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ottobre 2014
incredibile ma non ancora colta appieno qui in Italia,
per avere visibilità internazionale e fare business.
Tra qualche anno persone e aziende acquisteranno
quasi tutto via Internet per cui bisogna farsi trovare
pronti ad avere una vetrina ben calibrata e tecno-
logicamente all’avanguardia. Questo vale per tutti i
settori dove l’Italia è leader – dall’enogastronomico
al turismo alla manifattura di precisione. Ma nelle
imprese devono esserci anche persone in grado
di comprendere l’importanza della trasformazio-
ne del proprio modello di business. Un problema
che riguarda quegli italiani che spesso vedono nel
cambiamento un rischio, adagiandosi sulle proprie
abitudini.
A proposito di strumenti digitali. Come siete posi-
zionati di fronte alla sfide poste dalla grande dif-
fusione del mobile?
Anche sulla parte mobile Dell può contare su una
esperienza e una offerta che hanno pochi, parliamo
di hardware ma anche di software e sicurezza, in
quanto per un’azienda la principale preoccupazione
è oggi proteggere tali dispositivi e i dati che uti-
lizzano. Abbiamo sviluppato e integrato nei nostri
prodotti tecnologie di data encryption e gestio-
ne della mobilità piuttosto che di virtualizzazione
per supportare una gestione sicura e centralizzata
dell’accesso alle informazioni e del loro utilizzo. Del
resto sulla sicurezza abbiamo investito molto negli
ultimi 4 anni, coprendo il tema ad ampio spettro:
da quello dell’archiviazione e protezione dei dati,
alle soluzioni di identificazione dell’utente, alle tec-
nologia di tunnelling per la creazione di VPN, fino
alla difesa tradizionale della rete tramite firewall di
nuova generazione. In più esiste la proposta di ge-
stione e controllo tramite SOC (Security Operation
Center) dedicati per offrire un servizio completo.
Insomma il nostro è un approccio ‘completo’ alla
sicurezza, proprio perché pensiamo che i rischi prin-
cipali si nascondano nelle aree di sovrapposizione
delle soluzioni verticali tradizionalmente presenti
sul mercato.
Tornando ai risultati, quanto la vostra crescita di
questi anni in Italia è stata favorita dal canale?
Oggi possiamo contare su migliaia di partner tra
Premier, Preferred e Registered che certamente sono
stati un fattore decisivo. Il tessuto imprenditoriale
italiano composto da milioni di PMI ha infatti biso-
gno di una forte consulenza in termini di implemen-
tazione per cogliere le opportunità tecnologiche, e
per far questo ci vogliono delle competenze che, se
vogliamo puntare a far crescere i volumi, possono
essere trovate solo nel canale. Ecco perché sei anni
di Michael Dell, 30 anni fa, era stata proprio quel-
la di rendere il pc alla portata di ogni abitazione
e ufficio. E noi oggi pensiamo che si possa fare lo
stesso sul resto delle componenti di una infrastrut-
tura. Un fattore distintivo che si dimostra ancora più
importante in un mondo sempre più interconnesso,
in grado di aprire tutte le imprese a un mercato po-
tenzialmente enorme, il che si rivela una opportunità
per un Paese come l’Italia, fondato sulle PMI e che
deve trovare la chiave giusta per prosperare sulle
esportazioni, aprendosi a mercati più vasti. Questo
però può avvenire solo se si abbassano le barrie-
re di ingresso commerciali, linguistiche, di costi di
infrastruttura e di business model più in generale.
Insomma si tratta di riuscire a sfruttare in modo pro-
ficuo gli strumenti dell’economia digitale. Tenendo
anche conto che l’e–commerce è una opportunità
Dell, l’importanza di essere completi