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Innovare tra i Sassi

Nel 2019 Matera, una delle cinque città coinvolte nelle sperimentazioni 5G supportate dal Mise, sarà Città europea della

cultura. Una scadenza alla quale manca ancora un anno, ma che vede nelle infrastrutture tecnologiche un importante

veicolo di opportunità. E non solo, considerato il piano innovazione sul quale l’Amministrazione Comunale sta lavorando.

Ne abbiamo parlato con l’

Assessore alla Programmazione del Comune di Matera,

Vincenzo Acito

dendo un possibile intervento anche a soggetti lucani che nel mondo ricoprono

ruoli importanti sulla tecnologia in Canada e Stati Uniti, e in altri Paesi ancora.

Tenendo quindi conto non solo di quanto stiamo portando avanti come Capitale

della cultura, ma avendo una visione di crescita più estesa e globale.

Andiamo più nel dettaglio al discorso 5G. Nel progetto di proposta si cita il

Piano strategico di Matera 2020. Di cosa si tratta e quali sono le priorità

territoriali ivi indicate?

Il piano deriva da quello che avevamo già in atto nel 2009 e che poi è stato ag-

giornato nel 2014, per arrivare a quello del 2020 in preparazione con l’aiuto di

Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. Ecco che

insieme alla crescita della città in termini turistici parliamo di innovazione dipen-

dente dalle infrastrutture di telecomunicazioni, quindi fibra ottica e 5G. E, in tal

senso, se certamente i Sassi andranno a diventare la parte della città da destinare

all’innovazione e alla ricerca, da lì pensiamo ancora una volta che ci sia l’opportu-

nità di promuovere e far comunicare tra loro le diverse imprese culturali presenti

sul territorio e costruire servizi erogabili, poi, sui dispositivi dei turisti in

modo intelligente e creativo. Valorizzando il nostro patrimonio. Si parla

ad esempio della possibilità di abilitare visite virtuali ai luoghi e alle strut-

ture a carattere culturale oppure di sfruttare applicazioni di realtà aumen-

tata attraverso le quali fornire maggiori informazioni ai visitatori che si

trovano fisicamente in un particolare luogo. Semplicemente inquadrando

con uno smartphone una determinata area e avendo quindi direttamente

sullo schermo approfondimenti e dati che la descrivono.

Cosa ci può dire ulteriormente sul tema infrastrutturale?

La premessa che va fatta è che la nostra regione sconta grandi problemi di carat-

tere infrastrutturale e uno degli elementi che si possono attivare per favorire gli

investimenti è rappresentato dalle agevolazioni legate alle cosiddette Zone

Economiche Speciali, che però sono limitate solo alle aree portuali del Mez-

zogiorno. Ecco che noi ne saremmo esclusi. L’idea è però di pensare a una

Zes 2.0, ossia che non si guardi più solo alle aree portuali con il loro contorno

di infrastruttura e logistica fisica, ma di pensare al porto che può essere sostituito

dal cloud, alle autostrade e alle ferrovie dalle reti ad alta velocità, e alle merci dai

dati. Ecco che noi vorremmo inaugurare questa idea partendo proprio daMatera.

Contemporaneamente, dobbiamo anche considerare il fatto di essere una zona

prevalentemente montuosa, e che vive uno spopolamento progressivo di interi

comuni. Ecco che per invertire questa rotta con la Regione è stato previsto

l’utilizzo di fondi europei per portare la fibra a 30 mega in tutti i Comuni

della Basilicata, ancora una volta consentendo alle imprese culturali e crea-

tive dislocate sul territorio di lavorare e creare quindi indotto, affidandosi a

Matera come hub centrale.

tecnologie

Partiamo dal lavoro che state compiendo relativamente al tema

innovazione, sul quale lei ha la delega...

Sull’innovazione stiamo lavorando a una strategia complessa e focalizzata su

tre aspetti fondamentali. Il primo riguarda l’utilizzo della fibra ottica capace

di garantire velocità fino a 1Gbps, con la copertura del territorio comunale

che entro quest’anno, grazie all’intervento di Open Fiber, raggiungerà su tale

tecnologia il 70% del totale. Il secondo punto è proprio la sperimentazione

del 5G e in particolare pensiamo che, insieme a quanto già viene fatto con

il 4G, possa essere applicata con successo dalle imprese culturali e creative,

rafforzando l’offerta turistica del nostro territorio anche alla luce dell’appun-

tamento del 2019. Nel dettaglio, si tratta di migliorare la qualità dei servizi e

la veicolazione dei contenuti dedicati ai turisti creando le condizioni perché

si fermino nella nostra località da una attuale media di 2 giorni a una di 3

giorni. Terzo aspetto importante legato all’innovazione è la messa a punto en-

tro fine anno, con un bando internazionale d’uso dedicato che partirà entro

gennaio, di un immobile comunale di pregio nel cuore del centro dei Sassi e

che si propone come hub da 2.700 metri quadrati per la ricerca innovativa, e

dar vita a iniziative culturali frutto del collegamento tra varie imprese locali

così come estere. La strategia appena descritta lavora in parallelo alla collabo-

razione che stiamo portando avanti con quattro tra i principali atenei del Sud

(l’Università della Basilicata, l’Università Federico II° di Napoli, l’Università

di Bari e il Politecnico di Bari), coinvolgendo quindi anche i territori limitrofi

e allargando il bacino dei talenti e delle competenze a disposizione, e chie-

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innovazione.PA

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01-02/2018

| ANNO XV GENNAIO - FEBBRAIO