Office-Automation-marzo-2014 - page 90

I nuovi paradigmi cloud, social e mobile consentono di rendere disponibili dati
e informazioni in ogni momento, ovunque e in modo sicuro a un numero
sempre più vasto di risorse interne ed esterne, naturalmente nel rispetto
delle competenze di ciascuno.
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marzo 2014
RASSEGNA APPLICATIONS
O
gni tanto è bene tornare ai fondamentali. Cosa
si intende per applicazioni? Wikipedia recita:
“il termine applicazione in informatica individua
un programma o una serie di programmi in fase di
esecuzione su un computer con lo scopo e il risul-
tato di rendere possibile un servizio, una serie di
servizi o strumenti utili e selezionabili su richiesta
dell’utente, spesso attraverso un elaborazione a
partire da un input fornito dall’utente interagendo
con esso. È dunque il risultato a livello utente dalla
combinazione di risorse software e rispettive risorse
hardware di processamento per la loro esecuzione”.
Il risultato a livello utente
: la chiave di volta è qui,
ed è qui che, con gli anni, le cose sono cambiate, e
continuano a cambiare sempre più velocemente. In
passato erano solo gli addetti ai sistemi informativi
a potere - e sapere - manipolare i dati per renderli
disponibili a una ristretta èlite di decisori aziendali,
ma oggi tutto è cambiato: i dati aziendali, qualun-
que sia la loro funzione, devono essere disponibili
in ogni momento, ovunque e a un numero sempre
più vasto di risorse interne ed esterne, che hanno
la necessità di concentrarsi sulle proprie priorità e
non sulle complessità tecniche.
Come devono evolvere, allora, gli applicativi? Verso
L’ERA
POSTMODERNA
DEGLI APPLICATIVI
RAFFAELA CITTERIO
una versione postmoderna (termine rubato a Gart-
ner, che però si riferiva solo agli ERP) che tenga
conto dei nuovi modelli di fruizione dell’IT che si
stanno aŠermando: cloud, social e mobile.
Aziende sempre più estese
Poiché gli applicativi sono al servizio di chi ha il
compito di interpretare dati concreti per prendere
decisioni ponderate, bisogna innanzi tutto ricordare
che le organizzazioni, pubbliche o private che siano,
sono sempre più ‘estese’ e devono tenere conto non
solo dei dati strutturati generati al proprio interno
ma anche di quelli destrutturati che le riguardano
e che provengono dall’esterno.
Gli applicativi postmoderni dovranno vivere in am-
bienti federati, dove alcune funzionalità business
critical continueranno a risiedere all’interno dell’a-
zienda ma altre, considerate ‘standard’, verranno
fruite come servizio. Del resto, se un tempo c’erano
solo due opzioni - make o buy - oggi non c’è che
l’imbarazzo della scelta, dai servizi gestiti in varie
modalità di outsourcing al cloud che rende dispo-
nibili risorse applicative pronte all’uso gestibili in-
ternamente o esternamente. Solo soluzioni sempre
più flessibili e performanti (ERP, CRM, HR, PLM ecc.,
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