48
novembre 2012
tutto il possibile, nella speranza che non succeda
nulla di male, è sempre in agguato”.
“Per quanto i numeri siano inferiori, anche nel no-
stro caso le proporzioni sono simili - afferma Italo
Candusso di Bomi. Disaster recovery e business
continuity rappresentano circa il 25% del budget
IT complessivo. Quantificare con precisione il ROI
è quasi impossibile, ma l’azienda ha la consapevo-
lezza che questo tipo di investimento rientra in una
strategia globale che fa della qualità e dell’affidabi-
lità uno dei propri cardini. Possiamo dire che sono
investimenti che hanno la stessa dignità di quelli
indirizzata all’ottenimento e al mantenimento delle
certificazioni di qualità, per esempio. Naturalmente,
parlando di budget, guardiamo
con attenzione anche al nuovo
paradigma del cloud, che ha nel
modello di pricing uno dei suoi
punti di forza. L’esternalizzazio-
ne dell’infrastruttura ha per noi
rappresentato un primo passo,
ma prima di farne altri ne valu-
teremo con attenzione pregi e
difetti”.
“Stimare il ritorno dell’investi-
mento di un progetto di disaster
recovery è possibile, perché si
possono quantificare i costi di
fermo macchina e mancata pro-
duttività, più difficile calcolarlo
sulle altre voci della sicurezza -
conclude Mirko De Dominicis di
Penny Market.
Anche nel caso di un ROSI (re-
turn on security investements)
occorre misurare i benefici di un
investimento nella security dal
quale ci si attendono precisi ri-
torni, magagri non economici,
ma in termini di immagini e di
compliance. È anche un fatto
culturale, di consapevolezza: il
comune buon senso dice “preve-
nire è sempre meglio che cura-
re”, un concetto accettato però
più facilmente all’estero che in
Italia. In ogni caso non bisogna
abbassare la guardia, perché le
minacce, in un mondo in cui la
tecnologia digitale diventa sem-
pre più pervasiva, diventeranno
sempre più sofisticate: pensiamo
ai rischi a cui saranno esposti
i nuovi IP TV, o alle tematiche
che apre il nuovo paradigma machine-to-machine”.
Il ruolo dei CIO, insomma, è sempre fondamentale.
Con un occhio alle evoluzioni tecnologiche e l’altro
al business, è la figura più indicata per ridurre al
minimo i rischi, da qualsiasi direzione provengano.
Servizio fotografico
a cura di Giuseppe Pantano Arnone
Conversazioni - PMI e sicurezza
1...,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49 51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,...100