luglio-agosto 2012
office automation
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plementare organizzazioni multicanale integrate ed
efficaci. Tutto ciò, e molto altro ancora, oggi si muove
in Italia sotto il cappello Big Data. E questo non era
scontato.
Da dove arriva il valore
Parlare di Big Data significa naturalmente affrontare
le problematiche legate al volume dei dati e della ve-
locità che deve assicurare tempi di elaborazione ra-
pidi e certi. E queste sono le problematiche tecno-
logiche che i CIO e l’IT sono chiamati ad affrontare
con la consapevolezza che la gestione dei Big Data si
realizza con logiche di real time, oppure il loro valore
complessivo si depaupera rapidamente. Non sono
problemi banali e l’offerta di tecnologia è consapevole
del fatto che oltre ai passi finora fatti ne dovranno se-
guire altri, per assicurare quelle infrastrutture robu-
ste e scalabili necessarie per supportare in modo ef-
ficace l’elaborazione dei Big Data e per distribuire i
risultati delle analisi su un complesso di dispositivi
ampio e diversificato.
Parimenti al volume e alla velocità però, non è asso-
lutamente da trascurare l’aspetto della varietà, che
non a caso è il punto sul quale, invece, dimostrano
molto interesse le persone del business. Questo per
la convinzione che l’analisi sui Big Data porta tanto
più valore quanto più è estesa alle diverse fonti dati
che entrano in gioco oltre ai data warehouse e alle ap-
plicazioni transazionali più tradizionali.
È questo sguardo ‘oltre’ che affascina e scatena la cu-
riosità nelle persone del business e anche nei top ma-
nager e negli amministratori delegati delle aziende
italiane. Per questo motivo quindi, grazie anche a
quanto emerso dalla nostra tavola rotonda, siamo
sempre più convinti che prima o poi il tema investirà
ogni tipologia di business e ogni tipologia di azienda,
e che l’IT di queste realtà comunque sarà chiamato,
presto o tardi, a fare i conti con i suoi Big Data.
Testi nelle pagine che seguono a cura di Raffaela Citterio
Servizio fotografico e video a cura
di Giuseppe Pantano Arnone
Soiel International organizza a Milano il prossimo 22 novembre la prima edizione del Big Data Congress che si svolgerà presso il Milan Mar-
riott Hotel. Al fine di realizzare un momento di incontro e confronto il più interattivo possibile su un tema di grande attualità e con molti risvol-
ti, l’evento si svilupperà con l’originale formula delle ‘conversazioni’ tra fornitori e utenti dedicate all’analisi di alcuni aspetti più rilevanti lega-
ti al tema. Le tre conversazioni si sviluppano con il seguente percorso:
Cosa ci faccio con i Big Data
La Sessione è dedicata all’illustrazione delle opportunità derivanti da un utilizzo efficace
dei Big Data con particolare attenzione ad alcune specifiche aree di business.
Tra i temi oggetto della sessione:
• Cosa si può realizzare con i Big Data sul fronte del business che oggi non si riesce a fare.
• Come si riesce a implementare il business ‘real time’ con i Big Data.
• Come si riesce a continuare a prendere decisioni rapide analizzando i Big Data.
Come deve essere la mia infrastruttura ICT
La Sessione sarà incentrata a illustrare alcuni aspetti legati all’impatto di soluzioni per la gestione dei Big Data all’interno dei sistemi informa-
tivi esistenti.
• Quali sono gli elementi tecnologici fondamentali che devo implementare per gestire i Big Data.
• Come si può garantire la scalabilità dell’infrastruttura ICT senza perdere il controllo del TCO.
• Come il cloud computing può aiutare a gestire i Big Data.
Come trasformare i Big Data in valore per il business
La Sessione avrà come obiettivo quello di descrivere i passaggi necessari per costruire un ambiente adeguato allo sfruttamento dei Big Data.
• Che importanza hanno i temi della qualità del dato e della sua integrazione nei processi aziendali quando si parla di Big Data.
• Come si riconoscono i dati rilevanti che portano valore al business.
• Qual è la road map da seguire nell’implementazione di un progetto di Big Data.
Un’importante occasione di confronto tra domanda e offerta