IL
MONDO DELL’OFFERTA
A CURA DI MICHELE CICERI
S
ono bastati 13 anni a OVH per diventare una delle 5 più grandi
compagnie di web hosting al mondo e, dal 2011, la società ri-
conosciuta leader nel mercato europeo in questo settore. Se il suc-
cesso è arrivato, e anche in fretta, il merito è come sempre di
un’idea giusta e di persone capaci. Le persone in questo caso si
chiamano Klaba, cognome tipicamente polacco di una famiglia
emigrata in Francia subito dopo la caduta del muro di Berlino.
Henryk e Haline, marito e moglie, erano diventati entrambi inge-
gneri all’Università di Tecnologia di Varsavia. Anche per i loro figli,
Octave e Miroslaw, si profilava un futuro da ingegneri in Polonia, ma
la caduta del muro aprì ai Klab un futuro diverso. La Francia sem-
brò una buona prospettiva, quanto basta per partire, nonostante
i pochi soldi. Henrik, Haline, Octave e Miroslaw neanche immagi-
navano durante quel viaggio che nel giro di pochi anni sarebbero
stati al comando di una delle prime società mondiali del web.
Nel 1999, Internet era già un qualcosa di straordinariamente inte-
ressante e richiedeva soluzioni di web hosting a un ritmo di crescita
vertiginoso. È in quell’anno che Octave, guidato da un talento in-
nato per l’informatica, decide di creare OVH puntando tutto sul-
l’innovazione rispetto alle soluzioni già esistenti.
Perché questo nome? Perché allora come oggi era il più semplice
immaginabile: OVH è l’acronimo di “on vous héberge”, che è il
francese di “vi si ospita”, o, se preferite, “noi vi ospitiamo”.
Oggi un sito web su sei in Europa è ospitato da OVH e l’espan-
sione internazionale è diventata una delle questioni più importanti
per la compagnia, attualmente presente in 16 Paesi nel mondo e
reduce dalla recente creazione del suo primo data center in Nord
America.
C
LOUD SORVEGLIATO SPECIALE
L’inizio di OVH vede una ristretta squadra di persone, tutti bravi
tecnici, supportare Octave nel suo progetto. Una di queste per-
sone è Germain Masse, oggi Chief Informaion Officier dell’orga-
nizzazione. Da responsabile dell’infrastruttura tecnologica e dei
data center, Germain conosce passato, presente e forse anche
un po’ di futuro di OVH. La prima cosa di cui ci parla con l’entu-
siasmo che lo caratterizza è il cloud computing: “L’adozione del
cloud da parte delle aziende di qualsiasi dimensione è sempre più
veloce e la tendenza lascia presagire che esisteranno sempre
meno infrastrutture fisiche nelle imprese, le quali approfitteranno
di data center virtuali esternalizzati”.
Qual è la vera ragione per cui il cloud raccoglie tanti consensi?
“Secondo gli analisti, quasi il 75% delle società IT ha già utilizzato
o pianificato di utilizzare da qui al 2013 una soluzione di cloud pri-
vata esternalizzata nel datacenter di un provider. Mi chiedete il per-
ché di tanto entusiasmo? A mio avviso perché il cloud computing
migliora l’efficacia del loro ambiente informatico e la loro reattività.
In questo modo possono staccarsi dai limiti dell’hardware e con-
centrarsi sul core business, realizzando importanti economie. Non
saranno più costrette a investire in un’infrastruttura o in equipag-
giamenti complessi, costosi e non sempre sfruttati al meglio. Le ul-
time soluzioni sviluppate da OVH su questo fronte vanno nella
direzione di rispondere alle richieste di flessibilità, affidabilità e si-
curezza avanzate dai clienti”.
A
NCORA IN TEMA CLOUD
...
Masse che parla delle soluzioni OVH in tema cloud è un’ottima oc-
casione per farsele raccontare. “Per rispondere alla crescente ri-
chiesta di virtualizzazione e di data center virtuali, OVH ha investito
oltre 10 milioni di euro in un’infrastruttura dimensionata per il cloud.
Durante il passaggio al cloud computing, le società dovranno sce-
gliere un proprio operatore IT e questo giocherà un ruolo chiave nel
luglio-agosto 2012
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UN ALBERGO
5 STELLE
SULLA NUVOLA