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per migliorare soprattutto la progettazione didattica in relazione alle

materie rispetto alle quali appare necessario un maggiore investimento

in termini di tempo e risorse.

Cosa ne pensa del fatto che i docenti pur essendo equiparati alla cate-

goria dei docenti universitari non abbiano svolto nessun concorso per

accedere a tale ruolo?

Capisco la domanda, ma devo rilevare che così posta può apparire

fuorviante. Innanzitutto, i docenti a tempo pieno e temporanei, come

le dicevo, sono selezionati, almeno da quando io sono alla SNA, sulla

base di procedure selettive, con valutazione comparativa. Essi, inoltre,

sono in genere già professori universitari, magistrati e alti funzionari,

tutte posizioni alle quali si accede superando uno o più concorsi pub-

blici. Si tratta dunque di personale che ha in precedenza superato un

concorso pubblico e che ha già raggiunto una posizione spesso di alto

profilo e che, previa ulteriore procedura di valutazione comparativa,

per un certo periodo – in regime di tempo pieno o di impegno tempo-

raneo – lavora per la SNA.

L’equiparazione ai professori universitari riguarda solo i docenti a tem-

po pieno e i docenti provenienti dalla ex Scuola Superiore dell’Econo-

mia e Finanze (che come detto sono però una categoria ad esaurimen-

to, peraltro anch’essa composta da persone che avevano già superato

un diverso concorso pubblico prima di passare alla SNA). A tali do-

centi spetta lo stesso trattamento economico dei professori universitari

e si applicano le norme che ne disciplinano le attività didattiche.

Il vostro sito pubblica correttamente il cv della dirigente alla forma-

zione e a parte 5 anni come dirigente della formazione presso l’Agenzia

delle Entrate direzione Regione Lombardia, non ha esperienze speci-

fiche in materia. La formazione è il vostro compito primario, avete

esperti di formazione esterni che si occupano di coordinare e definire

le strategie pedagogico formative?

Il Presidente ha la direzione scientifica e didattica della Scuola, che

esercita in stretto raccordo con i coordinatori dei dipartimenti (che

sono dei docenti) e con i dirigenti degli uffici e dei servizi, che hanno

un ruolo prevalentemente di supporto gestionale e amministrativo.

Peraltro, l’attuale dirigente della formazione ha un curriculum piena-

mente adeguato rispetto ai compiti che deve svolgere e, tra gli incarichi

ricoperti in precedenza, è stata anche dirigente alla Scuola Superiore

dell’Economia e delle Finanze, dove coordinava la sede di Milano.

Dal vostro bilancio previsionale risulta che avete accantonato 1.6M€

nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse dare parere contrario al vo-

stro ricorso per vedere rispettato il decreto del Presidente del Consiglio

202/2015, riguardo la retribuzione dei docenti ex SSEF. Che posizione

ha la scuola nei confronti di questi docenti che se non erro tengono

ancora corsi in questa scuola?

Come lei ben evidenzia è in corso un contenzioso relativo alla deter-

minazione del trattamento economico, nell’ambito del quale la Scuo-

la è difesa, come previsto dalla normativa, dall’Avvocatura Generale

dello Stato. Attenderemo gli esiti del contenzioso. Dal punto di vista

finanziario, un’amministrazione responsabile deve prevedere, per as-

sicurare il buon funzionamento e, in definitiva, l’interesse pubblico,

anche l’eventualità di un esito negativo.

Altre scuole di alta formazione europee fanno scelte completamente

diverse, l’ENA in primo luogo ha solo 2 professori di ruolo che si oc-

cupano di sport e lingua francese come lingua straniera. Come si può

spiegare da un punto di vista formativo questa diversa scelta?

In realtà la scelta non è poi così diversa se consideriamo che la SNA ha

al momento solo 2 docenti a tempo pieno, come ho già detto. Consi-

deri, peraltro, che la legge che regola la SNA prevede fino a 30 docenti

a tempo pieno e ciò prima ancora che la SNA assorbisse anche le fun-

zioni delle Scuole soppresse. Dunque la diversità è più accentuata nelle

norme e meno nella prassi.

Il budget dell’ENA è di circa 50milioni di Euro, contro i 14milioni di Euro

circa della SNA. L’ENA però non solo è una scuola gratuitama prevede che

gli studenti vengano tutti retribuiti come stagiaires con borse di studio di

circa 1700€ lordi medi al mese, la scelta di non avere professori di ruolo

sembrerebbe essere una scelta positiva per il bilancio della scuola...

Per i vincitori del corso-concorso per dirigenti anche la SNA offre una

borsa di studio di 1.500 Euro netti mensili per gli allievi non dipenden-

ti pubblici (gli allievi già dipendenti pubblici conservano il trattamento

economico fruito presso l’amministrazione di provenienza). In riferimento

al confronto con l’ENA, stiamo parlando di un quadro normativo e di azione

completamente diverso. L’ENA offre sì una formazione iniziale gratuita, ma

invece la formazione continua è per lo più a pagamento. Non dimentichiamoci

poi che l’ENA, proprio perché nata su basi diverse, è aperta anche a discenti

esterni alla Pubblica Amministrazione. Alla SNA anche la formazione conti-

nua è gratuita. I 14 miilioni di Euro, a prescindere dal confronto con l’ENA,

Il Programma di SNA con le attività formative del 2018

scaricabile dal sito SNA all’indirizzo:

sna.gov.it

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