IN PRIMO PIANO
20
novembre 2012
Dopo l’annuncio delle piattafor-
me di Unified Storage di questa
primavera, Hitachi procede nella
sua strategia di convergenza con
l’annuncio di nuovi sistemi Uni-
fied Compute Platform (d’ora in
poi anche UCP) con l’intenzione
di predisporre un modello di rife-
rimento per la creazione di un’in-
frastruttura cloud ready completa
che sia di rapida implementazione
e di facile gestione, diversamente
dagli approcci personalizzati che
comportano notevoli costi in fase
di test e di integrazione. “I CIO
oggi evidenziano tre problemati-
che – spiega
Roberto Basilio
, vice
president hardware infrastructu-
res & product management di
Hitachi Data Systems. Comples-
sità, crescita dei dati e costi, ov-
vero la sifa delle tre C, problema
quest’ultimo che in un periodo di
perdurante crisi economica sta di-
ventando una nuova sfida: si sta
infatti passando dal concetto del
‘fare molto con poco’ a quello di
‘fare tutto con nulla’… e purtrop-
po non è solo una provocazione”.
La risposta di Hitachi a questa si-
tuazione di mercato va nella dire-
zione di intervenire in modo so-
stanziale sulla complessità degli
ambienti data center che vedono
una forte presenza di sistemi ete-
rogenei. Non solo, la strategia di
Hitachi risulta basata sulla dispo-
nibilità di macchine preconfigura-
te su determinati ambienti e che
integrano componenti di storage,
server, rete e di gestione software
progettate, infine, per supportare
carichi di lavoro mission critical.
Un approccio questo che dovreb-
be generare, secondo i piani del-
Le piattaforme integrate
e preconfigurate
di
Hitachi Data Systems
La sfida dei CIO alle tre C – complessità, crescita dei dati e costi – secondo
l’azienda si affronta con sistemi di rapida implementazione e facile gestione.
R.V.
la società, interesse di non poco
conto soprattutto nel mercato mi-
drange, un’area su cui la società
punta molto per accrescere il suo
fatturato nei prossimi anni, come
dimostra anche il precedente an-
nuncio dei sistemi HUS già citato.
Due famiglie Hitachi UCP
Le novità sul fronte della strategia
convergente di Hitachi sono due:
le piattaforme Hitachi UCP Pro e
Select. Le prime sono soluzioni
chiavi in mano, pre-configurate
e strettamente integrate, realiz-
zate con le componenti server e
storage di Hitachi Data Systems
(rispettivamente Hitachi Compute
Blade 500 e Hitachi Virtual Sto-
rage Platform) insieme al fabric
switch Brocade a doppio canale
Fibre Channel ed Ethernet. Sul lato
software le componenti integrate
risultano essere VMware vSphere e
il software di orchestrazione UCP
Director; quest’ultimo elemento,
sviluppato da Hitachi, riduce la
complessità e i costi mettendo a
disposizione l’integrazione con
VMware vCenter Server e con-
sentendo una gestione comple-
ta e semplificata dell’intera infra-
struttura. “Con questa classe di
sistemi integrati, oltre agli ambien-
ti VMware, in un prossimo futuro
siamo interessati a supportare an-
che quelli Hyper – V di Microsoft
e VDI di Citrix”, dichiara Basilio.
La gamma Hitachi UCP Select for-
nisce invece una serie di soluzioni
pre-collaudate che possono essere
configurate usando i componenti
Hitachi di storage, server e gestio-
ne software per le diverse esigen-
ze applicative. UCP Select inoltre
supporta i server della gamma Ci-
sco UCS e sono utilizzabili senza
impiegare un software di orche-
strazione. La tendenza verso una
sempre maggiore offerta di sistemi
integrati, precollaudati e preconfi-
gurati da parte di Hitachi sembra
quindi essere la nuova vocazione
che caratterizzerà gli annunci della
società nei prossimi tempi. Que-
sto perché: “I CIO chiedono di di-
sporre sempre di più di appliance
flessibili e in grado di giocare più
ruoli e quindi non solo server, ma
anche storage” racconta Basilio.
E questa per Hitachi sembra es-
sere anche la strada migliore per
impedire la proliferazione di silos
nei data center aziendali.
Roberto Basilio, vice president hardware
infrastructures & product management di
Hitachi Data Systems
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