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aprile 2013
centrale poiché il suo ruolo è quello di cercare di
rappresentare, partendo dalla sua esperienza, le cu-
riosità, le esigenze informative, le questioni aperte
che possono avere quelle aziende che ora si stanno
avvicinando all’argomento.
Mobile Business Experience è stato quindi artico-
lato in modo da arontare tre tematiche, e quindi
altrettante conversazioni, che oggi sono fondamen-
tali per capire come muoversi nel nuovo scenario,
e quindi: come si può migliorare la relazione che
un’azienda intrattiene con la sua clientela quando
questa utilizza dei sistemi mobili (mobile customer
experience); come è possibile pensare a un nuovo
modo di organizzare i processi aziendali sfruttando
l’immediatezza e la rapidità consentita dai nuovi
sistemi mobili (mobile collaboration experience);
e, infine, il tassello fondamentale del come si go-
vernano le nuove soluzioni e le nuove tecnologie
mobile che devono interloquire con il sistema in-
formativo aziendale.
Lo scenario della mobility 2013
A conferma di quanto la mobility stia diventando
un tema centrale per le aziende,
Monica Basso
, re-
search vice president di Gartner, nel suo intervento
a inizio della giornata ha evidenziato come questa
sia ormai diventata una priorità importante nelle
agende dei CIO delle imprese di tutti i settori. Sia
nel 2012, sia nel 2013, l’argomento risulta infatti
essere la seconda priorità per i sistemi informati-
vi aziendali, quando nel 2011 era al sesto posto e
nel 2010 al dodicesimo; mentre nel 2009 Gartner
non registrava l’argomento mobile tra le prime 16
priorità dei CIO.
Una crescita di interesse che non ha pari, alme-
no negli ultimi anni, nella storia dell’informatica e
che è confermata dal fatto che ormai il fenomeno
Byod sta diventando sempre più una realtà per le
organizzazioni di tutti i settori verticali. Il fenomeno
Byod degli smartphone ha interessato ormai il 50%
delle aziende del comparto retail, il 40% di quelle
dei settori servizi e salute/benessere e il 38% delle
imprese finanziarie. Più elevati i tassi del Byod rela-
tivo invece ai tablet: 70% delle realtà del comparto
education, il 68% delle imprese finanziarie, il 62%
delle società che si occupano di servizi e il 60% di
quelle del comparto salute/benessere. Più indietro,
ma con quote comunque consistenti, in entrambi
i casi il comparto manifatturiero: il 27% di queste
imprese è stato investito del fenomeno Byod per
gli smartphone, e il 42% quello dei tablet.
Interessante la risposta che il campione analizzato
da Gartner ha dato a questa domanda: “Quando la
sua organizzazione smetterà di fornire device azien-
dali al suo personale?”. La risposta è stata positiva
al 6% già oggi; al 38% nel 2016 e 45% nel 2020.
In questo contesto, alcuni dei suggerimenti che
Gartner oggi dà alle aziende che intendono iniziare
Prima conversazione da sinistra: Diego De Renzis, The Space Cinema; Ruggero Vota, Soiel International; Paolo Bergamini, Genesys;
Elisabetta Sacilotto, Nokia; e Alessandro Cobelli, SAS