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innovazione.PA

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01-02/2018

| ANNO XV GENNAIO - FEBBRAIO

Un mondo di App

Cominciamo dalle App per trovare parcheggio. Si può provare

con Parkopedia, molto utile perché ha mappato e classificato

ben 38 milioni di posti auto in 75 paesi nel mondo, grazie

soprattutto al contributo degli automobilisti. Con Parkopedia

è possibile trovare parcheggio inserendo un indirizzo o

indicando la propria posizione, ottenere indicazioni stradali e

informazioni sul parcheggio (per esempio i costi e gli orari) e

selezionare il posteggio preferito in base al criterio preferito.

ParkTAG consente di scegliere il parcheggio nella zona

preferita, essere guidati fino a lì e condividere con altri utenti

lo stato del posteggio in tempo reale. Per esempio si può

comunicare quando si libera il posto auto che si sta occupando,

e lasciare così lo spazio a qualcuno che lo sta cercando. Con

un po’ di senso civico, certo. Parkopedia e ParkTAG sono

disponibili sia per iOS che Android.

Poi ci sono le app per pagare il parcheggio. EasyPark è

interessante per la facilità di utilizzo e perché non prevede un

importo minimo, in questo modo permette di risparmiare.

Prima si scarica l’App, poi si selezionano la targa dell’auto e la

zona. Si può aumentare o diminuire il tempo di sosta in base

all’effettiva permanenza. Unica avvertenza: sul cruscotto va

esposto un biglietto con la dicitura “pagato EasyPark”.

MyCicero funziona più o meno come EasyPark, e si può

attivare o disattivare la sosta con una chiamata gratuita, un

messaggio o tramite il risponditore vocale. In più si possono

acquistare abbonamenti e permessi ZTL.

Pyng è riservato ai possessori di Telepass, di conseguenza

la targa è già collegata all’App e tutto diventa più semplice:

l’importo della sosta va sul conto Telepass, il che consente di

dimenticare la carta di credito. Con Ping le aziende e i liberi

professionisti possono recuperare l’iva della fattura.

E se potete… fatevi il box

A parte il fatto che il box diventerà la postazione privilegiata

per ricaricare le vetture elettriche, argomento sufficiente a

consigliarne l’acquisto, e a parte il contributo che i garage

privati offrono alla viabilità pubblica, ci sono anche le

agevolazioni fiscali previste per l’edilizia in cui l’Agenzia

delle Entrate ha inserito una sezione speciale al capitolo

box. Chi ristruttura o realizza ex novo un garage può

contare su un bonus del 50% su un importo massimo di

96.000 euro, anche se la spesa è realizzata in economia.

Attenzione solo al vincolo pertinenziale, perché il box per

il quale si chiede l’accesso alla detrazione fiscale deve essere

di pertinenza di un’abitazione. Spesso casa e box vengono

acquistati assieme, con un unico atto notarile, e il vincolo

di pertinenza del box con la casa è indicato nell’atto, per cui

le spese documentate sono detraibili senza problemi. Nel

caso in cui i pagamenti relativi al box non siano stati fatti

con un bonifico ‘dedicato’, serve invece una dichiarazione

sostitutiva dell’atto notorio da parte dell’impresa.

di avere garantito un diritto fondamentale, riducendo i limiti sociali

delle nostre città. Una persona disabile potrà inoltre avere indicato

sulla propria App mobile di navigazione tutti i posteggi liberi vicino

alla sua destinazione”, aggiunge Ambrosi.

Anche Bosch ha messo la testa dei suoi ingegneri sulla questione

dei parcheggi speciali, e nei prossimi anni si propone di rendere

connesso e autonomo il traffico merci in città. “Al momento

l’azienda sta sviluppando nuovi servizi logistici. Un esempio sono

i sensori micro-elettromeccanici integrati che consentono di

monitorare il trasporto merci. L’obiettivo in questo caso è ridurre i

costi, migliorare l’efficienza logistica e provvedere alla riduzione del

carico per le infrastrutture”, spiega Gabriele Allievi.

Cambia il modo di muoversi in auto,

e i parcheggi?

Guardando alle nostre città non si può non notare la crescita

del car sharing (+ 26% tra il 2015 e il 2016) e chiedersi se la

mobilità in condivisione avrà un impatto forte sulla viabilità e

di conseguenza sui parcheggi. Il punto di vista degli operatori

del mercato è certamente tra i più interessanti visto il loro

coinvolgimento negli sviluppi e negli investimenti futuri.

Chiara l’opinione di Giordano Ambrosi di Intercomp: “Il car

sharing è una nuova esigenza di movimento che contribuisce

dal punto di vista sociale nella diffusione di comportamenti

virtuosi più attenti a limitare eventuali forme di spreco. Dal

punto di vista pratico però è troppo specifico e ancora troppo

poco diffuso per poter avere un peso sull’abbassamento del

tasso di inquinamento urbano”.

Per Bosch, la guida autonoma sta iniziando ad assumere una

forma sempre più concreta e, se abbinata al car sharing,

può contribuire a migliorare enormemente le criticità della

mobilità e del parcheggio urbano. “Assieme a Daimler, la

nostra azienda sta per lanciare sulle strade urbane f lotte

altamente automatizzate di veicoli in sharing. Il debutto è

già programmato per l’inizio del prossimo decennio. Questo

migliorerà nettamente i f lussi del traffico e contribuirà a far

crescere la sicurezza. Secondo un sondaggio su scala globale,

la metà dei consumatori accoglierebbe con favore un’auto

a guida autonoma capace di sollevarli dal gravoso compito

della guida e in grado di destreggiarsi nel traffico cittadino”,

afferma l’ad di Bosch Italia. Al CES 2018, una start-up

della piattaforma interna Bosch dedicata proprio alle nuove

imprese, ha presentato l’app MyScotty come soluzione per

la città connessa. Attualmente l’App consente di utilizzare

e pagare servizi locali di mobilità condivisa di diversi

fornitori. Basta un’unica registrazione per avere accesso

permanente a migliaia di auto, biciclette e scooter, rendendo

necessarie molte meno App. MyScotty ha debuttato in

Germania a metà del 2017 e sta per essere lanciata in

altri Paesi ma non in Italia per il momento, in attesa di

condizioni più mature.

dire, fare, verdificare

Parking Wars