Office-Automation-maggio-2014 - page 6

IL 2014? “SARÀ BEN DIVERSO DAL 2013”
Le previsioni Gartner per il 2014 indicano una ripresa
degli investimenti IT a livello globale guidata dal software
enterprise e dal segmento dei servizi IT. Se per la società
di ricerca l’anno in corso si chiuderà a 3,8 trillioni di dollari
(+3,2% rispetto al 2013), il comparto del software aziendale
crescerà del 6,9%,
arrivando a 320 miliardi
di dollari, mentre i
i
servizi IT cresceranno
del 4,6% a 964 miliardi.
John Lovelock,
vicepresidente Gartner
Research ha dichiarato:
“Le cose stanno
migliorando, il 2014 sarà
ben diverso dal 2013”.
Post
IT
I PRIMI PASSI ‘B2B’ DEGLI OCCHIALI SMART
Oggetti del desiderio e/o ‘stimolatori’ di innovazione che
siano, gli occhiali intelligenti stanno muovendo i primi passi
nel B2B tra concept e sperimentazioni anche in Italia. I casi
più recenti hanno visto l’utilizzo dei GoogleGlass in sala
operatoria presso l’Istituto
Clinico Humanitas di Milano,
mentre la società italiana
JoinPad ha sviluppato l’app
Smartpad per gli occhiali
Epson Moverio BT-200 che,
grazie a speciali algoritmi di
riconoscimento degli oggetti,
permette di monitorare
e controllare i processi di
manutenzione.
L’ELETTRONICA DOMINA
NEI BENI DI CONSUMO
I principali produttori mondiali di beni
di consumo provengono dal settore
elettronico, e tra questi
a dominare sono
i protagonisti
del mercato dei
device mobili.
Nella classifica
dei primi
dieci player
del settore
‘consumer products’,
rilasciata di recente
da Deloitte su dati
di fatturato 2012, la prima posizione
è conquistata da Samsung, seguita
al secondo posto da Apple, mentre
Panasonic è quarta, Sony sesta e LG
Electronics decima. I cinque player citati
raccolgono circa il 60% dei ricavi dei
primi dieci vendor presenti in calssifica.
MOBILE COMMERCE ITALIANO: +200%
Smartphone e tablet hanno contribuito
non poco all’aumento degli acquisti
online degli italiani. Secondo il Consorzio
Netcomm, rispetto a tutte le transazioni
e-commerce registrate dai siti italiani, la
quota mobile commerce, che nel 2012
era del 4%, nel 2013 è balzata al 12%, in
crescita del 200%, portando il valore
di questi scambi a 1,7 miliardi di euro.
Nello stesso periodo gli acquirenti singoli
dell’e-commerce italiano sono passati da
9 a 15 milioni di persone e rappresentano
ormai il 50% degli internet user del nostro
Paese (30% nel 2012).
© vege - Fotolia.com
IL DIGITAL DIVIDE NON FA BENE AL MADE IN ITALY
Al recente appuntamento ‘Rethink: evoluzioni e prospettive
del nuovo export italiano’, organizzato da Sace, sono stati
confrontati i risultati tra PMI presenti in rete e quelle invece
o¥ine. Globalmente, le aziende con un
sito negli ultimi due anni hanno visto
aumentare il fatturato estero del
15%, mentre quelle senza hanno
registrato un calo del 4%. Il
34% delle prime ha assunto
personale, contro l’11% delle
seconde. Su tutto prevale però
il fatto che solo il 20% delle PMI
italiane sono attive in internet.
Contro il 40% di quelle spagnole.
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maggio 2014
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