Ringraziamo i lettori per l’attenzione con cui seguono e tengono viva questa corrispondenza con gli analisti sui temi più importanti per le aziende che operano con
l’
ICT
. Invitiamo tutti a inviare quesiti, sottoporre problemi, richiedere consigli, indicando se si desidera veder citato il nome della persona o dell’azienda che scrive.
Gli analisti risponderanno sollecitamente, sul primo numero raggiungibile di
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, alle domande che possono riguardare un numero più ampio di lettori.
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FILO
58
marzo-aprile 2013
L’area business intelligence e analytics
continua a essere una delle principali
priorità di investimento per i CIO, ma
le ricerche mostrano che solo un 30%
di potenziali utenti finali nelle aziende
adottano effettivamente i tool analitici
scelti dall’IT aziendale. L’adozione però
sta aumentando nelle aziende che in-
vestono in funzioni analitiche ‘invisibili’,
cioè perfettamente integrate nelle appli-
cazioni aziendali più utilizzate, e quindi
più facilmente accessibili anche da
utenti non abituali di queste soluzioni.
I processi di business devono essere sempre più veloci, e ogni
minuto si accumulano più dati: il risultato è che i sistemi di
BI operativa real-time stanno passando da ‘nice to have’ ad
assoluta necessità per la sopravvivenza. Più si riesce a met-
tere a disposizione le soluzioni analitiche in modo pervasivo a
utenti aziendali, clienti e consumatori, maggiore sarà l’impatto
in tempo reale su attività di business, competitività, innovazione
e produttività.
Gartner ha individuato tre trend chiave da considerare nel 2013
per chi si occupa di BI e analytics, con qualche raccomanda-
zione su come gestirli al meglio.
1) Per facilitare l’adozione e la pervasività delle soluzioni anal-
itiche, queste devono essere rese invisibili e trasparenti agli
utenti attraverso interfacce basate sull’uso di linguaggio na-
turale per esplorare i dati, e funzioni incorporate disponibili al
momento della decisione/azione.
Le funzioni analitiche si stanno ‘avvicinando’ sempre più al
punto dell’azione in tempo reale, grazie a un’evoluzione tecno-
logica da sistemi che aggregano ed elaborano dati strutturati,
a sistemi che correlano anche dati non strutturati, e li elaborano
emettendo anche suggerimenti d’azione.
Queste applicazioni inoltre accettano input sempre più ‘natu-
rali’, come domande scritte o a voce, estendendo gli analytics
a una platea di utenti non tradizionali. Più gli analytics sono intu-
itivi, trasparenti e quindi ‘invisibili’, più massicciamente saranno
adottati (in particolare dagli utenti che non hanno mai usato una
soluzione BI classica), e più grande sarà il loro impatto sulle
attività di business quotidiane.
Questa semplificazione verso l’utente non tradizionale costerà
in termini di maggiore potenza computazionale richiesta, sofis-
ticazione delle tecnologie, e complessità dei sistemi di informa-
tion management. Il lavoro degli specialisti di BI e analytics inizia
con l’individuazione delle aree di data exploration e decision
making in cui introdurre soluzioni analitiche invisibili può portare
più valore all’azienda.
2) Il crescente volume di dati real-time e il ridursi dei tempi a
disposizione per le decisioni stanno spingendo molte aziende
ad adottare sistemi di operational intelligence real-time.
Il volume dei dati rilevanti e real-time sta aumentando, ma il
tempo disponibile per prendere decisioni continua a ridursi. Nel
contempo praticamente tutti i dati di evento disponibili a utenti
umani (tra cui news feed, e-mail, tweet) sono in forma digitale e
quindi gestibili da tool software. Un buon sistema di operational
intelligence sgrava gli utenti umani da una grandissima parte di
questo lavoro.
Più precisamente i software di real-time operational intelligence
si occupano delle attività di event data capture, filtering, elab-
Actionable Analytics
Cosa si può fare per estendere l’utilizzo reale delle soluzioni di business intelligence
e analytics nelle aziende?
Rita Sallam,
Research vice
president analyst
di Gartner