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novembre 2012
tratta di scelte che riguardano anche, e soprattutto,
il business, per cui devono essere coinvolte tutte
le linee di business perché, non dimentichiamolo,
i sistemi informativi, sicurezza compresa, rappre-
sentano un fattore critico di successo per tutto il
business”.
I nuovi scenari
Mobility e Byod sono fenomeni relativamente nuo-
vi, che possono avere pesanti ripercussioni sotto il
profilo della sicurezza. Ma quali sono le esperienze
reali vissute in questi ambiti?
“Stiamo vivendo in azienda il passaggio della flotta
mobile su smartphone - racconta Mirko De Dominicis
di Penny Market. Questo testimonia che la mobility
oggi è un trend inevitabile che va facilitato e non
deve essere un problema purchè si abbia una stra-
tegia anche di security perché questi device sono
sempre più esposti ai rischi sia di sicurezza che di
privacy. Quando noi introduciamo su questi appa-
rati delle regole sono spesso viste dall’utilizzatore
come limitazioni, per questo stiamo procedendo
in maniera graduale, per trovare, come sempre,
l’equilibrio migliore”.
Anche in Sapio la mobilità è una realtà, ma, come
assicura Stefano Ferrari, “anch’essa deve rientrare
in una logica organizzativa globale. Dobbiamo fare
in modo che ciascuno sia consapevole di quello
che può o non può fare con determinati strumenti,
qualsiasi essi siano”.
Per Italo Candussi di Bomi “l’importante è fare le
giuste valutazioni e mettere in atto automatismi
adeguati, implementare workflow in grado di alli-
neare l’utilizzo dei device ai singoli ruoli”.
E infine parliamo di budget
Ma quanto pesa il budget della sicurezza IT sul to-
tale delle risorse investite nelle tecnologie infor-
matiche?
“Come ho detto all’inizio, dipende - ribadisce Ste-
fano Ferrari di Sapio. Pensando al progetto di bu-
siness continuity e disaster recovery riteniamo che
i costi debbano essere inseriti tra quelli aziendali,
non IT, perché il blocco del sistema informativo ha
la stessa incidenza per esempio, di un blocco dei
camion che effettuano le consegne: in entrambi i
casi bisogna lavorare per fare in modo che tutto
funzioni nel migliore dei modi, altrimenti le conse-
guenze si ripercuotono su tutto il business. Detto
questo, a fronte di un budget annuale IT di circa 6
milioni di euro, l’incidenza di un progetto di busi-
ness continuity e disaster recovery potrebbe vale-
re circa 1,2 milioni di euro, e i costi ricorrenti circa
650mila euro all’anno. Facendo rientrare business
continuity e disaster recovery nel tema sicurezza,
queste voci rappresentano quasi il 10% del budget
complessivo, mentre i costi complessivi (opex + ca-
pex) si collocano intorno al 20%. Sono sicuramen-
te cifre significative, ma bisogna tenere presente
quali danni, economici e di immagine, potrebbero
derivare da un blocco più o meno prolungato dei
sistemi e processi a supporto (IT e non). È un tema
sempre d’attualità, su cui non bisogna mai abbas-
sare la guardia, perché la tentazione di non fare
Chi è Penny Market
Penny Market è un’insegna del Gruppo Rewe, uno
degli operatori più importanti della grande distribu-
zione organizzata a livello internazionale, presente in
Europa con oltre 2.800 punti vendita Penny Market.
Entrata in Italia nel 1994 in compartecipazione con
Esselunga, nel 1999, raggiunta un’adeguata solidità,
passa interamente sotto il controllo di Rewe, presen-
te nel nostro Paese anche con i marchi Billa e Standa.
Oggi Penny Market conta circa 2500 dipendenti, 310
punti vendita dislocati su tutto il territorio naziona-
le che vengono serviti da 6 piattaforme logistiche
situati a Quattordio (AL), Arborio (VC), Desenzano
(BS), Altopascio (LU), Marciano (AR) e Gioia del Col-
le (BA).
Chi è Sapio
Il Gruppo Sapio opera sul mercato italiano nel settore
dei gas tecnici e medicinali da più di 80 anni. È un
gruppo industriale in grado sia di soddisfare comple-
tamente le richieste e le necessità del mercato sia di
sviluppare nuove tecnologie e nuovi servizi persona-
lizzati in grado di venire incontro a qualsiasi tipo di
esigenza. La società, che conta attualmente circa 130
sedi tra depositi, agenzie e filiali, continua ad arric-
chire la gamma dei prodotti e dei servizi offerti, abbi-
nando alla fornitura di gas tecnici e medicinali (ossi-
geno, azoto, acetilene, anidride carbonica, idrogeno,
argon, elio, miscele e gas iperpuri, gas e miscele F.U.)
la fornitura di sistemi ad alta tecnologia per il taglio
e la saldatura, di gas refrigeranti, di impianti per la
produzione on site di azoto, ossigeno e idrogeno, di
progettazione e realizzazione di impianti di applica-
zione e distribuzione di gas, di servizi ospedalieri e
domiciliari per il settore della sanità pubblica e priva-
ta, di sviluppo per applicazioni innovative nel settore
energetico.
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