IN PRIMO PIANO
26
ottobre 2012
Le violazioni dei dati di un’azien-
da sono un fenomeno comune e
preoccupante che colpisce quasi
quotidianamente aziende, ammi-
nistrazioni e enti pubblici. Oltre a
generare pubblicità negativa, tali
violazioni hanno spesso effetti di
grande portata, tra cui costi dovuti
a sanzioni amministrative, spese
per controversie legali, onorari per
consulenze, e perdita di clienti.
Per loro natura, i Big Data sono
particolarmente vulnerabili ed
esposti a tali violazioni; tuttavia,
a causa della crescente comples-
sità degli ambienti IT, prevenire i
data breaches è un obiettivo par-
ticolarmente sfidante.
Secondo i dati rilasciati da Gartner,
il cloud computing raggiungerà un
tasso di crescita del 19% entro il
2012, il più alto in tutto il panora-
ma IT. La virtualizzazione dei dati
però porta con sé problematiche
relative alla sicurezza, e una si-
gnificante percentuale di aziende
ammette di non essere tranquilla
rispetto alla protezione dei dati
personali dei clienti e delle stesse
informazioni aziendali nel cloud.
Una importante ricerca condotta
da Ponemon Institute, dal titolo
“Safeguarding Data in Production
& Development” rivela che il 67%
delle aziende ritiene che il rischio
di perdita dei dati confidenziali nel
cloud sia alto/molto alto; il 60%
inoltre concorda sull’inevitabilità
di un data breach.
Per questo motivo, le aziende ne-
cessitano ancora di più di soluzioni
valide, che assicurino la riserva-
tezza dei dati e siano in grado di
prevenirne le violazioni, garanten-
done la sicurezza. Tali soluzioni
Informatica
: garantire
la sicurezza dei Big Data
Puntare su soluzioni innovative come il mascheramento dinamico
dei dati per aumentare in modo economicamente vantaggioso il grado
di sicurezza delle informazioni criptando o bloccando i dati a livelli specifici.
Fredi Agolli, country manager
di Informatica Italia
R.C.
dovrebbero permettere alle orga-
nizzazioni IT di proteggere i dati
sensibili negli ambienti sia di pro-
duzione sia di non produzione, ri-
durre l’impatto sulle performance,
in seguito a modifiche al codice
sorgente delle applicazioni, reagi-
re rapidamente per ridurre costi
e rischi, anticipare e prevenire le
violazioni dei dati.
“Sono necessarie soluzioni sem-
pre più efficaci per proteggere i
dati sensibili negli ambienti sia di
produzione che di non produzione,
ridurre l’impatto sulle performance
e reagire rapidamente a situazioni
di vulnerabilità, per ridurre costi
e rischi”, sottolinea
Fredi Agolli
,
country manager di Informatica
Italia.
Un’offerta di data security
completa e innovativa
Consapevole dell’importanza della
data security, Informatica conti-
nua a investire per incrementare
costantemente l’affidabilità della
propria piattaforma. Fiori all’oc-
chiello in tal senso sono Informati-
ca Data Subset, Informatica Persi-
stent Data Masking e Informatica
Dynamic Data Masking, tool che
mascherano le informazioni sen-
sibili e riservate, impedendone
l’accesso non autorizzato, nei
sistemi sia di produzione sia di
non produzione e che consento-
no a utenti finali, amministratori di
database, sviluppatori, addetti ai
test, responsabili della formazio-
ne e del supporto alla produzione,
business analyst ecc. di utilizzare
l’applicazione in modo ottimale,
senza conseguenze per la sicu-
rezza dei dati.
Ciò che rende unica questa so-
luzione di Informatica per la ri-
servatezza dei dati è Informatica
Platform, una piattaforma leader
nel settore. Questa piattaforma
completa, aperta, unificata e van-
taggiosa per l’integrazione dei dati
supporta un approccio centraliz-
zato per la gestione dei dati; in
questo modo, le organizzazioni
IT possono utilizzare la soluzio-
ne all’interno di molteplici linee di
business per condurre verifiche,
rispettando le norme di privacy
dei dati.