IN PRIMO PIANO
16
novembre 2012
Torna Technology Frontiers, l’e-
vento dell’Economist Group che
vede Ricoh Europe nella veste di
sponsor promotore. Quest’anno
al centro della manifestazione vi
è il tema dell’interazione uomo-
macchina.
La sempre maggiore diffusione
delle comunicazioni machine-to-
machine, della robotica, dei data
analytics e di numerose altre tec-
nologie nel business e nella società
sembra mettere in secondo piano
il ruolo dell’intuizione e dell’imma-
ginazione umana in molte attività.
Technology Frontiers analizzerà in
che modo le aziende dei differenti
settori stiano gestendo la sfida di
rendere la tecnologia adeguata-
mente complementare all’intelli-
genza umana e all’immaginazione.
In che modo le organizzazioni pos-
sono fare sì che questi due aspetti
si arricchiscano a vicenda anziché
opporsi?
Il programma include un proget-
to di ricerca di alto livello gestito
da Denis McCauley dell’Economi-
st Intelligence Unit e un evento di
due giorni (5 e 6 marzo 2013) che
sarà condotto anche quest’anno
da Tom Standage, digital editor
della rivista The Economist. L’o-
biettivo è esplorare in dettaglio in
che modo la tecnologia stia ride-
finendo il nostro modo di essere,
prendendo in considerazione di-
verse tematiche.
Mille sfaccettature
L’automazione guidata dalla tec-
nologia è sempre più diffusa, ad
esempio, nella gestione delle ri-
sorse umane e in altre funzioni
di back-office. Ma fino a quanto
si può integrare l’automazione
Ricoh
proiettata
verso nuove frontiere
Il rapporto uomo-macchina al centro di Technology Frontiers,
evento organizzato dall’Economist Group in programma il 5 e 6 marzo 2013.
R.C.
all’interno di funzioni, come ad
esempio la ricerca e sviluppo e il
marketing, in cui si trovano gli ‘spi-
riti creativi’ dell’azienda? In quali
reparti aziendali è stata maggior-
mente relegata in secondo piano
la creatività umana a causa della
tecnologia?
Spostandosi nel mondo della
scuola, se, come alcuni prevedo-
no, i robot sostituiranno gli assi-
stenti degli insegnanti in classe,
in che modo verranno monitorate
le reazioni degli studenti e come
saranno analizzati i risultati acca-
demici? Nel mondo sanitario, dal
momento che alcune tipologie di
diagnosi e di cure vengono già
gestite mediante la tecnologia, in
che modo verrà attribuita, dalle
strutture di cura, la responsabilità
dei risultati, inclusi quelli negativi?
E ancora, con gli interessi connessi
al risk management negli investi-
menti che crescono, come faranno
gli istituti finanziari a conciliare l’u-
tilizzo pervasivo della tecnologia
con l’affidabilità del personale? E
fino a quanto dovrebbero essere
automatizzate le interazioni ban-
ca-cliente?
Con l’automazione che continua
ad ottimizzare la produzione di
massa, tecnologie come ad esem-
pio la stampa 3D e i social net-
work promettono di riportare le
persone nei cicli produttivi. Quali
sono le implicazioni per il settore
manufacturing?
Fino a che punto, insomma, la
tecnologia può automatizzare i
processi decisionali nelle orga-
nizzazioni? In che modo è pos-
sibile garantire che l’intelligenza
e l’intuizione umana continuino a
svolgere un ruolo in tali processi?
Questi i temi al centro di Techno-
logy Frontiers, alla seconda edizio-
ne, un momento di incontro per i
business leader di tutto il mondo
che vogliono collaborare e con-
dividere idee su come gestire in
futuro i cambiamenti guidati dalla
tecnologia. È essenziale, infatti,
che tali cambiamenti non venga-
no sottovalutati e che le aziende
rivedano i propri processi di bu-
siness per connettere i dipenden-
ti alle tecnologie: solo in questo
modo si potranno creare ambienti
di lavoro in cui siano pienamente
valorizzate sia la creatività delle
persone sia l’innovazione.