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aprile 2013
Adeguarsi alle richieste del mercato, restando attenti
e vigili alle nuove evoluzioni e ai nuovi trend tecno-
logici: è questa, in estrema sintesi, la ricetta che ha
permesso a EDSlan, distributore a valore specializ-
zato nelle aree cabling, networking, sicurezza e IP
telephony & UC, di festeggiare i suoi primi 25 anni
di attività in piena salute, visto che anche il 2012, un
anno non certo facile, si è chiuso in positivo, con un
fatturato attestatosi intorno ai 55 milioni di euro, in
crescita del 2% rispetto all’anno precedente, trend
che si mantiene positivo anche nei primi tre mesi
del 2013 con un incremento del 10% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente.
“Nel triennio 2009/2011, a fronte di un mercato ICT
stimato in flessione del 14%, EDSlan è cresciuta del
25% - ha sottolineato
Rodolfo Casieri
, direttore
commerciale della società - acquisendo uno share di
mercato ancora maggiore. Ciò si deve a una visione
lungimirante e a scelte strategiche vincenti come,
ad esempio, quella di allargare la distribuzione a
brand Leader nell’area del networking,
della IP telephony e della sicurezza,
oltre ad investire in questa direzione
sia a livello tecnico che commerciale”.
Il networking, di fatto, è oggi uno dei
mercati più dinamici grazie alla sua ca-
pacità di abilitare i modelli emergenti
di fruizione dell’IT, in particolare il Byod
(bring your own device) e il cloud, te-
matiche che stanno suscitando grande
interesse ma attorno alle quali nel no-
stro Paese c’è ancora molta confusione.
Per questo EDSlan, che da sempre fa
del dialogo e della capacità di ascolto
uno dei suoi principali punti di forza,
ha voluto organizzare, in collaborazio-
ne con Soiel International, una tavola
rotonda a cui hanno aderito alcuni dei brand più
significativi che ha in portafoglio - Alcatel-Lucent
Enterprise, Aruba Networks, Brocade e WatchGuard
- dalla quale sono emersi spunti interessanti.
A che punto è il mercato italiano
Il primo tema preso in esame ha riguardato la reale
percezione del mercato italiano del fenomeno Byod,
al fine di capire se si tratta di una semplice ‘moda’
o di un fenomeno destinato realmente a cambiare
il modo di lavorare e di fare business.
“Dall’osservatorio di una società che si occupa fon-
damentalmente di infrastrutture per reti d’accesso
- ha esordito
Massimo Delpero
, country manager
di Aurba Networks - si tratta di un acronimo molto
utilizzato, che riscuote interesse sia a livello end user
sia sul fronte canale. Non a caso i numerosi eventi
che vengono organizzati in chiave informativa e
formativa sul Byod hanno molto successo. I motivi
sono noti, e partono dalla diusione di dispositivi
quali tablet e smartphone, strumenti
tipicamente privi di connessioni ca-
blate, per i quali la portante fisica è la
connessione radio. I numeri parlano
chiaro: i dispositivi d’accesso venduti in
Italia nel 2012 sono stati circa 6 milioni,
di cui più di 1,6 milioni erano tablet, la
vera stella nascente. Tutto parte da qui:
l’always on è visto soprattutto in chia-
ve positiva, poiché significa maggiore
produttività, disponibilità e accessibili-
tà. In alcuni mercati verticali si vorreb-
be andare oltre, integrando all’interno
delle risorse e dei servizi aziendali non
solo i dispositivi dei dipendenti ma an-
che quelli di stakeholder esterni al fine
di raccogliere maggiori informazioni
Byod: luci e ombre
EDSlan ha riunito intorno a un tavolo Alcatel-Lucent Enterprise,
Aruba Networks, Brocade e WatchGuard per discutere
delle implicazioni legate a un nuovo modo di intendere l’IT
che attira e al tempo stesso spaventa le aziende italiane.
Ra aela Citterio
TAVOLA ROTONDA - BYOD
Rodolfo Casieri, direttore
commerciale di EDSLan