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luglio-agosto 2012
office automation
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totalmente gestita, con tutti i Service Elements erogati
da IBM, o ibrida, una flessibilità che si riflette anche
sul coinvolgimento di IBM. Il CIO delle aziende, nel
complesso ruolo di “service integrator”, in base alla co-
noscenza e componentizzazione del proprio sistema
informativo, decide quindi il modello di sourcing (o
sourcing-mix) e quali Service Elements possono faci-
litare l’efficientamento o la trasformazione e il livello
di partnership nell’operazione.
Come ha accolto il mercato italiano questo nuovo
modello?
Molto bene. Grazie alla sua granularità e flessibilità
questo approccio consente di superare il classico di-
lemma in-house/in-service: progetti che fino a ieri ri-
chiedevano tempi lunghi, investimenti consistenti e
skill molto elevati possono essere portati a termine
in tempi rapidi e a costi contenuti grazie al know
how di IBM.
Avete coinvolto anche il canale?
Anche in Italia alcuni nostri business partner hanno
già completato il percorso formativo e di certifica-
zioni necessario per erogare servizi in base a questo
nuovo modello. Naturalmente si tratta di strutture al-
tamente qualificate, perché da sempre vogliamo che
tutta la catena del valore abbia livelli di qualità, affi-
dabilità e sicurezza in linea con gli standard IBM.
Che ruolo ha il modello Managed Service Conti-
nuum nella strategia cloud di IBM?
Il modello Managed Service Continuum raggiunge
la sua massima espressione proprio con il cloud,
che rappresenta un elemento portante nella strategia
di crescita IBM, come testimoniano gli investimenti
in questa direzione. In particolare è nell’ambito del-
l’IBM Cloud Reference Architecture che sono stati
sviluppati alcuni servizi come IBM SmartCloud En-
terprise (SCE) e IBM SmartCloud Enterprise +
(SCE+), che sono tra gli elementi fondanti i Cloud
Managed Services.
Può illustrare alcuni servizi particolarmente innova-
tivi?
Partirei appunto con i servizi per il data center deno-
minati Smart Cloud Enterprise (SCE) e Smart Cloud
Enterprise + (Plus) (SCE +). L’SCE è progettato per le
aziende che necessitano, senza investimento iniziali, di
accedere a server virtuali con capacità elaborativa illi-
mitata e scalabile, è estremamente sicuro e utilizzabile
per sviluppo, test e workload dinamici.
È l’ideale per i team di sviluppo di nuove applicazioni
IT: mediante un catalogo pubblico dei servizi ven-
gono definite configurazioni e opzioni di immediato
provisioning. Il modello di misurazione dei con-
sumi ha una granularità oraria, e non ci sono limiti
alla crescita e alla decrescita delle risorse elaborative.
Il passo successivo è l’SCE +, pensato per ambienti
di produzione che necessitano di elevati livelli di pre-
stazione, continuità, sicurezza e resilienza.
Si tratta, in pratica, di una nuova frontiera in ambito
managed services, una struttura di tipo IaaS con
due opzioni: shared infrastrucutre, cioè una struttura
fisica condivisa con altri clienti, e una dedicated in-
frastructure, vale a dire una infrastruttura fisica per
singolo cliente, gestita però mediante tool cloud-
oriented. A breve il servizio sarà disponibile anche
con una componente SAP, per cui saremo in grado di
fornire ai clienti un ambiente operativo di tipo Plat-
form-as-a-Service completo e pronto per l’uso.
E poi?
Se ci spostiamo ad aree limitrofe, vorrei sottolineare
altri ambiti particolarmente significativi, la security
e il networking.
I servizi di Managed Security hanno raggiunto ri-
sultati di eccellenza e forniscono la più ampia co-
pertura nella dimensione Cybersecurity, potendo av-
valersi dei 9 Security Operation Center (SOC) di IBM
che, grazie anche alla stretta collaborazione con l’IBM
X-Force e i nostri 11 laboratori di ricerca e sviluppo,
sono in grado di fronteggiare qualsiasi tipo di mi-
naccia. Stiamo investendo anche sul networking con
soluzioni di Managed Connectivity: l’obiettivo è
quello di portare anche le reti verso nuovi modelli
basati su risorse virtualizzate, l’utilizzo di modelli
analitici e predittivi e la gestione in modalità cloud.
Oltre 3000 clienti nel mondo hanno migliorato le
loro network performance e ridotto i loro costi affi-
dando a IBM la gestione della rete. L’utilizzo di tec-
nologie come la real time analytics and correlation,
la predictive analytics, la advanced diagnostic, la
dynamic workload balance solo per citarne alcune,
permette di semplificare la gestione di grandi reti
multicarrier e snellire i costi. Inoltre, il portfolio si è
recentemente arricchito di ulteriori servizi in ambito
protezione e conservazione dei dati: SmartCloud
Managed Backup e SmartCloud Content Manage-
ment e di nuove funzionalità nel disaster recovery:
SmartCloud Virtualized Server Recovery.
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