Previous Page  52 / 76 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 52 / 76 Next Page
Page Background

50

innovazione.PA

|

01-02/2018

| ANNO XV GENNAIO - FEBBRAIO

Speciale CIE

Tempi duri per la CIE

anche a

Roma Capitale

Un terzo dei Municipi della Capitale non da disponibilità per

richiedere la carta d’identità elettronica. Negli altri l’attesa

va oltre un mese con punte che arrivano anche a cento giorni d’attesa.

Un intreccio di problemi organizzativi e mancanze di

dotazioni e risorse che rendono difficile pensare ad un

miglioramento in tempi brevi

La situazione a Roma per chi deve chiedere la CIE è

stata complicata fin dall’inizio e non sembra destinata a

migliorare almeno a breve.

È un disagio che ha molte ragioni, e partono dalla complessità di

gestire i servizi in una città dalle dimensioni senza paragoni in Italia

con un numero di postazioni abilitate al rilascio del documento

troppo inferiore al necessario. Se poi si aggiungono processi

farraginosi e integrati a fatica, il risultato è questo.

La geografia delle liste d’attesa è molto articolata, così come

quella delle condizioni e delle capacità dei diversi Municipi

di Roma Capitale.

Nella maggior parte dei casi l’attesa va oltre i due mesi. Quindi

non è raro che l’appuntamento per la richiesta della carta venga

fissato a maggio 2018 e oltre ma, nella simulazione svolta da

Innovazione.PA, addirittura, in ben 5 Municipi non vengono

dichiarate disponibilità.

Stando a quanto riportato dal Foglio in un recente articolo a

firma di Massimo Solani la situazione rischia di essere ancora

più complicata in vista delle elezioni con situazioni di vero

ingolfamento quando migliaia di cittadini avranno bisogno di

un nuovo documento di identità per andare ai seggi.

Roma Capitale sconta anche il paradosso di essersi dotata

di un proprio strumento per ridurre le file e le attese agli

sportelli amministrativi: il sistema di prenotazione Tu Passi.

Diversamente dagli altri comuni d’Italia che rilasciano la CIE e

adottano il sistema di prenotazione centralizzato del Ministero

dell’Interno, a Roma sinora si è preferito tentare di utilizzare

unicamente il software elimina code già in uso per prenotare

l’appuntamento nei diversi Municipi. Ma, vuoi per il fatto che

il sistema viene usato anche per altri servizi, vuoi per il fatto che

le prenotazioni possono essere fatte in più Municipi (riducendo

la disponibilità effettiva di slot a disposizione), in questi mesi i

risultati sui tempi d’attesa sono stati piuttosto penalizzanti.

Abbiamo svolto una simulazione di prenotazione sui 15

Municipi della Capitale il 26/02/2018 ed emerge una situazione

sicuramente difficile da gestire.

A parte una sorprendente disponibilità per il 27/02/2018

nel XV Municipio e i Municipi I e XI dove c’è una attesa

di 17 giorni, i tempi per il primo appuntamento sono tutti

abbondantemente sopra un mese d’attesa, con punte che

arrivano a 100 giorni di attesa nel caso del IV municipio.

D’altra parte, in ben cinque Municipi, un terzo del totale, non

è rilasciata alcuna disponibilità. Si tratta di un bacino di oltre

un milione di cittadini.

In vista delle elezioni molti dovranno procedere con le modalità

di urgenza previste al rilascio della vecchia carta d’identità

cartacea. Gli sportelli anagrafici resteranno aperti anche il 3

ed il 4 marzo per rilasciare il vecchio documento anche senza

prenotazione a quanti ne abbiano bisogno per votare.

Il problema, d’altronde, è chiarissimo da tempo e già nella scorsa

primavera l’assessora Marzano aveva provato ad intervenire su

fenomeni come le prenotazioni multiple e le mancate disdette

per evitare così la saturazione delle liste d’attesa. Ma questi

interventi non sono riusciti sinora a snellire una mole di lavoro

che il Campidoglio stima in oltre 250 mila domande annue per

il solo 2018 e che può essere svolta soltanto da personale idoneo

e su postazioni abilitate. Anche per questo, a gennaio, la prima

cittadina aveva chiesto aiuto al Viminale in un incontro con il

ministro dell’Interno Marco Minniti ottenendo il rafforzamento

del servizio con l’invio di 45 nuove postazioni per la lavorazione

delle carte di identità elettroniche da aggiungere alle quelle già

presenti ma, al momento, l’attesa continua... per tutti.