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Officelayout 156
gennaio-marzo 2014
Il convegno di
Officelayout
L’
Ufficio
Collaborativo
Lo scenario delle tecnologie e delle soluzioni presentate dai
relatori, hanno trovato visibilità nell’area espositiva dove erano
presenti anche i chioschi multimediali e i monitor a scomparsa
integrabili negli arredi proposti dalla spagnola Arthur Holm (foto
a sinistra) distribuita in Italia da Kennel Digital Distribution
e visibile nella cittadella dell’Eni alle porte di Milano.
L’intervento di
Luca Cogliati, sales manager Divisione Visual
Communication di Panasonic
, ha posto l’attenzione sulle po-
tenzialità di display interattivi, sistemi audio video e stan-
dard di collegamento che facilitano le comunicazioni tra gli
apparati multimediali. “I display video cambiano radical-
mente le loro funzionalità trasformandosi in lavagne interat-
tive che, come un tablet, permettono di prendere appunti,
disegnare sullo schermo e condividere informazioni” ha sot-
tolineato Cogliati. “Si parla di interattività anche per i pro-
iettori di nuova generazione, che permettono di proiettare
immagini a distanza ravvicinata senza generare ombre o
creare abbagliamento. Novità anche nei cablaggi: per sempli-
ficare le fasi di installazione sono disponibili standard che
trasferiscono segnali audio/video e di controllo su un unico
cavo di rete che garantisce la compatibilità tra apparati di
produttori diversi”.
Spazi di lavoro per il benessere dell’individuo
e per le strategie d’impresa
Il convegno ha sottolineato come al progetto architettonico
è affidato il compito di interpretare le istanze di una do-
manda evoluta di spazi di lavoro. Secondo l’architetto
Jacopo
Della Fontana dello studio D2U
“l’ufficio come semplice spazio
operativo e produttivo sta lentamente scomparendo. Si af-
ferma l’idea dell’“ufficio cloud” come piattaforma comune
trasformabile e utilizzabile on demand, caratterizzato dalla
varietà di tipologie di spazio da usare per diverse attività,
dalla possibilità di personalizzazione del posto, dalla facilità
di trasformazione e innovazione, semplicità d’uso, comfort,
ergonomia. In questo senso la chiave di interpretazione degli
spazi di lavoro diventa l’hosting, più che la domesticità, e
l’ufficio diventa un palcoscenico per mettere in scena nuovi
racconti.
Attraverso una fase di analisi delle diverse esigenze dei
gruppi di lavoro e di disponibilità di spazi e risorse è possibile
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