Office-Automation-maggio-2014 - page 15

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maggio 2014
tre le ho portate nella rete delle partnership stabi-
lendo solide relazioni di fiducia e professionalità. Il
risultato è la piattaforma RIS/PACS che oggi è alla
base dei sistemi core business di Alliance Medical.
Col senno di poi, oggi posso senz’altro dire che il
mio valore più grande è il network di relazioni e
competenze aggregate costruito in questi anni e
che mi hanno seguito in questa avventura. Senza di
esse non sarei mai potuto arrivare a questo risultato.
A che punto è l’adozione di questa piattaforma e
come crescerà in futuro?
Sulla nuova piattaforma oggi abbiamo il 65% dei
centri operativi per il RIS ed il 90% per la parte
PACS. Ma la prospettiva è anche quella di proce-
dere con nuove acquisizioni di centri diagnostici da
integrare rapidamente con i nostri sistemi.
Lo sviluppo per i prossimi anni è quindi quella di
dimensionarci con una gestione del dato che di-
venta sempre più importante e sempre più critica.
E questo va in due direzioni.
Ad oggi con i centri attualmente operativi abbia-
mo memorizzati nei nostri sistemi più di 60 milio-
ni di immagini, e ogni anno abbiamo in media una
crescita di occupazione nei nostri storage pari a
140 Terabyte. In poco tempo, quindi i volumi sono
destinati ad aumentare considerevolmente e per
questo stiamo già ragionando in ottica di Petabyte.
Come secondo fattore invece, bisogna tener conto
che i nuovi macchinari introdotti sul mercato sono
sempre più performanti, come nel caso delle TC
multislice. In sostanza aumenta il numero dei foto-
grammi prodotti in uno spazio temporale di decimi
di secondo. E se la dižusione media vede prevalere
ancora le 16 o le 64, le nuove 128 producono altret-
tanti strati/immagini ogni tre decimi di secondo. E
questo naturalmente per l’IT si traduce in un dato
sempre più grande da gestire in prospettiva. Se
poi consideriamo che sul mercato ci sono già le
prime multislice 640, è evidente che nei prossimi
anni il normale ciclo di sostituzione dei macchinari
ci porterà ad un aumento in termini di capacità di
memorizzazione non certo di poco conto. Siamo
sicuramente di fronte a una consistente problema-
tica di Big Data.
Ma i Big Data per voi sono solo un problema di
volumi?
Poiché questi volumi vengono sviluppati localmen-
te sicuramente abbiamo anche un problema di ve-
locità per la necessità di memorizzare le immagini
anche con logiche di disaster recovery che sono
molto stringenti in termini di tempo di latenza, nel
private cloud e in ambienti ridondati.
Qui entra in gioco il fattore connettività, che non
è un tassello che noi dominiamo direttamente in
quanto dipendente dalle infrastrutture disponibili
localmente. Ed avendo strutture anche molto de-
localizzate, certe volte dobbiamo ažrontare dei
problemi aggiuntivi sostanziali. Sožriamo quindi
del digital divide infrastrutturale del nostro Paese.
Il digital divide come viene risolto da voi?
L’interruzione della connettività per noi è la cosa
peggiore che possa accadere. Quindi la distribu-
zione di infrastrutture ridondate permette in caso
di caduta di un ramo di connettività di poter con-
tinuare a operare. E con il ritorno della connettivi-
tà standard, in poco tempo tutti i sistemi coinvolti
si riallineano.
Questa è stata una sfida a livello infrastrutturale
non da poco che ha comportato una progettazione
che prevedesse una piattaforma in grado di gestire
allineamenti e disallineamenti in modo dinamico.
La dimensione del cloud per noi è importante in
termini di disaster recovery e di telerefertazione,
ma a parte questi ambiti, per il resto riteniamo oggi
che non si sposi bene con il nostro modello ope-
rativo che necessita di forti garanzie in termini di
business continuity.
In conclusione, che valore ha questa nuova piatta-
forma tecnologica per voi rispetto ai concorrenti?
Siamo molto attenti a che gli investimenti in tec-
nologia si traducano in un vantaggio per tutta la
nostra azienda e soprattutto per i pazienti. Tenden-
zialmente posso ažermare che con questo progetto
il vantaggio competitivo di Alliance Medical sulla
nostra concorrenza si è ampliato ancora di più. In
Italia non esiste un altro gruppo privato che ha una
piattaforma radiologica che eroga questi volumi.
Alliance Medical oggi è sicuramente la prima in
Europa, ma forse anche in tutto il mondo, ad aver
virtualizzato una piattaforma RIS/PACS su uno dei
principali hypervisor sul mercato, quello di Micro-
soft. L’investimento in tecnologia è certamente un
elemento chiave della nostra strategia di business.
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