Office Automation settembre 2013 - page 21

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settembre 2013
Se un modello funziona, vuol dire
che i presupposti su cui poggia
sono validi e possono essere repli-
cati. È questa la logica che spinge
Red Hat ad arricchire costante-
mente il proprio stack infrastrut-
turale: dopo il successo registra-
to a livello di sistema operativo
(Red Hat Enterprise Linux), ora è
il momento dello storage, con la
gamma Red Hat Storage Server.
“Nei prossimi anni si prevede che
le soluzioni storage open source
e i volumi di server x86 trasfor-
meranno il mercato dello stora-
ge, oggi appannaggio di soluzioni
proprietarie basate sul modello ‘a
silos’, allo stesso modo in cui Linux
e i server x86 hanno modificato
il mercato dei server - ha com-
mentato
Gerald Sternagl
, Emea
business unit manager storage
di Red Hat. Siamo convinti che
la nostra proposizione ci permet-
terà di giocare un ruolo di primo
piano in questo nuovo scenario:
lo storage scale out costruito uti-
lizzando software storage open
source supportato a livello pro-
Red Hat
crede
nello storage open source
Con Red Hat Storage Server vengono resi disponibili un network attached storage (NAS)
open source di tipo scale-out e una soluzione software per lo storage di oggetti progettata
per funzionare con server x86 standard.
R.C.
fessionale su server x86 configu-
rati con componenti direct atta-
ched storage consentono infatti
un effettivo cost saving a fronte
di prestazioni altamente efficaci
e affidabili”.
Ideale per un uso intensivo
Per affrontare le sfide poste dalla
rapida crescita degli archivi, l’ele-
vata distribuzione di utenti e i pool
di storage in silos, Red Hat Storage
Server rappresenta quindi un’op-
zione interessante per completa-
re o rimpiazzare i costosi storage
array monolitici.
La soluzione, basata su Red Hat
Enterprise Linux, fornisce un net-
work attached storage (NAS) open
source di tipo scale-out e una so-
luzione software per lo storage di
oggetti progettata per funzionare
perfettamente con i server x86
standard. Red Hat Storage Server
può essere messo a disposizione
facilmente on-premise, in cloud
privati, in infrastrutture cloud pub-
bliche o in ambienti cloud ibridi
ed è ottimizzato per carichi di la-
voro aziendale che prevedono un
uso intensivo dello storage, inclu-
so l’high performance computing,
l’archiviazione nearline e la distri-
buzione di contenuti rich media.
Gerald Sternagl, Emea business unit
manager storage di Red Hat
notizie flash
mercato
Prospettive positive per la stampa 3d
In queste ultime settimane i mercati finanziari han-
no iniziato a puntare sui titoli degli operatori della
stampa 3d. Le quotazioni delle società attive in
questa nicchia sono rapidamente cresciute nel giro
di poche sedute di Borsa. Il movimen-
to al rialzo sarebbe giustificato da un
report della banca Citigroup, secondo
il quale le tendenze in atto in questo
mercato potrebbero far triplicare i vo-
lumi del settore entro i prossimi cinque
anni, con conseguenti forti aumenti
di fatturato per i principali operatori del settore.
La sfida principale rimane però quella di realizzare
stampanti tridimensionali per il mercato consumer,
ma oggi questo obiettivo non è ancora a portata.
Più interessanti a breve le potenzialità sul fronte
business. Aumentano infatti i casi di successo: re-
centemente la Nasa ha dichiarato di
aver provato con successo la stampa
3d realizzando un iniettore di un mo-
tore a razzo in tempi e costi conside-
revolmente più brevi (dal 65% al 70%
in meno) rispetto alla realizzazione con
tecnologie tradizionali.
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