Executive settembre - ottobre 2011 - page 77

FILO DIRETTO
Sempre secondo Gartner, è importante che i nuovi fornitori
che approderanno al mercato nel 2012 si impegnino a portare
un’esperienza utente di valore, basata su un forte collega-
mento tra smartphone e tablet, una buona dotazione di appli-
cazioni, un’interfaccia utente intuitiva e la possibilità di
condividere facilmente i contenuti tra i dispositivi. La maggior
parte dei concorrenti riesce con difficoltà a proporre gli stessi
prezzi di Apple senza sacrificare troppo i margini. La qualità
dello schermo e la capacità di elaborazione sono le due ca-
ratteristiche dell’hardware sulle quali i fornitori non possono
permettersi di scendere a compromessi. Tutto il resto deve
essere considerato “accessorio” e non essenziale se si vuole
mantenere i costi di produzione competitivi con quelli dell’iPad.
Il recente interesse per Windows 8, alimentato dalle dimo-
strazioni tenute alla Build Conference, potrebbe non durare a
lungo se Microsoft porterà il nuovo sistema operativo fretto-
losamente sul mercato scendendo a compromessi per
quanto riguarda l’usabilità.
D’altro canto, Microsoft non dovrà ritardare troppo il lancio
per non rischiare di perdere attrattiva, soprattutto nel mer-
cato dei consumatori, dato che Apple e Android avranno nel
frattempo ulteriormente consolidato la propria posizione. La
piattaforma di Microsoft potrà trovare le massime opportunità
nel segmento enterprise, dove i reparti IT potranno benefi-
ciare di una più semplice integrazione con il software Micro-
soft esistente.
Gli strumenti standard di business in-
telligence (BI) delle aziende sono utiliz-
zati attualmente da meno del 30%
degli utenti potenziali. Questo basso
tasso di adozione dipende dal fatto
che tali strumenti e i metodi tradizionali
di BI sono spesso difficili da usare e
forniscono risposte lente o contenuti di
scarsa rilevanza. La “consumerizza-
zione” potrebbe rendere le tecnologie
BI più gradite agli utenti e risultare per-
tanto vantaggiosa per le aziende.
Nei fatti la Business Intelligence non è
ampiamente diffusa e l’adozione degli strumenti disponibili
non è in linea con gli investimenti fatti dalle aziende. Nel con-
tenpo, è sicuro che le organizzazioni potrebbero migliorare
se gli utenti disponessero di un accesso più agevole a infor-
mazioni ben integrate e potessero analizzare le informazioni
per gestire le prestazioni e assumere decisioni.
Da questo punto di vista, la consumerizzazione permette alle
tecnologie BI di emergere e di raggiungere un numero molto
maggiore di utenti, offrendo contenuti più rilevanti con mag-
giore rapidità e semplicità d’uso. La possibilità di interagire
con le tecnologie basate su Internet cambia le aspettative
degli utenti verso l’IT, soprattutto di quelli che vogliono poter
accedere semplicemente alla tecnologia BI e utilizzarla su-
bito, senza consultare i manuali di istruzioni. Alla luce di que-
sto, gli aspetti del prodotto BI e della sua implementazione
che riguardano l’interazione uomo-computer assumono una
particolare importanza. Tre fondamentali fattori possono fa-
vorire l’adozione della tecnologia BI oppure, se carenti o as-
senti, scoraggiarne l’uso continuativo da parte dei destina-
tari.
Facilità d’uso
. Se la tecnologia BI è difficile da utilizzare o
completamente statica (o semplicemente poco attraente)
gli utilizzatori l’abbandoneranno.
Prestazioni
. Se gli utilizzatori sono frustrati dalla lentezza
delle risposte alle interrogazioni o dell’elaborazione dei rap-
porti, potranno cessare l’uso dello strumento BI (oppure lo
utilizzeranno una volta per l’analisi e caricheranno poi i ri-
sultati in Excel).
Rilevanza
. Se la piattaforma BI non fornisce le informa-
zioni di cui necessitano gli utenti o non esprime contenuti
in linea con il loro sistema di riferimento, gli utenti l’abban-
doneranno, oppure, ancora una volta, la utilizzeranno per
spostare (e probabilmente aggiungere) i dati in un foglio di
calcolo per le “correzioni”.
La carenza di uno di questi requisiti può essere la causa di
una scarsa adozione e spiegare in parte perché solo il 28%
degli utenti ha adottato la piattaforma BI standard scelta dal-
l’azienda. L’idea di un solo standard di prodotto BI valido per
tutta l’organizzazione ha dei chiari punti di debolezza e le im-
prese devono prendere atto che è invece necessario gestire
molteplici componenti della piattaforma. Inevitabilmente, la
cura di un intero portafoglio di applicazioni BI richiederà uno
sforzo maggiore di quello necessario per un’unica piatta-
forma, ma il bilancio di capacità offerte e rilevanza per il bu-
siness giustifica gli sforzi, con la garanzia di una migliore
risposta alle esigenze degli utenti finali e quindi di un mag-
giore ritorno sull’investimento (Roi). Il “potere della consu-
merizzazione” rende la gestione del portafoglio un fatto
inevitabile per qualsiasi azienda dinamica.
Business Intelligence
Quali fattori ne possono incoraggiare l’utilizzo in azienda?
James Richardson,
Research Director
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