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aprile 2013
Tavola Rotonda – Networking
Parlando di video, si tratta di un traˆco partico-
lare, del quale è diˆcile prevedere quanta banda
andrà ad occupare e, quindi, la rete deve essere in
grado di adattarsi per trasportarlo con una qualità
del servizio adeguata.
Se prima il ruolo del network manager era ‘limita-
to’ alla configurazione di singoli apparati-switch,
router e così via - come sistemi autonomi, oggi lo
scenario è più complesso. Parlando di SDN, ci sarà
una evoluzione che lo porterà ad essere uno svilup-
patore di applicazioni di rete, con la possibilità di
programmare il network in modo tale che esegua
attività di firewalling, load balancing, senza più ave-
re la necessità di una appliance dedicata.
Ivan Renesto
, enterprise field marketing manager
di Dell - Partiamo dal tema converged infrastruc-
ture. Si parla di un approccio che prevede un cuore
in tecnologia blade all’interno del quale converge
sia la parte computazionale che quelle di storage
e networking, dove quest’ultima assume un ruolo
fondamentale, abilitando una eˆciente comunica-
zione ‘est-ovest’ all’interno del data center, con il
traˆco che resta all’interno dello chassis grazie a una
architettura convergente e a funzioni di rete intelli-
genti. Relativamente al tema Byod, il networking si
conferma nuovamente come fondamentale poiché
deve poter abilitare e semplificare la gestione dei
device mobili introdotti in azienda dai dipendenti,
che possono essere non omogenei tra loro e pro-
dotti da diversi fornitori; e perché deve consentire
la definizione di policy eˆcaci della rete sulla quale
tali dispositivi andranno ad attestarsi. Infine c’è il
tema del cloud, la cui innovazione richiede anche
di intervenire lato networking, altrimenti il rischio
è quello di non ottenere il livello di benefici atteso.
Qui l’adozione della tecnologia SDN può essere
senz’altro di aiuto. Tutti i trend citati contribuiranno
sicuramente a ‘rivoluzionare’ il ruolo del network
manager rispetto al passato.
Nel dettaglio della tecnologia SDN quali
sono secondo voi i vantaggi che può porta-
re in termini di gestione ed e­cienza della
rete, quali le problematiche che risolve - e
le sfide che eventualmente pone - e, infine,
le ulteriori evoluzioni future del settore?
Massimo Palermo
, HP - SDN è già un riconosci-
mento concreto ma soprattutto un’opportunità.
Riconoscimento perché per la prima volta da un
nale che è cambiata moltissimo negli ultimi dieci
anni ma che dovrà cambiare profondamente anche
nei prossimi cinque, dieci e ancora quindici anni.
Giosue Vitaglione
, business development manager
di Huawei - Quest’anno si osserva un rinnovato in-
teresse su vari temi. Oltre alla mobilità e Byod ci
sono: cloud, next generation data center e anche
SDN. Questi trend in parte tendono ad influenzar-
si tra loro in una cross-fertilizzazione innovativa.
Un altro tema è poi quello delle performance, con
alcuni enabler tecnologici che sono già realtà. Tra
questi i 10 Giga sono già ampiamente fruibili e sono
prossimi alla ampia di‰usione anche i 100G e poi
i 200G, mentre il super Wi-Fi 802.11 ac è di sicuro
interesse perché riuscirà a dare un impulso in ter-
mini di innovazione abilitando, con le velocità che
è in grado di garantire, applicazioni complesse. Il
ruolo del network manager sta cambiando già da
un po’ di tempo poiché la gestione di queste com-
plessità richiede un lavoro diverso. Non si tratta
semplicemente di dimensionare le soluzioni in base
a un budget ma di prendere decisioni che hanno
un impatto strategico sui processi di business e
su tutte le scelte ICT degli anni successivi, legato
all’adozione di paradigmi, architetture e specifiche
tecnologie. È un ruolo che si è quindi fatto più com-
plesso in termini decisionali e in questa particolare
fase economica può dirsi ancor più complicato.
Mauro Rizzi
, enterprise solution specialist di Alcatel-
Lucent - Se un driver è certamente la mobilità degli
utenti vorrei però porre l’attenzione sulla virtualiz-
zazione. Non si parla più di data center statico ma
di applicazioni e macchine virtuali che devono po-
tersi spostare da un server all’altro con la rete che
deve adattarsi in maniera automatica e dinamica.
Alberto Degradi, infrastructure architecture leader borderless
network e data center Cisco
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