Office Automation febbraio 2012 - page 72

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office automation
febbraio 2012
Quanto virtuale ci vuole per il cloud computing?
A che punto siamo
Venendo allo stato dell’adozione delle
soluzioni di virtualizzazione nelle
aziende dei diversi segmenti del nostro
Paese, si può dire che oggi uno spazio di
crescita per queste si può principalmente
trovare nelle medie aziende, avendo le
grandi già raggiunto dei livelli di ado-
zione piuttosto elevati. Queste conside-
razioni nascono dalla lettura dei dati di
una ricerca condotta da IDC Italia in col-
laborazione con Fujitsu Technology So-
lutions: “Il tasso di adozione della vir-
tualizzazione in imprese con meno di
500 dipendenti è solamente del 25%,
con quasi il 40% che dichiara di non
aver intenzione di usufruirne in futuro –
racconta Donato Ceccomancini. Altis-
sima invece è la percentuale delle grandi
aziende con oltre 1.000 dipendenti con
un indice di adozione che sfiora il 90%,
mentre le aziende da 500 a 999 arrivano
al 63%. Passando all’analisi delle tipolo-
gie di mercato, i servizi arrivano primi
per adozione con l’88%, seguiti da fi-
nanza 85%, commercio 83%, industria
80% e PA/sanità/educazione 60%”.
Altri dati ci vengono forniti invece da
Enrico Proserpio di Oracle: “Secondo
un’indagine pubblicata da Oracle e con-
dotta da Quocirca, Oracle Next Genera-
tion Data Centre Index II nella regione
Emea, oggi la virtualizzazione sta com-
piendo grandi passi in avanti in tutti i
settori, anche se per il momento il risul-
tato è limitato alle percentuali inferiori:
imprese con una virtualizzazione com-
presa tra il 30% e il 49% dell’ambiente
IT sono passate dal 9% al 18%, mentre
quelle con una virtualizzazione inferiore
al 10% si sono ridotte dal 39% al 23%”.
“Il livello è ancora piuttosto variabile –
spiega Giorgio Richelli di IBM - dipende
molto anche dalle piattaforme e dagli
ambienti operativi coinvolti, ma co-
munque in continua ascesa e con ritmi
di adozione sempre crescenti. Ovvia-
mente la virtualizzazione nel mondo di-
stribuito (Unix, x86) si è diffusa succes-
sivamente rispetto a quelle piattaforme
su cui veniva già utilizzata, come il
mainframe. Ma, in generale, la sempre
maggiore potenza disponibile anche nei
sistemi più piccoli rende sempre più
consigliabile l’uso di hypervisor, per mi-
gliorare la percentuale di uso dei sistemi
e abbassarne i costi di gestione ed eser-
cizio”.
Interessante l’osservazione che fa il ma-
nager IBM sul fronte delle piattaforme
mission criticial evidenziando delle pro-
blematiche: “In definitiva si può notare
che la virtualizzazione server nei layer di
front end, generalmente in architettura
x86, è abbastanza trasversale e comune
alla maggior parte di essi, mentre quella
dei backend è più limitata e legata anche
al fatto che alcune tipologie di sistemi,
quando vengono virtualizzati, non of-
frono ancora quei requisiti di sicurezza e
scalabilità ritenuti indispensabili negli
ambienti dedicati alle applicazioni più
critiche per l’azienda”.
“La virtualizzazione è una delle aree in
maggiore fermento nel panorama IT at-
tuale, anche se in Italia abbiamo ancora
distanze da colmare rispetto ad altri
Paesi avanzati – sostiene Massimiliano
Grassi di Citrix Italia. La server virtua-
lization continua a catalizzare gran
parte dell’attenzione un po’ in tutti i
settori merceologici, per gli immediati
benefici economici che porta con sé. A
livello invece di progetti di virtualizza-
zione di applicazioni o desktop assi-
stiamo a una penetrazione di mercato
che vede telecomunicazioni e banche in
cima anche se retail, industria e pub-
blica amministrazione ne stanno se-
guendo l’esempio”.
In questo scenario, molto interessante è
l’affermazione della virtualizzazione nel-
l’ambito della pubblica amministrazione
come conferma Luca Zerminiani di
VMware: “La PA in Italia si sta rivelando
uno dei settori più ricettivi in tema di vir-
tualizzazione. In questo ambito, i van-
taggi di queste soluzioni sono tangibili in
termini di ritorno economico e sempli-
ficazione dei sistemi informativi, mentre
negli ambienti bancari e assicurativi vir-
Massimo Fasoli,
head of data center
& virtualization sales
di Cisco
Massimiliano Grassi,
marketing manager
di Citrix Italia
Daniele Colaiacomo,
regional manager, presales
and global services, Red Hat
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