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Officelayout 156
gennaio-marzo 2014
A Bologna la
seconda edizione
del convegno promosso e organizzato dalla rivista
Officelayout
.
Nuovi spunti sui fattori evolutivi nella progettazione degli ambienti ufficio, sempre più caratterizzati
da spazi utilizzabili ‘on demand’ in cui le tecnologie assumono un ruolo centrale
a cura della redazione
Il convegno di
Officelayout
L’
Ufficio
Collaborativo
Il ripensamento degli spazi ufficio è in larga parte guidato dalle tecnologie informatiche e di comunicazione che stanno portando all’adozione di
nuovi modelli organizzativi basati sulla mobilità all’interno e all’esterno dell’azienda. L’ufficio non è più l’unico luogo in cui viene svolta l’attività la-
vorativa, ma rappresenta un nodo cruciale di connessione tra gli infiniti luoghi dove abitualmente si lavora. Mantiene un ruolo centrale come spazio
fisico in cui le idee e le conoscenze trovano il terreno fertile per evolvere, ma cambia radicalmente la sua natura.
Con queste premesse ha preso il via la seconda edizione del convegno
“L’Ufficio Collaborativo”
organizzato da
Officelayout
a Bologna il 30 gennaio.
In continuità con il primo appuntamento di Milano, ha messo a fattor comune le competenze dei protagonisti dell’ICT e del mondo dell’ufficio.
Nel corso della giornata convegnistica le aziende sponsor dell’evento –
Arthur Holm, Durante, Humanscale, IBM, Panasonic, Plantronics, Wind
– hanno il-
lustrato a un pubblico di architetti, responsabili organizzazione, responsabili risorse umane e facility manager, i benefici che le soluzioni tecnologiche e
d’arredo possono apportare al concept degli spazi, alle attività operative e di gestione del building. Aspetti che hanno assunto importanza strategica per
una semplificazione dei processi decisionali e nel garantire elevati standard di qualità e sicurezza, come emerso anche nella tavola rotonda dedicata alle
strategie di facility management a cui hanno preso parte
i facility manager Mauro Poli, Roberto Laureti e Jari Calcagno, l’architetto Jacopo Della Fontana e il
professor Bruno Piccoli.
La giornata è stata aperta da un intervento di
Marco Marcatili di Nomisma
che ha sottolineato
“l’esigenza di coltivare un
nuovo capitale di connessione
all’interno delle organizzazioni e degli spazi di lavoro specie nel terziario innovativo. Ritenere che la progettazione
di spazi aperti inneschi automaticamente processi collaborativi è sicuramente ingenuo, così come immaginare che l’adozione di maggiore tecnolo-
gia abiliti un processo cooperativo”.
Ci piace evidenziare il successo del convegno di Bologna che ha visto una partecipazione numerosa e inte-
ressata ai temi proposti che confermano la giusta direzione delle scelte editoriali di Officelayout. Come sottolineato da
Jari Calcagno, socio
fondatore di AFMI, Associazione Facility Managers Italia
nel suo intervento alla tavola rotonda “per i facility manager si rende necessario fare un
ulteriore passo in avanti, entrare maggiormente nella specificità degli argomenti, affrontare problematiche, creare interesse. Pensiamo che la
strada percorribile sia la creazione di momenti formativi nati dal confronto tra la domanda e l’offerta. Siamo convinti che la conoscenza deposi-
tata presso un’azienda specializzata possa essere lo strumento utile per dare un taglio maggiormente pragmatico all’aspetto formativo renden-
dolo di immediata godibilità da parte dei Facility Manager”.