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possibile in tutti i contesti. I progetti dove sono stati raggiunti i risultati

migliori sono quelli in cui abbiamo avviato un rapporto di collaborazione

n dalle prime fasi della progettazione, parlando con tutti gli attori in

gioco, e o rendo le nostre competenze al ne di ottenere la soluzione

ottimale.

Enrico Miolo, Cisco

Nei progetti di Smart Working siamo abituati a dialogare con architetti

e facility manager che supportiamo, per esempio, con i documenti CAD

o Revit delle nostre soluzioni. L’attenzione al design dei nostri prodotti,

spesso premiati con il Red Dot Design Award, facilita il dialogo con il

mondo del progetto architettonico. Oltre a queste gure aziendali spesso

a rontiamo i progetti in modo multi-disciplinare coinvolgendo, per

esempio, anche i responsabili delle Risorse Umane, della formazione o

delle vendite all’interno dei nostri clienti.

Luca Russo, LG

La s da oggi è trovare un giusto connubio tra qualità e prezzo, tra estetica

e funzionalità. L’esigenza di ambienti condivisi e frutto di una continua

commistione fra reale e virtuale ha reso più sensibile a queste tematiche

il progettista che, già in fase iniziale, deve prendere in considerazione la

tecnologia selezionando i prodotti in funzione di dimensioni, utilizzo,

interfaccia… Per il produttore la s da più importante è riuscire a

comunicare il prodotto con un linguaggio semplice, facendone apprezzare

l’estetica, ma soprattutto trasferendo il messaggio di qualità e integrazione

del prodotto.

4.

Le riunioni del futuro

Cloud, Intenet of ings, Intelligenza Arti ciale e

Realtà Aumentata ampliano le funzionalità delle sale

meeting con sviluppi ancora tutti da indagare

Massimiliano Carlesi, Nec

Nel futuro si assisterà a una separazione tra i servizi e le interfacce di

input/output della comunicazione; se infatti la parte di servizi sarà

annegata nella rete e nel cloud, in modo integrato e pervasivo, l’interazione

dell’utente con i dispositivi sarà sempre più vocale e gestuale. I display

saranno integrati direttamente nelle pareti che nelle versioni più evolute,

diventeranno esse stesse dispositivi di output video. Parallelamente con

la di usione dell’IoT si avranno a disposizione una serie di dati che

permetteranno di valutare per esempio l’e cienza dei meeting, con report

a supporto dell’organizzazione aziendale e delle attività HR.

Enrico Miolo, Cisco

Fra le novità imminenti e rivoluzionarie vi è l’Intelligenza Arti ciale su

cui Cisco sta investendo anche con la recente acquisizione di MindMeld,

società che si occupa di sistemi di Intelligenza Arti ciale integrabili in futuro

nelle nostre soluzioni per i meeting. Probabilmente ci sarà una ulteriore

sempli cazione dovuta all’utilizzo di comandi vocali durante i meeting e

all’utilizzo di BOT che, per esempio, potrebbero creare in automatico il

verbale della riunione.

Carla Conca, Epson

Un’altra possibilità legata al lavoro collaborativo è data dalla realtà

aumentata. Una tecnologia che nata per l’industria e il campo sanitario è

ora applicata anche a mostre, siti archeologici o percorsi culturali. Epson

produce dei visori ‘see through’ che permettono di sovrapporre al proprio

campo visivo delle informazioni aggiuntive. Il software è un sistema aperto

basato su Android che lascia aperti sviluppi e soluzioni ad hoc anche in

ambito corporate per arricchire l’esperienza dei meeting.

Stefano Panzetta, Samsung

Samsung sta sviluppando soluzioni interattive con tecnologia SOC

(System-on-Chip) di ultima generazione, sicure, essibili e semplici da

utilizzare. Con la recente acquisizione di Harman si può prevedere in

futuro un’evoluzione dell’o erta che includerà anche la parte audio e la

gestione della domotica di sala. L’interazione vocale è un altro tema su cui

Samsung sta investendo molto e che potrà certamente in futuro rendere

ancora più “natural” la gestione delle riunioni.

Tavola rotonda:

le nuove meeting room, tra reale e virtuale

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Officelayout 170

luglio-settembre 2017