Previous Page  64 / 76 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 64 / 76 Next Page
Page Background

62

innovazione.PA

|

01-02/2018

| ANNO XV GENNAIO - FEBBRAIO

Strisce blu:

stop

al commercio abusivo

dei ticket

Anche a

Bergamo

, dopo

Pisa

e

Reggio Emilia

, è arrivato il

sistema che mette fine allo

scambio dei ticket di sosta

per auto nelle strisce blu, una

modalità praticata in particolare

dai parcheggiatori abusivi

che lucrano sulla cessione

e rivendita dei tagliandi. Ora

gli utenti devono digitare sul

parcometro (2.400 circa quelli

presenti in città) il numero di

targa del proprio veicolo prima

di inserire le monete o la carta di

pagamento. La corrispondenza

tra la sosta pagata e l’auto

parcheggiata è riscontrabile dal

tagliando esposto sul cruscotto,

se i dati non corrispondono

scatta la multa. A Bergamo

vale dal lunedì al venerdì, i fine

settimana sono esclusi, ma il

sistema è tarabile con il criterio

che decide l’amministrazione

comunale.

Strisce blu:

senza bancomat il

parcometro è nullo

Una recente

sentenza del giudice

di pace

di Fondi, in provincia di

Latina, ha stabilito che ‘si può

parcheggiare nelle strisce blu

dove è presente un parcometro se

il dispositivo non è attrezzato per

il pagamento con il bancomat, e

l’eventuale multa è annullabile’.

Curiosità: la decisione è seguita

al ricorso presentato da una

praticante legale, che dopo aver

parcheggiato la propria auto sulle

strisce blu, non avendo monete

per pagare la sosta, era stata

ingiustamente (ora possiamo

dirlo) multata.

Da sapere

>

necessità e producono un impatto sostenibile verso il territorio

in cui vivono. “Il valore – sottolinea Ambrosi – risiede dunque

nella capacità di analizzare e diversificare la domanda e l’offerta

di parcheggio sulla base delle necessità urbane. Attraverso

il nostro strumento tecnologico si riesce a trasformare un

problema in una risorsa, senza il bisogno di aumentare il

numero dei parcheggi ma soddisfacendo esigenze particolari, e

producendo allo stesso tempo una maggiore ricchezza”.

La tecnologia sviluppata da Bosch si chiama invece

community-based parking, e anche in questo in caso serve

a facilitare la ricerca del posto giusto per la propria auto.

“Attualmente il sistema è in fase di test a Stoccarda e in alcuni

centri in Germania – afferma

Gabriele Allievi

, amministratore

delegato di Bosch Italia

– ma già nel 2018 seguiranno altri test in

venti città statunitensi, tra cui Los Angeles, Miami e Boston”.

Il community-based parking di Bosch è progettato per

agevolare la ricerca dello spazio di parcheggio adatto alla

propria auto, quello lungo

abbastanza per intenderci. Il segreto

sono i sensori a ultrasuoni del

sistema di assistenza al parcheggio

che consentono di individuare

e misurare gli spazi tra i veicoli

parcheggiati durante la marcia.

Queste informazioni vengono poi

trasferite in tempo reale a una

mappa digitale che i guidatori

possono consultare per trovare i

parcheggi liberi più vicini. Basta

avere il navigatore in auto, o uno

smartphone a portata di mano, e

il parcheggio diventa una specie di

videogioco.

Accanto al misuratore di parcheggi

in tempo reale, Bosch propone la

Le città hanno spesso tanti

parcheggi non sfruttati

perché l’automobilista è

condizionato dalle abitudini

oppure non è informato

abbastanza

Gabriele Allievi,

amministratore delegato

di Bosch Italia