21
Da una crisi si può uscire più forti.
L’attacco subito nel recente pas-
sato, ad esempio, ha spinto RSA,
la security division di EMC, a in-
crementare i propri investimenti
in ricerca e sviluppo per mettere
a punto soluzioni ancora più ef-
ficaci e performanti, in grado di
prendere in esame e analizzare in
maniera intelligente una mole di
dati - strutturati e destrutturati -
sempre più imponente.
“Le organizzazioni - sottolinea
Massimo Vulpiani
, country ma-
nager RSA Italia - devono ormai
andare oltre i limiti della sicurezza
tradizionale e abbracciare tecno-
logie e metodi agili per gestire il
dinamismo delle minacce attual-
mente in circolazione, sempre più
subdole e invasive. Da questa con-
statazione, e sulla base dell’espe-
rienza vissuta in prima persona,
siamo partiti per sviluppare la nuo-
va suite RSA Security Analytics,
una soluzione di investigazione e
monitoraggio pensata per aiuta-
re le organizzazioni a proteggere
i propri asset digitali da qualsi-
asi tipo di minaccia interna e/o
esterna”.
Basato sull’architettura di RSA
NetWitness, RSA Security
Analytics riunisce Siem (securi-
ty information & event manage-
ment), network forensics e analisi
dei big data in un’unica piattafor-
ma, che sarà alla base della nuova
generazione dei security operation
center (SOC) di RSA.
Capire i rischi
Qualsiasi approccio intelligence-
driven alla sicurezza deve par-
tire da una reale comprensione
dei rischi a cui l’organizzazione
Da
RSA
arrivano
le Security Analytics
Una nuova piattaforma di investigazione e monitoraggio pensata per aiutare
le organizzazioni a proteggere i propri asset digitali da qualsiasi tipo
di minaccia interna ed esterna.
R.C.
la visibilità necessaria per rileva-
re e comprendere vulnerabilità e
attacchi. La nuova piattaforma è
pensata per identificare i rischi nel
momento stesso in cui si verifica-
no, riducendo significativamente
- da giorni a minuti - il tempo ne-
cessario per le investigazioni. Gra-
zie alla possibilità di identificare in
modo più ecace i rischi che na-
scono sia all’interno che all’esterno
dell’azienda è possibile tutelare al
meglio gli asset digitali, dai dati
core alla proprietà intellettuale,
riducendo il tempo e i costi legati
alla gestione delle minacce e alla
reportistica di conformità.
“L’integrazione tra piattaforme big
data e metodi di analisi all’inter-
no degli strumenti di security -
commenta Vulpiani - rappresenta
un significativo passo avanti nel
modo di intendere la sicurezza. Il
fenomeno dei big data può aiuta-
re i professionisti della sicurezza
a rispondere in modo più ecace
alle minacce che provengono dal
cyber crime, venendo così incon-
tro a un’esigenza sempre più sen-
tita da organizzazioni pubbliche e
private di ogni dimensione”.
è esposta. Le attuali tecnologie
di sicurezza, inclusi gli strumenti
Siem, non sono sempre adeguate
a questo compito: non riescono a
fornire una visibilità suciente-
mente approfondita alle minacce
e non orono la scalabilità suf-
ficiente per arontare le attuali
necessità di analisi.
I progetti legati alla security, del
resto, sempre più spesso sono
strettamente correlati con ini-
ziative strategiche che impatta-
no sull’operatività e sul business
in ambienti sempre più fluidi, in
cui virtualizzazione, cloud e in-
frastrutture fisiche hanno ormai
pari dignità.
La forza dei big data
al servizio della sicurezza
In questo contesto RSA Securi-
ty Analytics mette a disposizione
dei professionisti della sicurezza
marzo 2013
Massimo Vulpiani, country manager
di RSA Italia