IN PRIMO PIANO
14
ottobre 2014
Sono disposti i consumatori a
rinunciare a essere sempre connessi
per salvaguardare la propria privacy?
Il dibattito è aperto, e le posizioni
molteplici. Una risposta prova a
darla lo studio EMC ‘Privacy Index’,
ricerca condotta a livello mondiale
sull’atteggiamento dei consumatori
nei confronti della privacy online
che presenta spunti interessanti.
Da sottolineare innanzitutto che
il 91% degli intervistati apprezza
i vantaggi di un accesso più facile
alle informazioni e alla conoscenza
reso possibile dalle tecnologie. Però
solo il 27% (29% in Italia) dichiara di
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livelli di privacy per poter usufruire
dei vantaggi della rete. Restando
in Italia, poi, solo il 41% cambia
regolarmente le proprie password,
quasi 1 utente su 3 dichiara di non
avere una password per i propri
dispositivi mobili, telefoni o tablet,
e più di 1 utente su 3 quando
si iscrive a un social network
non imposta in modo mirato le
funzionalità legate alla privacy.
Inoltre, sebbene l’89% degli italiani
(84% a livello globale) dichiari di
non apprezzare la diffusione online
delle proprie informazioni personali,
a meno che questo non derivi da
una propria decisione, il 64% utilizza
regolarmente i social media e l’86%
acquista prodotti in rete.
INCREMENTARE
LA COLLABORAZIONE
TRA AZIENDE, CITTADINI
E ISTITUZIONI
7SPS MP
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linea con i dati globali, crede che le
istituzioni stiano lavorando per la
protezione della privacy dei propri
cittadini.
“Siamo parte di un universo digitale
che moltiplica le sue dimensioni
ogni biennio - commenta
Marco
Fanizzi
, amministratore delegato
e direttore generale di EMC Italia.
Il tema della privacy in rete, quindi,
sarà sempre più importante, e
bisognerà affrontarlo facendo leva
sulla collaborazione tra aziende,
cittadini e istituzioni. In Italia, gli
utenti vivono in generale le stesse
contraddizioni degli altri Paesi,
con una presenza su internet e sui
social inversamente proporzionale
EPPE ½HYGME GLI LERRS MR XIQE HM
riservatezza”. Le potenzialità della
tecnologia insomma sono enormi, e
in buona parte ancora inesplorate,
ma tutti i player coinvolti devono
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verso il contesto digitale.
R.V.
NOTIZIE FLASH
Marco Fanizzi, amministratore delegato
e direttore generale di EMC Italia
PROPRIETÀ INTELLETTUALE
L’ALLARME DI KASPERSKY LAB
Il più delle volte, posizioni di dominio del mercato de-
rivano da idee creative o soluzioni high tech brevetta-
te - ossia di proprietà intellettuali - che possono aiutare
PI E^MIRHI E TVSHYVVI MR QSHS TM IJ½GMIRXI VMWTIXXS EM
propri concorrenti.
Secondo una ricerca condotta a livello mondiale da Ka-
spersky Lab su un campione di IT manager aziendali, il
21% delle aziende manifatturiere, però, lo scorso anno
ha subito una perdita di proprietà intellettuale. I malware
costituiscono la causa più comune di perdita di dati, se-
guiti dalle vulnerabilità dei software, il furto di dispositivi
mobili e le intrusioni nella rete.
EMC:
sempre tante
le contraddizioni in rete
Privacy Index, uno studio promosso da EMC, analizza l’atteggiamento degli utenti nei confronti
della privacy in internet.
A BRESCIAVENTI FAMIGLIE VIVONO
NEL FUTURO
Venti famiglie residenti nel villaggio ‘Violino’ (circoscrizione
Ovest di Brescia) vivono già nel futuro, in quella ‘smart city’
che ha le proprie fondamenta nei servizi in rete
e come dorsale una catena tecnologica fatta di
connettività, gestione delle risorse energetiche
ed elettrodomestici di ultima generazione. Per
questi nuclei familiari ha preso infatti il via la fase
sperimentale di ‘Smart Domo Grid’, un
progetto che ha in A2A Reti Elettriche il
WSKKIXXS GETS½PE RIP 4SPMXIGRMGS HM 1MPE
-
no (Dipartimento Energia) e inWhirlpool
Europe i partner principali.
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