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uona parte dei gruppi di sviluppo delle applicazioni impe-
gnati nelle imprese è costretto a confrontarsi con budget più
contenuti a fronte però della richiesta di “fare di più”. La maggior
parte degli sforzi si concentra così sulle applicazioni tradizionali:
si fa di tutto perché possano continuare a lavorare, pur essendo
state concepite per tecnologie ormai datate e per i Pc tradizio-
nali. Si pensi che alcune di queste applicazioni stradizionali sono
state addirittura progettate sul modello dei terminali green
screen, un approccio che richiama le origini dell’informatica. Tut-
tavia, per contro, lo scenario futuro di sviluppo contempla un
contesto assai diverso, modellato su un mondo di consumatori
in cui la dimensione mobile domina le scelte, l,e attività e lo stile
di vita. Così accade sempe più spesso che le applicazioni siano
il prodotto degli utenti più appassionati ed esperti, capaci di ge-
nerare interfacce che, per ironia della sorte, talvolta sono più
semplici e intuitive di quelle sviluppate dalle società specializzate.
Un tempo molte aziende avevano un’unica strategia per sele-
zionare, implementare, governare le applicazioni. Avevano me-
todologie diverse per classificarle, ma sfuggiva loro la possibilità
di analizzare le modalità di fruizione da parte degli utenti. Gar-
tner ha individuato tre categorie che consentono di circoscriverne
le tipologie, consentendo così di definire strategie ad hoc. La me-
desima applicazione, infatti, può essere classificata diversamente
da azienda ad azienda in funzione di modalità di
utilizzo e relazioni con il modello di business.
La progressiva convergenza dei mercati Web e
mobile innesca una tendenza di cui le imprese
possono trarre vantaggio; una tendenza basata
sulla posibilità di raggiungere i consumatori per nu-
merose, talvolta inedite strade, sempre più vicine
alla multicanalità.
Alla ricerca della multicanalità
Le capacità del tutto nuove degli utenti, aspetta-
tive crescenti e piattaforme in grado di offrire rin-
novate esperienze di fruizione, sempre più
personalizzate, fanno sì che lo scenario contem-
poraneo sia ben diverso da quello di inizio secolo.
Il 2020 proporrà scenari in cui la piena realizza-
zione della multicanalità, la realizzazione della convergenza con
la Tv e il gaming, lo sviluppo dei media − con nuove potenzialità
di visualizzazione della realtà − trasformeranno il contesto attuale.
Per i Cio e le organizzazioni che guidano, navigare con sicurezza
nei mari mossi del futuro richiederà capacità di comprensione
del contesto nel medio termine, oltre alla capacità di leggere le
tendenze innovative che trasformeranno gli orizzonti di lavoro.
Ciò che attende la dimensione mobile potrebbe essere un con-
testo assai diverso da quello attuale. Nfc, codici a barre, motion
sensing, emotion detection, riconoscimento vocale e sintetizza-
tori, nuove tipologie di sensori (temperatura, pressione, per
esempio), nuove modalità di interazione rappresentano ambiti da
presidiare, capaci di attraversare una molteplicità di canali.
Gli investimenti delle aziende in contenuti e applicazioni cresce-
ranno sensibilmente dal 2012 al 2015; al tempo stesso nel 2015
la frammentazione e la comparsa di ecosistemi rappresente-
ranno sfide sostanziali e concrete.
Sin da ora, i Cio sono chiamati ad anticipare le scelte e a capire
su quali tecnologie e su quali fornitori investire risorse strategiche.
Al tempo stesso anche il contesto consumer si sviluppa alla ve-
locità della luce, con centinaia di nuovi modelli di tablet e smar-
tphone introdotti annualmente nelle abitudini dell’utenza,
dispositivi che fanno riferimento ad almeno dieci, diverse piatta-
Le applicazioni mobile sono sempre più orientate alla multicanalità
e un orizzonte di trasformazioni le attende
MONICA BASSO*, VALENTIN SRIBAR**, DEBRA LOGAN***
luglio-agosto 2012
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Fonte: Gartner