Promuovere la
professione
e la
professionalità
della figura del
Facility Manager in Italia.
Questo lo
scopo di
A.F.M.I. Associazione
Facility Managers Italia
, il gruppo
nato poco più di due anni fa, che ha
come finalità la promozione, lo
sviluppo, il riconoscimento e la
certificazione delle competenze
professionali dei propri associati
Facility Manager tramite il continuo
confronto con il mercato italiano.
Nello specifico intende sviluppare le
competenze tecniche, economiche e
manageriali. La crescita professionale
avverrà attraverso corsi di base e specifici
in funzione del mercato di riferimento: ambito Pubblico e Privato e più
specificatamente nei mercati industriale, terziario, ospedaliero e residenziale,
sotto vari aspetti legati all'ambito specifico del Facility Management. La volontà
di AFMI è quella di coadiuvare la domanda rispetto all'offerta del mercato,
sviluppando confronti e stimolando la ricerca di soluzioni unitamente condivise.
Promotori di questa interessante iniziativa sono
Simone Pazzaglia
, Presidente
AFMI, amministratore delegato e direttore commerciale di GO Management,
startup italiana nel settore dei servizi di Facility Management;
Jari Calcagno
,
segretario nazionale AFMI, facility manager presso Benetton Group, e
Claudio
Cevolotto
, tesoriere nazionale di AFMI, libero professionista e progettista di
sistemi di governo in ambito industriale, ospedaliero, terziario e rotabile.
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Officelayout 156
gennaio-marzo 2014
IN PRIMO PIANO
A Simone Pazzaglia chiediamo di raccontarci il
percorso che ha portato alla nascita di AFMI.
“Tutto è iniziato dal web, utilizzando per lavoro il
social network Linkedin – afferma Pazzaglia – mi
sono accorto che non esisteva per gli utenti ita-
liani un gruppo che si occupasse delle tematiche
relative al facility management, così ho pensato
potesse essere interessante raggruppare i profes-
sionisti per scambiare opinioni su questo settore.
Abbiamo poi creduto necessario farlo evolvere
dandogli una conformazione più professionale e
più vicina alle persone, donne e uomini che quo-
tidianamente si confrontano sul campo”.
E quale è stata la risposta sul web?
In pochi mesi, il gruppo “facility management
made in Italy” (oggi AFMI Associazione Facility
Manager Italia), è arrivato a toccare oltre mille
iscritti con percentuali di crescita sorprendenti,
da qui l’idea di coinvolgere Jari Calcagno e Claudio
Cevolotto: grandi professionisti, appassionati di
questo lavoro e soprattutto persone eccezionali.
Quando è arrivata la svolta che ha portato
alla nascita di AFMI?
Confrontandoci tra di noi e dopo serate passate
in conference call assieme ad alcuni membri del
gruppo su Linkedin, abbiamo capito che il mo-
mento era maturo per creare una “grande casa”
che potesse accogliere tutte le persone che si oc-
cupano di facility management, servizi integrati,
acquisti indiretti, e tanti altri, perché sono tanti
i professionisti che senza un preciso riconosci-
A.F.M.I
il facility management Made in Italy
Dal social network alla realtà, così si potrebbe riassumere la nascita dell’
A
ssociazione
F
acility
M
anagers
I
talia: una iniziativa che ha origine due anni fa su Linkedin e che, dopo aver superato le 1000
adesioni, ha portato a una novità nel panorama del facility management in Italia
a cura della redazione