luglio-agosto 2012
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delle aziende sono soprattutto: qual è il grado di maturità della
tecnologia
in-memory
? Quali opportunità offre? Come può es-
sere sfruttata al meglio? I clienti SAP sono perplessi e curiosi,
anche di sapere se Hana li potrà aiutare a ridurre i costi dell’IT.
Le risposte a queste domande devono tener conto di alcune ri-
flessioni. La prima è che SAP è il vendor che sta facendo più ru-
more, ma non certamente l’unico impegnato sulla tecnologia
in-memory
. I vendor che lavorano su questo fronte sono in re-
altà numerosi, una trentina circa, da piccole aziende a grandi
operatori come Oracle, IBM e per certi versi Microsoft. Di con-
seguenza i clienti SAP farebbero bene ad aprire i loro orizzonti.
Seconda considerazione: la tecnologia
in-memory
, non solo
quella di SAP, è molto più matura di quanto si pensi. Sul mer-
cato esiste da più di dieci anni e ha raggiunto livelli maturità ac-
cettabili anche per l’utente prudente e poco propenso al rischio.
In ogni caso la tecnologia
in-memory
non è pronta per un utilizzo
pervasivo e non siamo certo al punto di sostituire Oracle con
Hana. Se ne può fare però un utilizzo positivo, laddove ha si-
gnificato per portare beneficio dal punto di vista tecnologico.
Ultima osservazione: non è vero che
in-memory
è una tecnolo-
gia complessa e solo per pochi. Se si va a vederre, infatti, si
scopre che questa tecnologia è utilizzata regolarmente anche
dalle medie imprese.
Cosa cambia in azienda
La tecnologia
in-memory
ha prospettive di utilizzo molto ampie
sia dal punto di vista dei mercati verticali sia da quello delle di-
mensioni aziendali. Non è una cosa di nicchia che serve solo ad
alcuni, è invece una tecnologia per certi versi pervasiva. Tutte le
organizzazioni infati hanno problemi di performance, dalle pic-
cole alle grandi, e
in-memory
consente di andare fino a due o tre
volte più veloci nell’elaborazione dei dati. Inoltre si presta ad
avere sia un impatto incrementale nel miglioramento delle ap-
plicazioni esistenti sia alla progettazione di applicazioni nuove e
dirompenti che cambiano le regole del gioco.
Consigli per i Cio
Probabilmente il momento non è dei migliori, tuttavia i Cio do-
vrebbero cominciare a esplorare le tecnologie e a studiarne i vari
aspetti in termini di opportunità. Si potrebbero inoltre individuare
aree di sperimentazione e iniziare un minimo di roadmap. Pen-
sare oggi alla tecnologia
in-memory
come rimpiazzo dei data
base è fantascienza, ma cercare vantaggi legati a specifici
aspetti può essere molto utile.
L’integrazione delle applicazioni nel cloud
Quello delle integrazioni delle applicazioni non è un tema nuovo,
ma emergono aspetti nuovi. Perché le applicazioni non diminui-
scono ma anzi aumentano di numero e si
presenta il problema dell’integrazione nel
cloud. Anche nelle aziende italiane il cloud
sta diventando una realtà e soprattutto le
medie aziende cominciano a utilizzare il
modello Software as a Service, scoprendo
in questo modo che le applicazioni de-
vono essere integrate.
Su questo fronte si apre un nuovo spazio
di mercato per quei fornitori che offrono
l’integrazione delle applicazioni anche alle
medie aziende.
L’Integration Platform as a Service (IPaaS)
è una nuova realtà che si sta facendo
largo nel mercato e che rappresenta cer-
tamente un’opportunità per risolvere il
problema dell’integrazione tra il mondo
applicativo e il cloud.
What Is In-Memory Computing?
Why Now?
Traditional Computing
In-Memory Computing
Application
Code
App. Data
Main memory (DRAM)
“Database of Record”
Application
Code
App. Data
•
64-bit processors can address
up to 16 exabytes of data
•
DRAM production costs
drop by 32% every 12 months
•
1GB of NAND flash memory
average price is 50 cents
•
Commodity hardware provide
multi terabyte of DRAM
•
In-memory-enabling
software is available and proven
Main memory (DRAM)
“Database of Record”
•Persistency
•Recovery
•Post-processing
•Back-up
Application
Code
App. Data
Application
Code
App. Data
Fonte: Gartner
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DI NOVEMBRE 2012