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innovazione.PA
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01-02/2018
| ANNO XV GENNAIO - FEBBRAIO
Carta d’identità elettronica:
di cosa si tratta e perché serve
Un solido strumento di riconoscimento dei cittadini, più sicuro,
non clonabile o falsificabile
La carta d’identità elettronica italiana (CIE) è il nuovo
documento di riconoscimento previsto dalla legge e,
gradualmente, dopo una storia di tentativi e interruzioni
che ha quasi 20 anni, sta sostituendo la carta d’identità in
formato cartaceo.
La funzione del documento sul nuovo supporto rimane quella
di attestare l’identità del cittadino presso pubblici ufficiali,
amministrazioni pubbliche e per usufruire di tutti quei
servizi per i quali è necessario essere individuati con certezza.
Inoltre, è valida come documento per l’espatrio negli Stati che
non richiedono l’uso del passaporto per i cittadini italiani.
Di nuovo, in termini di ‘uso’ rispetto al vecchio documento
c’è il fatto che la Cie può essere usata anche per richiedere
un’identità digitale SPID da usare per accedere ai servizi
in rete erogati dalle Amministrazioni Pubbliche. Inoltre
è prevista anche la facoltà del cittadino maggiorenne di
indicare, e registrare sulla carta, il consenso o il diniego alla
donazione di organi.
In realtà, la sostituzione della carta d’identità con la CIE
è una misura che si è resa necessaria per adeguare anche il
nostro principale documento di riconoscimento agli standard
internazionali di sicurezza e a quelli di anticlonazione e di
anticontraffazione in materia di documenti elettronici. Con
la CIE le attività di identificazione dovrebbero diventare certe
e più sicure.
La diffusione della CIE, dopo lo stop definitivo alle
precedenti versioni, è ripartita nel 2017 e dovrebbe diventare
disponibile presso tutti i Comuni Italiani entro il 2018
secondo quanto previsto dal ministero dell’Interno, titolare
del progetto.
Stando ai dati resi disponibili dal Viminale, al momento, la
CIE viene rilasciata da 2.007 Comuni in Italia e sinora, sono
state rilasciate 1.844.749 Cie. Il percorso rimane dunque
lungo ed i tempi di rilascio non sono semplici.
La regione con il maggior numero di Comuni coinvolti nel
progetto, 404 su un totale di 1.530, è la Lombardia.
Con il decreto interministeriale del 23 dicembre 2015 sono
state individuate le Modalità tecniche di emissione della carta
d’identità elettronica, specificando le caratteristiche della
nuova CIE ed i differenti ruoli assegnati alle amministrazioni
pubbliche per il rilascio del documento d’identità. Il ruolo di
titolarità del processo è assegnato al Ministero dell’Interno.
Il legislatore ha inoltre individuato un solo polo produttivo
individuato nell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e forse
questo è il principale elemento di discontinuità rispetto ai
problemi del passato quando la realizzazione era affidata
ai singoli Enti Locali. Il Ministero delle Finanze verifica
l’operato dello IPZS e il Ministero degli Esteri si occupa delle
richieste di rilascio del documento per gli italiani residenti
all’estero ed iscritti all’Aire. Punto di accesso e gestione delle
operazioni di acquisizione e trasmissione dei dati dei cittadini
resta il Comune. La consegna al domicilio del cittadino del
nuovo documento è affidata alle Poste Italiane.
La CIE è realizzata in policarbonato e in formato tipo
“carta di credito” (conforme alle norme ISO/IEC 7810
formato ID-1 e alle norme ISO/IEC 7816), il supporto
della carta d’identità elettronica è prodotto dall’Istituto
Poligrafico e Zecca dello Stato, che provvede anche alla sua
inizializzazione e alla scrittura sulla carta e nel microchip
dei dati identificativi del titolare. Tuttavia, per conoscere
l’identità della persona non è necessario introdurre la carta
in un lettore: le generalità e la fototessera del titolare sono
stampate sulla carta e sono quindi leggibili chiaramente.
La CIE rappresenta un grande passo avanti nel campo
dell’anticontraffazione e dell’anticlonazione rispetto alla
sua omologa cartacea, che è tra i documenti d’identità più
contraffatti d’Europa. La Carta d’identità elettronica è
realizzata in policarbonato, lo sfondo è uguale per tutte le
carte e costituisce un elemento anticontraffazione. I dati
variabili vengono stampati in bianco e nero con la tecnica
dell’incisione laser.
Sul fronte della CIE sono visibili la fotografia, il numero del
documento, i dati anagrafici; sul retro si trovano l’indirizzo
di residenza, una replica della foto del titolare e il codice
fiscale. Elementi di sicurezza sono posti su entrambi i lati.
Anche la fotografia del titolare è realizzata con la tecnica del
laser engraving, attualmente la più diffusa al mondo per le
Speciale CIE