febbraio 2012
office automation
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Con l’acquisizione di dynaTrace, Compuware
aggiunge un altro importante tassello alle proprie
soluzioni di application performance management,
anche in mobilità e nel cloud.
Compuware
, l’efficienza
delle applicazioni
Un fatturato che nell’anno fiscale
2011 ha raggiunto 928,9 milioni di
dollari, cinquemila dipendenti e
più di 23 mila clienti nel mondo:
queste alcune delle cifre più signi-
ficative di Compuware, azienda
che sta vivendo un momento di
grande fermento, testimoniato
dalle numerose acquisizioni (l’ul-
tima, dynaTrace, lo scorso luglio)
che ne fanno uno tra i principali
protagonisti del settore. “Oggi le
aziende sono alla ricerca della mas-
sima efficienza e produttività, dice
Massimo Zompetta
, regional di-
rector South Emea di Compuware,
e ovviamente l’IT gioca in questo
un ruolo fondamentale, soprattutto
alla luce della diffusione delle ap-
plicazioni on-line. Le imprese pen-
sano di conoscere fino in fondo il
comportamento delle proprie ap-
plicazioni ma generalmente hanno
una visione a silos: conoscono le
singole metriche – dei pc, dei ser-
utenti mobili dichiara di aspettarsi
di accedere a un sito dal proprio
dispositivo mobile in tre secondi o
meno e il 74% è disposto ad aspet-
tare 5 secondi (o meno) per l’aper-
tura di una pagina web, prima di
abbandonare il sito. Il 50% è di-
sposto ad attendere solo 5 secondi
per il caricamento di un’applica-
zione prima di abbandonare defi-
nitivamente il sito. Molte aziende
non sfruttano quindi adeguata-
mente le potenzialità e i vantaggi
forniti dall’aumento dell’adozione
del mobile web. “Un trend come
quello in atto in molti Paesi – dice
Massimo Zompetta – e che vede
l’affermarsi di soluzioni cloud sia
per le applicazioni core del-
l’azienda che per i servizi al pub-
blico e la grande diffusione di ap-
parati mobili, fa inevitabilmente
crescere la necessità di controlli
sul buon funzionamento e sulle
performance dell’intero percorso
delle applicazioni. In questo credo
di poter affermare che non siamo
secondi a nessuno, con la nostra
piattaforma Gomez, che offre una
visione unificata lungo l’intera ca-
tena applicativa, dal browser del-
l’end user o da dispositivo mobile,
attraverso Internet o una corporate
Wan, nel cloud, nel data center,
dal ‘First Mile’ al ‘Last Mile’. Per
questo siamo fortemente radicati
nel mondo del banking (7 tra le
prime 10 banche italiane), della
grande industria e della pubblica
amministrazione, dove costi-
tuiamo un punto di riferimento
certo per queste tematiche”.
G.C.
ver, della rete, degli apparati mobili
– ma è l’integrazione di tutti questi
elementi che talvolta può rivelarsi
un elemento di criticità. Ecco per-
ché è necessaria una visione d’in-
sieme in grado di migliorare le per-
formance dell’ambiente IT e di
fornire ai responsabili delle aziende
dati appropriati di impatto sul bu-
siness e sul contesto aziendale, cosa
che le nostre soluzioni sono oggi in
grado di offrire”. Application per-
formance Management (APM)
end-to-end è il principale ambito
nel quale Compuware opera e per
il quale Gartner la colloca oggi nel
quadrante dei ‘visionari’. E parlare
di end-to-end è oggi più che mai
importante alla luce della diffu-
sione delle tecnologie mobili e del
progressivo affermarsi delle solu-
zioni cloud. A questo proposito
Compuware ha recentemente rea-
lizzato una ricerca che mostra
come le aspettative di chi utilizza
dispositivi mobili per accedere ad
applicazioni on-line non siano
soddisfatte a causa di prestazioni
troppo spesso insufficienti.
Lo studio, intitolato ‘What Users
Want from Mobile’ rivela che le
aspettative degli utenti mobili non
sono ancora state completamente
soddisfatte: la maggior parte degli
intervistati dichiara di dover far
fronte a prestazioni dei siti web e
applicazioni mobili lente o inaffi-
dabili, il 71% pensa di accedere ai
siti dai dispositivi mobili con la
stessa velocità con cui accedono da
casa tramite pc. Quasi il 60% degli
Massimo Zompetta, regional director South
Emea di Compuware