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confrontare soluzioni legali e operative alternative
nei processi di document management, per indivi-
duare prassi in essere o future, oltre che soluzioni
ICT condivise.
Gli intermediari finanziari coinvolti nella ricerca han-
no inoltre mostrato un forte interesse per l’attiva-
zione tra loro di forme di collaborazione e sinergie
nello sviluppo, nelle realizzazione, nella gestione e
nella manutenzione di sistemi per la dematerializ-
zazione. Gli ambiti sui quali sembra più probabile
una cooperazione sono stati individuati nell’acqui-
sto di tablet, nello sviluppo dell’architettura a sup-
porto dei sistemi documentali, nell’elaborazione di
sistemi per l’archiviazione digitale e nel rilascio di
certificati digitali.
Il gruppo di partecipanti alla ricerca ha indagato la
possibilità di gestire in modo dematerializzato tanto
le distinte e le contabili delle operazioni eseguite in
cassa, quanto i contratti sottoscritti allo sportello,
con la relativa documentazione complementare.
Ciascuna delle due tipologie di documento viene
normalmente prodotta in duplice copia: una copia
per la banca, consistente nel documento firmato
dal cliente e controfirmato dalla banca, e una copia
per il cliente, consistente in un documento firmato
dalla banca che viene poi consegnato al cliente. Il
processo di dematerializzazione e di apposizione
della firma grafometrica permetterà di abolire la
produzione cartacea della copia banca di tali docu-
menti, che sarà archiviata digitalmente già correda-
ta della firma del cliente; le analisi in corso stanno
inoltre valutando l’opportunità di abolire anche la
copia cartacea destinata al cliente, favorendo prassi
quali l’invio della stessa all’indirizzo e-mail o all’area
riservata di home-banking del cliente.
marzo 2013
* Gruppo di ricerca CeTIF
CeTIF (Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Fi-
nanziari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), dal
1990 si occupa di definire, sviluppare e promuovere progetti di
ricerca sulle variabili e sulle dinamiche di cambiamento strategico
e organizzativo nei settori finanziario, bancario e assicurativo.
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Cosa dice la Legge
La firma grafometrica è un particolare tipo di Firma
elettronica avanzata (FEA) e, come tale, è normata
dal D. Lgs 7 marzo 2005 - Codice dell’amministrazio-
ne digitale e dal successivo D.lgs 235/2010 (Modifi-
che ed integrazioni al D. Lgs 7 marzo 2005, n. 82, re-
cante Codice dell’amministrazione digitale, a norma
dell’articolo 33 della legge 18 giugno 2009, n. 69).
Importanti novità normative sulla FEA sono conte-
nute nel decreto sviluppo BIS (d.l. 18 ottobre 2012,
n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita
del Paese, convertito in legge il 13 dicembre e pub-
blicato sul Supplemento ordinario n. 208 alla Gaz-
zetta U¦ciale n. 294 del 18 dicembre 2012) nel quale
vengono risolti due nodi fondamentali: il disconosci-
mento della firma elettronica avanzata e l’idoneità a
integrare il requisito della forma scritta degli atti e
dei contratti con questa firmati. Il quadro normativo
tuttavia sarà completo solo quando sarà pubblicato
il decreto contenente le regole tecniche in materia di
firme (al momento disponibile in forma di bozza sul
sito dell’Agenzia digitale per l’Italia). Riassumendo,
quindi, è possibile realizzare una firma grafometri-
ca che possa essere considerata FEA in attesa che
il decreto attuativo ne sancisca una validità a livello
legale e giudiziario.
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