esprime il mercato, proponendo
prodotti sempre nuovi e aderenti
alle diverse culture in cui opera,
penso ad esempio a quella orien-
tale. Cerchiamo quindi di rende-
re disponibili al top management
sistemi di supporto alle decisio-
ni sempre allo stato dell’arte, per
dare un contributo concreto all’e-
spansione del business. Ho cer-
cato quindi di dimensionare un
progetto Big Data all’interno di
Chantecler, chiedendomi come sa-
rebbe possibile giustificare al top
management un investimento in
questo senso, tenuto conto che
il budget riservato all’IT è abba-