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innovazione.PA
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01-02/2018
| ANNO XV GENNAIO - FEBBRAIO
Strisce blu:
stop
al commercio abusivo
dei ticket
Anche a
Bergamo
, dopo
Pisa
e
Reggio Emilia
, è arrivato il
sistema che mette fine allo
scambio dei ticket di sosta
per auto nelle strisce blu, una
modalità praticata in particolare
dai parcheggiatori abusivi
che lucrano sulla cessione
e rivendita dei tagliandi. Ora
gli utenti devono digitare sul
parcometro (2.400 circa quelli
presenti in città) il numero di
targa del proprio veicolo prima
di inserire le monete o la carta di
pagamento. La corrispondenza
tra la sosta pagata e l’auto
parcheggiata è riscontrabile dal
tagliando esposto sul cruscotto,
se i dati non corrispondono
scatta la multa. A Bergamo
vale dal lunedì al venerdì, i fine
settimana sono esclusi, ma il
sistema è tarabile con il criterio
che decide l’amministrazione
comunale.
Strisce blu:
senza bancomat il
parcometro è nullo
Una recente
sentenza del giudice
di pace
di Fondi, in provincia di
Latina, ha stabilito che ‘si può
parcheggiare nelle strisce blu
dove è presente un parcometro se
il dispositivo non è attrezzato per
il pagamento con il bancomat, e
l’eventuale multa è annullabile’.
Curiosità: la decisione è seguita
al ricorso presentato da una
praticante legale, che dopo aver
parcheggiato la propria auto sulle
strisce blu, non avendo monete
per pagare la sosta, era stata
ingiustamente (ora possiamo
dirlo) multata.
Da sapere
>
necessità e producono un impatto sostenibile verso il territorio
in cui vivono. “Il valore – sottolinea Ambrosi – risiede dunque
nella capacità di analizzare e diversificare la domanda e l’offerta
di parcheggio sulla base delle necessità urbane. Attraverso
il nostro strumento tecnologico si riesce a trasformare un
problema in una risorsa, senza il bisogno di aumentare il
numero dei parcheggi ma soddisfacendo esigenze particolari, e
producendo allo stesso tempo una maggiore ricchezza”.
La tecnologia sviluppata da Bosch si chiama invece
community-based parking, e anche in questo in caso serve
a facilitare la ricerca del posto giusto per la propria auto.
“Attualmente il sistema è in fase di test a Stoccarda e in alcuni
centri in Germania – afferma
Gabriele Allievi
, amministratore
delegato di Bosch Italia
– ma già nel 2018 seguiranno altri test in
venti città statunitensi, tra cui Los Angeles, Miami e Boston”.
Il community-based parking di Bosch è progettato per
agevolare la ricerca dello spazio di parcheggio adatto alla
propria auto, quello lungo
abbastanza per intenderci. Il segreto
sono i sensori a ultrasuoni del
sistema di assistenza al parcheggio
che consentono di individuare
e misurare gli spazi tra i veicoli
parcheggiati durante la marcia.
Queste informazioni vengono poi
trasferite in tempo reale a una
mappa digitale che i guidatori
possono consultare per trovare i
parcheggi liberi più vicini. Basta
avere il navigatore in auto, o uno
smartphone a portata di mano, e
il parcheggio diventa una specie di
videogioco.
Accanto al misuratore di parcheggi
in tempo reale, Bosch propone la
Le città hanno spesso tanti
parcheggi non sfruttati
perché l’automobilista è
condizionato dalle abitudini
oppure non è informato
abbastanza
Gabriele Allievi,
amministratore delegato
di Bosch Italia