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ottobre 2014
più materiale vicino ai bordi della stampa e meno
al centro) e un supporto multi estrusore (utilizzan-
do diversi materiali per separare i modelli, per le
strutture di sostegno e riempimento). Simplify 3D
integra al suo interno vari meccanismi di riparazione
mesh, riduzione complessità modello, eliminazio-
ne automatica problemi, dispone di un motore di
slicing molto veloce e integra un proprio G-code
viewer, così prima di stampare si può controllare
se il codice che verrà inviato alla stampante è cor-
retto. Inoltre si possono definire strutture di sup-
porto personalizzate e diverse percentuali di infill
per il modello (percentuale di ‘pienezza/densità’
che il modello avrà). Per esempio, se serve un gu-
scio robusto e un interno leggero, si può dire alla
stampante di fare i primi strati con il 60 % di infill,
e gli strati interni con il 25%.
Oltre ai programmi slicer autonomi, sono molto dif-
fusi anche pacchetti client integrati nelle stampanti,
come Replicator G e Pronterface, che permettono di
caricare e tagliare direttamente i modelli 3D. Repli-
cator G, usato da molti produttori di stampanti 3D
e disponibile per Windows, Linux e Mac OS X, può
stampare file in formato STL e G-Code. MakerBot
(ora parte di Stratasys) utilizza il sistema integra-
to MakerWare. Le stampanti professionali di fascia
alta utilizzano quasi tutte sistemi proprietari con
caratteristiche avanzate.
Printer Control/Client Software
Il software di controllo della stampante 3D (client)
riveste una fondamentale importanza nel processo
che porta dal modello all’oggetto finito. Il client è
sostanzialmente il pannello di controllo in tempo
reale della stampante. Fornisce un’interfaccia soft-
ware per iniziare, fermare o mettere in pausa il pro-
cesso di stampa, così come impostare la tempera-
tura dell’ugello dell’estrusore e il riscaldamento del
piano di lavoro. Il client permette anche di muovere
la testina di stampa in ogni direzione e di eseguire
il livellamento, la calibrazione del piano di lavoro e
l’azzeramento manuale.
Tradizionalmente la maggior parte delle macchine
di fascia bassa erano controllate da ReplicatorG. Re-
centemente sono apparse alcune alternative come
la suite di Printrun e Repetier-Host che sono le più
evolute e usate. Quando il client è in uso, la sua
funzione principale è quella di mandare istruzioni
alla stampante attraverso una connessione Wi-Fi,
USB o Ethernet.
Microsoft Windows 8.1 ha iniziato a supportare al-
cune stampanti 3D e ha sviluppato un nuovo for-
mato per i file di stampa, il 3D Manufacturing For-
mat (3MF), basato su XML, che a differenza del più
diffuso STL supporta anche i colori e i materiali. La
pipeline di stampa 3D è molto simile a quella per
la stampa 2D. l’utente sceglie la stampante in un
elenco, seleziona le varie opzioni e avvia la stam-
pa. L’applicazione converte il modello 3D nel for-
mato 3MF, che il driver della stampante converte
a sua volta in G-Code. Integrando il supporto per
la stampa 3D nel suo sistema operativo, Microsoft
permetterà ai produttori di far interagire i propri
sistemi con Windows 8.1 con maggiore facilità e
a costi inferiori. In molte stampanti, gli ultimi due
software sono incorporati.
Molte stampanti 3D sono in grado di gestire queste
operazioni in autonomia, senza la necessità di una
connessione al computer. In questo caso il program-
ma client esterno non è necessario poiché è già in-
corporato nella stampante, che legge ed esegue le
istruzioni CAM da una scheda SD o una memoria
USB collegate direttamente alla stampante.