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Officelayout 169

aprile-giugno 2017

La sede EY

,

un paesaggio integrato e flessibile

Con l’obiettivo di superare le barriere e favorire la convivenza di gruppi multidisciplinari,

la sede milanese di Ernst & Young coniuga una nuova concezione degli spazi a una

trasformazione radicale del modello organizzativo

di Paola Cecco

Realizzazione

Collocata nel cuore di Milano, nel nucleo originario di fon-

dazione della città, la sede del network internazionale di

revisione e consulenza EY occupa un intero isolato costi-

tuito da edifici eterogenei di epoche diverse che, con la

loro “anomalia” volumetrica, contribuiscono alla multi-

forme articolazione degli uffici. Sfida del progetto coniu-

gare una visione avanzata dell’organizzazione del lavoro

definita a livello globale con i vincoli imposti da spazi

compositi e disomogenei. A un anno di distanza dal-

l’inaugurazione dei nuovi uffici, ripercorriamo le tappe

principali del progetto, valutando l’impatto che la rior-

ganizzazione degli spazi e l’adozione di tecnologie evo-

lute hanno avuto sull’organizzazione del lavoro.

“L’attenzione alle persone in azienda è stato il cardine

guida del brief di progetto – racconta

Stefano Riva

, Me-

diterranean real estate leader EY

– a partire dalla scelta

della location che, in controtendenza con un momento di

mercato in cui molte società stanno delocalizzando i pro-

pri uffici, è stata ricercata nel centro città, a poca distanza

dalla sede precedente, in modo da ridurre i disagi e favo-

rire l’operatività. L’essere baricentrici rispetto ai principali

nodi di collegamento, rappresenta infatti un vantaggio per

i nostri professionisti che sono spesso in viaggio.

Dal punto di vista progettuale, il trasferimento nella nuova

foto: Dario Tettamanzi