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A tre mesi dalla sua nomina ad am-
ministratore delegato della filiale
italiana di Cisco,
Agostino Santoni
ha fatto il punto della situazione su
come la società si sta muovendo
nel nostro Paese, partendo da un
punto fermo: quello della cultura
digitale, dove di fatto il vendor
vuole giocare un ruolo fondamen-
tale. “Partiamo da iniziative già
svolte come A scuola di Internet,
che ha visto la formazione di mi-
gliaia di studenti, o il programma
Networking Academy”, ha spie-
gato Santoni sottolineando come
non si parla quindi solo di sviluppo
del business ma anche di restitu-
zione al territorio.
Vicini alla clientela
Territorio italiano dove Cisco si
ritiene fortemente radicata e sul
quale ha previsto forti investimenti
a cominciare da quelli per Expo
Milano 2015 di cui è global spon-
sor (40 milioni di euro la somma
destinata a questo progetto) con
al centro un tema attuale come la
digital smart city. “Si tratta di una
straordinaria opportunità di svi-
luppo che porterà alla creazione
di un protocollo applicabile anche
altrove nel nostro Paese”, ha ag-
giunto Santoni.
Più in generale la visione di Cisco
oggi è quella di proporre un nuovo
manifesto definito come ‘Internet
of Everything’, ossia l’Internet di
tutto, che va sostanzialmente ad
allargare il concetto di Internet
delle cose. “Si parla di persone,
processi, dati e cose messi insie-
me per una evoluzione maggiore
di Internet rispetto a quella at-
tuale, con la possibilità di far na-
scere nuovi progetti di business.
Tenendo conto che buona parte
Cisco
guarda all’innovazione
sul territorio
L’impegno della società in Italia e gli ultimi annunci relativi ai sistemi
di collaboration.
P.M.
delle cose oggi non è connessa a
Internet e che dal 2015 moltissimi
elettrodomestici avranno invece
un indirizzo IP”.
Santoni ha poi spiegato come ci
troviamo in una fase di trasforma-
zione del data center, un ambito
dove ha notato - al di là del suc-
cesso della proposta Cisco fronte
blade server - un impegno fronte
investimenti infrastrutturali da in-
dustrie particolarmente importanti
per la nostra economia, come ad
esempio quella del fashion. Tra i
temi fondamentali messi al centro
da Santoni per la trasformazione
di aziende e istituzioni e dei rispet-
tivi processi ci sono quindi cloud
computing, Byod (bring your own
device) e collaboration.
Tutto in uno
per comunicare
In questo contesto fronte prodot-
ti i recenti annunci della società
includono il Cisco Business Edi-
tion 6000, un sistema che unifica
in una singola piattaforma varie
tipologie di servizi, attivabili se-
condo le necessità, acquistando
le relative licenze: dalla voce alla
conference, passando per mes-
saggistica integrata e mobility
fino al contact center. “Si tratta
di un sistema con fino a cinque
macchine virtuali che corrispon-
dono ai vari server dei di—erenti
servizi attivabili separatamente”,
ha spiegato
Michele Dalmazzoni
,
collaboration architecture leader
di Cisco Italia.
Il sistema è indirizzato anche alle
PMI, a partire da una base di 25
utenti per arrivare fino al miglia-
io. Un possibile scenario di ado-
zione vede la partenza con ne-
cessità voce, per poi portare gli
stessi servizi sul tablet, aggiun-
gendo presenza e instant mes-
saging. Quindi si può abilitare la
parte video. Cisco Business Edi-
tion 6000 supporta anche i servizi
online di conferencing WebEx e i
sistemi Telepresence.
Agostino Santoni, amministratore
delegato Cisco Italia
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