In primo piano
L’azienda punta a diffondere i condizionatori
tecnologici anche nei piccoli data center,
dove il concorrente principale è il condizionatore
‘residenziale’.
Emerson Network Power
:
“Non tutto il freddo è uguale”
“L’obiettivo 2012 è aumentare
ulteriormente la presenza sul ter-
ritorio per essere più vicini ai
clienti finali, agli installatori e ai
progettisti” si sta parlando di si-
stemi di condizionamento per gli
ambienti ICT e a fare questa af-
fermazione è
Gianfranco Ca-
lice
, sales manager della divi-
sione precision cooling di
Emerson Network Power Italia,
che produce una vasta gamma
sistemi di condizionamento per
data center, e che dichiara: “Man
mano che aumenta la dipen-
denza di ogni organizzazione dai
sistemi informatici, aumenta
l’importanza degli impianti di
condizionamento per due ra-
gioni fondamentali: affidabilità e
risparmio energetico. Ma in que-
sto ambito ci sono ancora alcuni
miti da sfatare”.
anche nei piccoli data center
delle PMI che hanno uno o due
rack che contengono server, ap-
parati di rete e PBX”.
Un altro mito da sfatare è relativo
al free cooling, che consente ri-
sparmi energetici che possono
arrivare al 50%. “Non è vero che
è conveniente solo nei paesi
freddi, come non è vero che si
può applicare solo ai grandi im-
pianti. Anche in Italia, i tempi
del ROI variano dai 2 anni nelle
zone più fredde ai 5 anni nelle
zone più temperate”. Nei data
center, quando la dissipazione è
contenuta entro 6-8 Kw/mq si
utilizza un sistema di condizio-
namento tradizionale con i con-
dizionatori disposti lungo il peri-
metro della sala e i rack
raggruppati al centro e disposti
in corridoi caldi e freddi. Per dis-
sipazioni maggiori, è necessario
installare condizionatori infra-
rack per concentrare il freddo vi-
cino ai server e sistemi di com-
partimentazione del corridoio
freddo.
Passando invece ai consigli,
Gianfranco Calice afferma: “Si
può risparmiare molta energia
aumentando la temperatura dei
data center. Fino a qualche anno
fa, si mantenevano temperature
di 18-20 °C. Ora le sale macchine
sono progettate per mantenersi
sui 24 °C e c’è la tendenza ad au-
mentare la temperatura a 28-
33°C”.
G.M.
Due miti da sfatare
Il primo mito che bisogna sfatare
è quello che i condizionatori
sono tutti uguali e che il condi-
zionamento tecnico interessa
solo i grandi data center: “I nor-
mali condizionatori split residen-
ziali (condizionatori comfort)
sono progettati per rendere con-
fortevoli gli ambienti per le per-
sone nei mesi caldi. Questo si
ottiene diminuendo la tempera-
tura e soprattutto l’umidità –
spiega Gianfranco Calice. Se si
abbassa troppo l’umidità, si crea
però un ambiente secco in cui si
possono formare cariche elettro-
statiche che possono danneg-
giare o bloccare i circuiti elettro-
nici”.
I condizionatori tecnologici
mantengono le condizioni otti-
mali di funzionamento per le
macchine elettroniche - 24 °C di
temperatura ambiente e umidità
non inferiore al 50% - e hanno
molte altre caratteristiche speci-
fiche. Per esempio, i filtri del-
l’aria sono più efficaci nel tratte-
nere la polvere, poiché la polvere
che si deposita nei dispositivi,
oltre a impedire la ventilazione,
può creare archi elettrici tra le
piste delle schede a provocare
corto-circuiti. Inoltre la compo-
nentistica utilizzata è ‘heavy
duty’ per garantire il funziona-
mento continuo per almeno 10
anni. “Quindi i condizionatori
tecnologici sono indispensabili
Gianfranco Calice, sales manager della
divisione precision cooling di Emerson
Network Power Italia
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office automation
febbraio 2012